la macchina umanaecco, qui devo andare leggermente controcorrente, sono tra i pochissimi che ha votato accettabile, al massimo posso arrivare a un 7... la storia in sè non mi ha emozionato molto, anche se ne riconosco l'oggettiva qualità, tanta cura nei dettagli: il parallelo carcerario, le pratiche arretrate come cella di isolamento, l'album fotografico con le rate pagate, gli occhiali rotti della delatrice, la scherzosa "fine dell'episodio" a pagina 59, la finta scenetta bucolica al centro commerciale... ma anche tanto luogocomunismo anticapitalista e anticonsumistico, groucho che sciorina perle di saggezza come un libro stampato, i "padroni" visti come scimmie che giocano con la cacca (si esagera), un finale sovversivo, al dire il vero, non del tutto comprensibile
con questa classica distopia fantozziana, bilotta rafforza il fil rouge tra la gestione recchioni, john ghost e lo sclavi più militante: è una storia politica di quelle che possono creare un dibattito attorno al fumetto e un contatto con l'attualità stringente, vedi anche "la morte non basta" e "anarchia nel regno unito", apprezzo questa collocazione ostinata e contraria di dylan dog nell'imperante conformismo della sinistra radicalchicchettosa che auspica la troika, pensa solo alle minoranze e poi sbraita contro il salvini di turno
immancabile la citazione di de andrè, anche se a me ha più colpito che dylan metta all'asta il suo vinile di "in the court of the crimson king"
prosegue l'infornata di nuovi disegnatori, mi è piaciuto de tommaso, uno stile particolare perfetto per il tipo di storia
copertina forse poteva venire meglio, ma l'idea è simpatica
voto 7