Cravenroad7

Dal sito di Mondadori comics:



Con 3,50 euro vi portate a casa due capolavori.
Non lasciatevi scappare questa occasione!

Il prossimo (il 59) sarà l'ultimo.
Si fermano alla prima serie...sono così incazzato che domani li metto tutti su ebay e mi compro un altra edizione
Al Mondadori comics

Macché davero? ma da quando si sa che finisce col 59?

Che sono 59 uscite l'hanno aggiunto da poco sul sito,mi sembra...
Io non ero certo fosse tutta, lo speravo, visto che la precedente era una ristampa integrale...
Che pacchi, volevo iniziare a prenderla partendo dalle storie post-cepim che non ho letto.

Lo Avevo letto una settimana fa sul forum di comicus ma non ci volevo credere...
Poi oggi ho preso il 58 e sulla quarta di copertina c'è scritto ultimo appuntamento settimana prossima.
Io farei causa alla Mondadori comics...se loro non avessero scritto 59 settimane fa che pubblicavano tutto, io non li avrei presi.
Che me ne faccio di una collezione monca?
EDIT
Ippolit, scrissero che pubblicavano tutto

Io ricordo che questa collana era stata pubblicizzata come ristampa integrale, avendo iniziato a comprarla proprio per questo. A me di avere tutti gli albi con le costine uguali non importa molto, ma mi avrebbe fatto molto piacere recuperare una serie di livello così alto in tempi rapidi a un prezzo accettabile senza dover perdere troppo tempo per mercatini e fiere del fumetto.
Chiaramente se avessero scritto che avrebbero pubblicato giusto mezza serie non avrei seguito neanche io.

oggi ho preso il n 59 e dietro non c'è la consueta anteprima...è finita davvero!!!
L'unica cosa che mi consola è che posso ricominciare a prendere i settimanali Aurea che avevo dovuto interrompere....
Comunque, su Mondadori Comics io ci metto una pietra sopra per sempre. Perché non si fa così!

Grande peccato, ma era troppo bello per essere vero.

Guardiamo il lato positivo : la prima serie c'è tutta, dai...

Ci ho messo almeno cinque anni per leggerlo tutto, centellinando le storie per goderne appieno l'enorme qualità. Ho recentemente finito Ken Parker, riletto nell'edizione (definitiva?) in 50 volumi 'doppi' della Mondadori, formato grande e notevole qualità della stampa. Oltre a generosa dose di redazionali e interviste a Berardi e Milazzo. In aggiunta, i volumi 48-49 presentano una carrellata delle copertine e delle illustrazioni di Milazzo (veri e propri quadretti ad acquerello), con alcune pagine selezionate di sceneggiature di Berardi.

Un viaggio lunghissimo ed estremamente piacevole, tantissimi alti e pochi bassi per raccontare la vita di un uomo che vive la frontiera in compagnia del suo 'lungo fucile'. Ha dell'incredibile pensare che un fumetto così all'avanguardia, per temi e disegni, uscisse già negli anni '70. Berardi e Milazzo hanno creato un personaggio immortale che mai si è svenduto a logiche di mercato, segnando così la sua morte, in buona sostanza, ma anche il suo successo postumo come serie cult che lo tiene in vita ancora oggi, a quasi mezzo secolo dalla prima uscita.

E' un must. Poi può legittimiamente piacere e non piacere, anche perché Berardi gioca spesso e volentieri a provocare il lettore. Ma proprio per questo andare ripetutamente al di là della semplice storia a fumetti, Ken Parker è un esperimento unico nel panorama fumettistico italiano.

Per quanto mi riguarda, Ken Parker è un capolavoro che ho amato e che rileggerei volentieri in futuro. Potrei azzardarmi a dire che è il miglior fumetto seriale italiano che abbia mai letto, anche se poi ha vicende editoriali particolari.

Bellissimo, ma a tratti pedante.
Non gli perdonerò mai il finale e non averlo mai ripreso, per un vezzo (imho) autoriale.

Berardi avrebbe voluto scrivere qualche storia in più, ma Milazzo non ne aveva voglia (basta vedere com'è disegnato l'ultimo numero).

Potevano anche ripensarci dieci anni dopo, con molto riposo alle spalle

Credo che purtroppo Ken sia una pagina chiusa per sempre.

SPOILER

Fin dove arriva il mattino è parso un po' fuori contesto anche a me. Ovviamente la resa grafica di Milazzo profondamente diversa dallo stile cui ci aveva abituato non aiuta. L'impressione che ho avuto è che Berardi volesse dare solo un finale diverso rispetto a quello de I condannati (mamma mia quanto ci sono rimasto male quando ho scoperto che i successivi albi non erano storie in continuity, ma legate a personaggi collaterali!).
Peraltro, l'ultima storia di Ken Parker riprende, rielabora e ridisegna una storia breve (Canto di Natale), già pubblicata a colori qualche anno prima, aggiungendovi le avventure fuori dal carcere con Ken acciaccato e invecchiato.

Un'altra storia che non sono riuscito ad apprezzare è lo speciale a colori a tema Shakesperiano, visto che si parla di quelle rarissime storie non di altissima qualità :O