Cravenroad7

Lucilla Stellato.

A me lo stile di Mammuccari in sostanza lascia indifferente, mi fa un effetto che di solito è un testo a suscitarmi più che i disegni: finita la lettura l'ho già scordato, non saprei nemmeno descriverlo, non mi colpisce certo positivamente, forse nemmeno poi troppo negativamente (qui ad urtarmi è stata la sua Sybil più che altro), ma non mi lascia nulla. E' stato così dalle prime volte che l'ho visto su Napoleone nei due albi da lui disegnati.

Capiamoci, neanche per me su Dylan ha fatto un gran lavoro (su Napoleone mi piaceva di più), ma credo comunque che sia un bravo disegnatore con uno stile piuttosto riconoscibile.

Più che altro non sembra un disegnatore in grado di giocare con le forme e le ombre come sarebbe richiesto per una storia di Dylan. ha un tratto troppo marcato, più adatto ad un fumetto d'azione che non ad uno dell'orrore, per cui sull'alba dei morti viventi se la cava. Avesse dovuto disegnare il fantasma di anna never non so

Nessun McFly nei paraggi, solo un lettore distratto
Quello che vediamo è un filmato in VHS degli anni 80, ma si suppone che OGGI (cioè nella "cornice" del deposito prove della polizia) si siano dotati di un televisore moderno. Brindisi, che prima che fumettista è stato un operatore cinematografico, è stato estremamente preciso nei dettagli, e ha interpretato magistralmente i movimenti di macchina, del tutto realistici. Chi è del mestiere o ha un po' di preparazione tecnica riconoscerà nella splash page iniziale diversi supporti e formati dell'epoca.

Appunto:negli anni '80 giravano ancora in VHS, come si suppone facciano i tipi durante la storia...visto che è ambientata in quel periodo, o no? Distrazione pure questa?

Premetto che a me piace molto Brindisi e da sempre, che avevo notato - uhhh, la "distrazione" - gli attrezzismi d'epoca, e che per me quello schermo ultramoderno se lo poteva evitare.
Come questa cosa aggiunta della "cornice" odierna mi pare più che altro una supposizione postuma messa lì tanto per... per iposalivazione appiccicante (in ambito narrativo),di cui a mio vedere se ne poteva fare anche a meno. Dubito che qualcuno a Scotland Yard si vada oggi a rivedere i files del periodo degli Uccisori, magari riconvertiti in blu-ray perché anche lo schermo vuole la sua parte. E in ogni caso non è di nessun interesse ai fini della storia, in quanto fattore-archivio. Ma se così è avvenuto, peccato non essersi giocato questo spunto ulteriore nel corso della storia a parte la prima paginetta, più che altro, vista la possibilità di diffrazione delle tempistiche...
Anche con una manina analogica che ancora accende o spegne il video, visto che si diletta di strumenti tecnologici degli ultimi 30 anni



NON DISTRARTI DAL PROSSIMO ALOHA, POTREBBE ESSERE IN HFR...
...ANCHE QUI?
NEL CASO TROVEREMO UN TECNICO D'EPOCA, MOLTO PREPARATO AL VINTAGE

...Eh?

Noi vediamo - oggi e su un monitor di oggi - un filmato in vhs degli anni 80. Punto. Nessuna supposizione postuma, mi pareva chiaro. Semmai la supposizione (sbagliata) è che la splash page dell'inizio sia ambientata negli anni 80. Il televisore serviva proprio a situarla al giorno d'oggi.

Ma che dici?
Tavola 1. Oggi.
Una postazione video con dentro lettori di ogni tipo, anche di nastri visto che è la polizia e ci sono ancora tanti attività che hanno la videosorveglianza su nastro..
La registrazione su nastro fatta dai reporter, un del caso degli uccisori, scorre sul video (moderno, ovviamente).

In effetti anche dal titolo "diario degli uccisori" si capisce che la storia è un flashback

In certi casi repetita non juvant. Si è (ed HO) capito che il filmato è un nastro d'archivio rivisto "oggi" su un supporto/formato moderno a livello di display, mi sembra la scoperta dell'uovo di Colombo...e manca solo che vengano a deporre pure Algozzino, Busatta, Masiero e Sclavi, per la (as)soda(ta) causa.

Esprimevo soltanto la mia opinione su come questa cosa non mi sia gradita, che c'azzecchi poco con la storia di per sé - visto che è confinata alla prima ed ultima vignetta - oltre a creare quel tipo di scompenso che ho messo sotto spoiler...e non mi va di ripetermi. Ma forse parliamo linguaggi diversi su piattaforme non compatibili...

ALOHA

A legger le discussioni su questo post da quassù, mi vien da pensare che forse non è stato proprio un male arrivare all aereoporto in ritardo non compiendo cosibil mio rituale giro d edicola per reperir fumetti da viaggio in terre straniere... unico rammarico è che ora come ora, non ho nulla in italiano da leggere in queste lande...

E hai sbagliato il color fest 18 è a dir poco eccezionale!!!

Della serie: "Oste, com'è il vino?"

Scusate, ma non sono riuscito a resistere!

Come ho già avuto modo di dire nel mio commento, le prime due storie no, ma l'ultima la reputo sì ottima. Ne approfitto per complimentarmi direttamente con te (e con Valerio Piccioni) per gli splendidi disegni .

Ah, com'è bravo Maurizio Di Vincenzo!

*Bisogna dirlo allo stesso modo in cui Maurizio Mosca diceva: Ah, come gioca bene Del Piero!

Grazie dei complimenti, anche a nome di Valerio Piccioni.

Io mi sono iscritto molti anni fa spinto da appassionati e colleghi che partecipavano attivamente alle discussioni di questo forum, gli stessi che me ne parlavano come un’isola felice in cui le argomentazioni e gli approfondimenti proposti nei vari topic erano sempre interessanti e articolati, un’isola felice appunto.
La definisco tale perché chi fa il mio lavoro lo fa per passione e per la quasi totalità del proprio tempo interagisce con lo sceneggiatore, se stesso e una non meglio definita entità virtuale rappresentata dai propri lettori. Ora cosa potrebbe esserci di meglio di avere l’opportunità di passare da un’idea del proprio lettore al lettore vero e proprio, concreto, che perde del tempo a discutere su un forum delle stesse cose che appassionano te e del poter interagire con lui? Con questa speranza mi sono iscritto, qui ho conosciuto persone splendide (che da un po’ non vedo più partecipare attivamente), una tra tutte Mirco, che saluto!
Sono intervenuto poco e da un certo punto in poi, con la "sparizione" degli iscritti attivi e qualche amico collega, molto più raramente, avendo però sempre la sensazione di essere poco gradito, o meglio, sopportato, è stato come se invadessi con il peso della mia professione, un campo dove tutti potevano dire tutto. Tutti, ma io no, pena il “congelamento” del topic.
Questo si è ripetuto anche ora, cioè ad un mio intervento si è bloccato il flusso dei commenti.
Questa è un’esperienza vissuta anche da altri miei colleghi e a mio modo di vedere attesta un disagio degli iscritti ad accettare che l’artefice (o uno degli artefici) del Dylan, oggetto delle loro critiche, sia presente e in grado di replicare.
Mi sembra chiaro che questa situazione sia insostenibile, quindi mi aggiungo alla fila di coloro che non intervengono più e mi cancello dal forum.

Mi dispiace perché rimango tuttora convinto che sia un’occasione di confronto persa, ma soprattutto mi rammarico di aver tediato i due o tre eroi che avranno letto questo mio commiato fino in fondo.