Cravenroad7

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#356 - La macchina umana
Insufficiente (1-4) 14%  14%  [ 15 ]
Mediocre (5) 4%  4%  [ 4 ]
Accettabile (6) 5%  5%  [ 5 ]
Buono (7-8) 34%  34%  [ 37 ]
Ottimo (9-10) 45%  45%  [ 49 ]
Voti totali : 110
Autore Messaggio
 Oggetto del messaggio: Re: #356 - La macchina umana
MessaggioInviato: lun mag 30, 2016 12:12 pm 
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Iscritto il: gio nov 05, 2015 7:00 pm
Messaggi: 35
Sarò l'unico ma ho trovato l'albo in questione di una banalità assurda. Ci vuole Bilotta per dire che il mondo del lavoro è pieno di leccaculo, capi senza scrupoli e colleghi fantozziani? Che ha scoperto l'acqua calda? Per me storia insufficiente, in dylan dog cerco horror , fantasia , splatter, divertimento.Invece di modernizzare con ste fasi , il vecchio dylan diventa sempre più bigotto e perbenista.


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 Oggetto del messaggio: Re: #356 - La macchina umana
MessaggioInviato: mar giu 07, 2016 8:26 pm 
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Iscritto il: mar dic 27, 2005 1:38 am
Messaggi: 1105
Non sono convinto sotto quale angolazione analizzare l'albo.
Ovvero se la disumanizzazione analizzata dall'autore dell'albo parta dal tipo di impiego ricoperto o da chi sfrutta la situazione della mancanza di lavoro (in qualsiasi ambito lavorativo), per creare i nuovi schiavi.
Con la prima non mi trovo d'accordo: non è la prima volta che in Dylan si demonizzano certi impieghi e questo tipo di approccio non lo condivido, e aggiungo che Sclavi in passato ha affrontato l'argomento in modo più sincero (ecco perché da lui lo posso accettare). Invece se ripreso ora sembra più uno di quei argomenti che ogni tanto viene riproposto dai nuovi sceneggiatori per far riemergere lo "Sclavi pensiero".
La seconda visione (che mi è stata suggerita da un mio conoscente) è più nelle mie corde: in questo caso i "capi" sono mostri che appunto, sfruttano una situazione negativa per trarne profitto e vedere i propri cani sbranarsi in un'arena di combattimento con giacca e cravatta.

Stupendi i disegni, i quali riescono a trasmettere l'inquietudine che provano i protagonisti della storia.

_________________
BenVenutI iN GolConDa!


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 Oggetto del messaggio: Re: #356 - La macchina umana
MessaggioInviato: lun ago 22, 2016 9:48 am 
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Iscritto il: dom ago 24, 2008 9:27 pm
Messaggi: 767
"La macchina umana" parte bene già dal titolo e dalla copertina.
Anche Fabrizio De Tommaso svolge un buon lavoro, dando alle fisicità una nota amara in linea con la storia. Il suo Groucho mi ha un po' deluso, ma solo in certe vignette. Gli impiegati invece sono perfetti.
Alessandro Bilotta forse al momento è l'autore che più di ogni altro ha saputo gestire la nuova direzione "recchioniana" di Dylan. E' vero, già in passato Dylan Dog si è rapportato con l'alienazione da ufficio, ma ne "La macchina umana" lo ha saputo fare con grande mestiere.
Perfetto Groucho in versione studente di Max Horkheimer, perfetta la ragazza di cui Dylan si innamora, perfetti i colleghi. In alcuni casi si eccede di "critica al sistema"

SPOILER

(la moglie di Webb che si suicida perché non può più usare l'iphone)

Però nel complesso l'albo regge bene e ci mostra con i dovuti eccessi quello che è un ambiente di lavoro che, come ricorda Carpenter, chi ha un livello in più è disposto a sputtanare quelli sotto il suo.

Non ho capito la scena del mostro, mentre le scimmie dirigenti sono la perfetta metafora del nuovo capitalismo-consumismo che avanza. Un po' di retorica c'è, ma nel corso degli anni si è visto di peggio. E qui siamo in linea coi tempi. Tutto sommato questo albo è una buon prova. E ci dà un nota di ottimismo: chi pensa di lavorare nel peggiore dei posti sa che ci può sempre essere di peggio.


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 Oggetto del messaggio: Re: #356 - La macchina umana
MessaggioInviato: sab ott 29, 2016 12:03 pm 
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Iscritto il: gio nov 05, 2015 9:52 pm
Messaggi: 80
Ho perso molti numeri di DyD per vari motivi - motivi e motivo della mia assenza prolungata sul forum.
Ho recuperato l'albo in biblioteca, questo prima di altri poiché adoro De Tommaso e si parla tanto bene di Bilotta.
De Tommaso non ha affatto deluso, che meraviglia.
La storia è alquanto inquietante, ma per nulla originale, nemmeno nella rilettura.
Mi è piaciuto un po' tutto, anche il chiamatissimo "Fine dell'episodio" a metà volume.
In particolare ho apprezzato la sensazione che più amo di certi Dylan Dog, tipica di quelli sclaviani: non riuscire a trovare il confine fra realtà e sogno, rimanendo in bilico e accettando la coesistenza fra i due mondi, o di essere entrato in un mondo in cui i due si amalgamano perfettamente.
Ma questo non basta per portare l'albo ad un ottimo pieno. Direi che è buono, ma mi aspetto qualcosa di più.
Di certo si merita di essere recuperato con l'acquisto - appena sarà possibile.


