Cravenroad7

In una lugubre magione vittoriana riverbera ancora l’eco di un sanguinoso massacro!
Seimila euro al Mq e senza vialetto d'ingresso, ma siamo matti?






È un curioso lavoro, quello di Tara: fa la guida per turisti del macabro in una vecchia casa vittoriana alla periferia di Londra, Remington House, dove si è verificato un terribile fatto di sangue. Per non venire licenziata, la ragazza interpella Dylan sperando di ottenere qualche dettaglio in più riguardo al massacro, dato che l’Indagatore dell’Incubo, all’epoca in polizia, era capitato sulla scena del crimine, il giorno in cui era avvenuto.


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Votato buono per i disegni, che sono un qualcosa di devastante. Gerasi è un mostro per me.
La storia meh, di positivo c'è che scorre via veloce e (stranamente) ha pochi dialoghi. Sceneggiata bene sicuramente, ma la sostanza è un po' poca.

Credo che sia una delle storie più brutte che io abbia mai letto su Dylan Dog. Potremmo chiamarla sindrome da pre-celebrazione: cfr. #299, 324, 336, 349...
Qui però siamo ben sotto la morta non dimentica: un'idea poco interessante, non approfondita e male eseguita, disegni discreti ma non attinenti, contenuti zero, battute che gelano il sangue. È stata una lettura decisamente spiacevole.
E boh, questo è

avevo quel presentimento....
speriamo bene

Ma sono usciti pure i numeri 120 e 240 sono quelli i pre-celebrativi per le decadi
Tanto per dire...
Aspetto qualche commento, non so ancora se prenderlo.

Preso oggi e appena sfogliato. Vada come vada la storia val comunque la pena leggerlo per godersi i disegni di Gerasi.
Poi, fermo restando tale apprezzamento, probabilmente il mio voto e il mio commento verteranno comunque sulla storia, come fu ad es. per Gli spiriti custodi.

Madonna ragazzi, veramente orribile....se potete evitate,davvero.

Ucronia è uno dei miei preferiti in assoluto, non volevo generalizzare fino a quel punto. Però negli ultimi cento numeri la percentuale di albi ammazza hype è pericolsamente alta

SPOILER

Oooh che bello , la Barbato ci regala un'altra storia sulla scia di "la morta non dimentica" con dosi di splatter e sangue che servono in Dylan Dog come una linfa vitale . In questo racconto abbiamo una chiarissima denuncia sociale a coloro che lucrano sulle tragedie , e la vendetta della casa nei loro confronti , tanto basta a dar vita a uno degli albi più sanguinari e veloci da leggere di sempre . Per quanto riguarda i disegni di Gerasi non ci sono aggettivi per descrivere quanto siano perfetti in ogni dettaglio , sia nelle inquadrature distorte che in quelle normali , Dylan è veramente SPLENDIDO in ogni vignetta . Per chi cerca storie con trame profonde e filosofiche questo non è l'albo che fa per lui , qui troverete solo tante mazzate e disegni meravigliosi .

Ho pensato la stessa cosa. Il problema è che l'avevo pensata anche dopo aver letto Baba Yaga, L'uomo dei tuoi sogni, La morta non dimentica e Gli abbandonati.
La mia impressione (spero sbagliata) è che la Barbato non solo abbia perso interesse verso Dylan, ma abbia proprio iniziato a detestarlo.

Siamo nel pieno della terza era barbatiana. La prima fu l'epoca d'oro, poi arrivò il medioevo lungo e triste delle storie "su" Dylan dog ed ora siamo arrivati alla fase "schemi, rituali e sequenze" che probabilmente interessano solo all' autrice stessa.
Per capirci siamo sulla falsa riga de "la follia di Pete Brennan" dove Dylan per sconfiggere l'entità di turno deve fare due passi avanti, uno indietro, clacson e autostop.

Bravo Gerasi, soprattutto considerando la sceneggiatura.

Se non fosse per i disegni, anche per me sarebbe l'albo più mediocre del nuovo corso. Che spreco incredibile far illustrare a un disegnatore così bravo una sceneggiatura al livello di un horror dtv di infima lega, al livello di una fan fiction di Amityville. Ovvio non è che mi aspettassi La casa degli uomini perduti, però un livello di svogliatezza tale sia nella trama che nelle battute (per non parlare della banalissima risoluzione) non s'è mai visto.

Era da tanto che non leggevo un numero di DD così banale. La storia non sarebbe neanche scritta malissimo, a parte qualche battuta veramente agghiacciante, ma lo svolgimento si dipana su un canovaccio stra-abusato e vecchio quanto le storie di fantasmi stesse. Non c'è mai un guizzo, mai una trovata originale; tutto scorre liscio e prevedibilissimo fino un finale a dir poco scontato

I buoni disegni di Gerasi, più bravo nella mezzatinta che nel bianco e nero, non riescono a salvare un albo che è la quintessenza della mediocrità applicata al genere horror.

Voto: 5

Veramente pessimo.
A parte la qualità dei disegni il nulla....
Spoiler
Dylan che accetta di accompagnarla sapendo che si specula su una tragedia familiare....
Dylan che non si è mai chiesto a suo tempo, come mai con una tale efferatezza di omicidi, immagino piuttosto rumorosi, uno dei quali a sua detta anche piuttosto lento, tutte le vittime nella casa se ne stavano serene nelle loro stanze ad attendere il proprio turno... ridicolo
Veramente pessimo

Letto in un fiato... soggetto banalotto, con tutti gli stereotipi del genere da racchiudere in 94 pagine... La Barbato riesce nell'obiettivo e ci regala una buona sceneggiatura.
Disegni splendidi.