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 Oggetto del messaggio: Re: #356 - La macchina umana
MessaggioInviato: ven set 07, 2018 4:54 pm 
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Iscritto il: gio set 06, 2018 12:49 pm
Messaggi: 51
ho capito solo il meta testo(il pratica è il capitale di marx) ma la storia nò. Che facevano in quella azienda? Come faceva ad essere gestita da delle scimmie? Pure parlanti? era un sogno? E il finale? Francamente mi ha fatto schifo. Un fumetto non può essere solo un cavallo di troia per dire quello che pensi sulla società/economia/politica ecc Una storia deve essere fruibile autonomamente.


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 Oggetto del messaggio: Re: #356 - La macchina umana
MessaggioInviato: ven set 07, 2018 5:05 pm 
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Iscritto il: gio set 06, 2018 12:49 pm
Messaggi: 51
Dear Boy ha scritto:
Era meglio la corazzata potëmkin

Il lavoro come alienazione.
Le contraddizioni del capitalismo.
La vacuità del consumismo.
L'ennesima demonizzazione degli smartphone (sic! e da che pulpiti!).

La trama non c'è.
Cose che non ho capito
Spoiler!
Se Dylan si è fatto assumere per indagare, parliamo di settimane quindi, come fanno i colleghi ad avere una foto con lui a 20 anni?
In quale momento torna in sé?
Solo io ho l'impressione che nel finale non si riesce a tirare le fila?
Ma ci sono poi le fila?
I dialoghi sono sostituiti dagli aforismi.
Difetto anche della saga dei morti, ma che, in un contesto puramente esistenzialista, era tollerabile.
Se invece questo stile lo fai sconfinare nel sociologico puoi solo schiantarti contro un muro di retorica vecchia almeno quarant'anni.
Spoiler!
Fra l'altro ambientare la vicenda in un'azienda del "malvagio" Ghost ne depotenzia l'universalità del messaggio.
Forse è la continuity la vera alienazione
Alla fine solo un gradino sopra Anarchia.
Ma un abisso sotto Vampiri o 3X0.

Però capisco perché piace tanto.
Perché è subdolamente rassicurante con il suo sciorinare arguti contentini ideologici.

Don Cristo ha scritto:
Con giusto un accenno di Supernatural https://it.wikipedia.org/wiki/Episodi_d ... _terribile
Vero. Anche se lì il messaggio era inverso.
La "missione" dell'affrontare il male richiedeva il rinunciare ad un'anonima ma gratificante vita normale.


concordo


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 Oggetto del messaggio: Re: #356 - La macchina umana
MessaggioInviato: lun nov 26, 2018 11:42 pm 
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Iscritto il: mer ott 31, 2018 3:45 pm
Messaggi: 24
Concordo con Era meglio la corazzata Potemkin! Noia, banalità scritte bene ma che rimangono banalità. Che noia questa storia. Voto 5


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 Oggetto del messaggio: Re: #356 - La macchina umana
MessaggioInviato: dom giu 14, 2020 1:36 pm 
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Iscritto il: sab giu 19, 2010 5:51 pm
Messaggi: 2874
Immagine

la macchina umana
ecco, qui devo andare leggermente controcorrente, sono tra i pochissimi che ha votato accettabile, al massimo posso arrivare a un 7... la storia in sè non mi ha emozionato molto, anche se ne riconosco l'oggettiva qualità, tanta cura nei dettagli: il parallelo carcerario, le pratiche arretrate come cella di isolamento, l'album fotografico con le rate pagate, gli occhiali rotti della delatrice, la scherzosa "fine dell'episodio" a pagina 59, la finta scenetta bucolica al centro commerciale... ma anche tanto luogocomunismo anticapitalista e anticonsumistico, groucho che sciorina perle di saggezza come un libro stampato, i "padroni" visti come scimmie che giocano con la cacca (si esagera), un finale sovversivo, al dire il vero, non del tutto comprensibile
con questa classica distopia fantozziana, bilotta rafforza il fil rouge tra la gestione recchioni, john ghost e lo sclavi più militante: è una storia politica di quelle che possono creare un dibattito attorno al fumetto e un contatto con l'attualità stringente, vedi anche "la morte non basta" e "anarchia nel regno unito", apprezzo questa collocazione ostinata e contraria di dylan dog nell'imperante conformismo della sinistra radicalchicchettosa che auspica la troika, pensa solo alle minoranze e poi sbraita contro il salvini di turno
immancabile la citazione di de andrè, anche se a me ha più colpito che dylan metta all'asta il suo vinile di "in the court of the crimson king" :D :evil:
prosegue l'infornata di nuovi disegnatori, mi è piaciuto de tommaso, uno stile particolare perfetto per il tipo di storia
copertina forse poteva venire meglio, ma l'idea è simpatica

voto 7


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