Cravenroad7

condivido ma allora non andava messa nemmeno la nuova alba dei morti viventi in questo color, il problema è a monte

Su la NUOVA alba condivido. Che poi NUOVA non implicita forse che l'altra è VECCHIA?
Per fortuna non sono solo le galline che da vecchie fanno il brodo migliore...
Per me questi remake non aggiungono nulla alle storie originali, anzi, in alcuni casi vanno anche a togliere.

oh, sicuramente un bel po' di pagine le hanno tolte

È la nuova formula remake-riassunto...
Io al posto di Villa avrei tolto qualche zombies dalla copertina...giusto per restare in tema

Quello con la camicia gialla sembra Tex,e l'altro può benissimo essere il vecchio cammello disidratato.

Che piacere rileggere "Diabolo il grande" in una nuova versione. Fu il mio primo Dyd, agosto 1987... abituato ai cartoni animati di Scooby-Doo, dove il cattivo di turno alla fine non è mai un rappresentante del sovrannaturale, ma sempre un umano mascherato, restai turbato dal finale... mi sono rivisto nel bambinoche fatica a dormire (a me è successo solo nel 2001, dopo "Il progetto").
Proprio vero che il primo amore non si scorda mai...

Ho votato accettabile dopo aver fatto raffreddare le mie opinioni. La nuova alba mi è sembrata molto più pretestuosa, dopo una prima impressione positiva per la sua presentazione nei CDP, e ababstanza debole nei dialoghi. Anche la custodia del clarinetto, che è presentata come la protagonista della storia, non ha particolari spazi in più che nell'originale. delle ultime tavole invece continuo ad essere abbastanza contento.
Il diario degli uccisori è la migliore, ma non va oltre il 7. Anche qui il cambio di prospettiva, oltre ad esplicarsi in un espediente passato di moda, suona abbastanza pretestuoso, ma la storia è godibile, per quanto non particolarmente spaventosa. Molto bella e (per me che sono ingenuo) inaspettata l'intersezione con la storia orinigale in Piccadilly Circus, ma per il resto ordinaria amministrazione.
Diabolo il grande è un grande boh. la cornice del fumetto anni '70 è bella solo perché c'è sclavi che presenta, ma tutto sembra girare a regime molto basso per troppo tempo. Delle tre è quella che rileggerei meno volentieri

Per ora ho letto solo la seconda, e sfogliato la prima...

...mentre per la terza prevedo seduta in spiaggia.

Comunque il remake degli Uccisori mi è piaciuto.
Anche se non dovrei chiamarlo proprio remake, perché non ri-racconta tutta la storia, ma solo una serie di spezzoni visti da un'altra prospettiva accidentale. Qualcosa di simile alla prospettiva di Marina nel lungo addio barbatiano a colori. Forse parlerei più di director's cuts , side story od omake .

Brindisi in forma (anche se in b/n rende il triplo), buona la colorazione effetto-telecamera, azzeccato il metodo di raccontare attraverso le riprese e tutto quello che avviene durante la diretta o montaggio delle scene. Forse si poteva concentrare in ancora meno pagine, ma lo spirito è quello giusto, come quello dei personaggi parecchio divertenti. Gradisco sempre gli omaggi al Bardo, e qui ce ne sono ben 3 dopo quello nell'inedito di Casali.

Unico difettuccio? Se si parla di epidemia di epidemia Uccisori con tanto di Wells e Bloch ancora in attività, si parla di cose avvenute in un non-proprio-imprecisato passato storico della serie...tipo fine '80s, o no? Quindi uno schermo piatto full hd come quello che appare nella prima pagina proprio non ce lo vedo, almeno che non ci fosse M.McFly nei paraggi.

RITORNA DAL FUTURO UN ALOHA

Tremenda la prima (che lessi l' anno scorso), su cui mi sono espresso a suo tempo ... quasi un sacrilegio nei confronti di Sclavi e Stano. (4)
In generale comunque sono remake questi, indirizzati specificamente a chi conosce le storie originali, che almeno possono trarre piacere nel vedere reinterpretati certi mitici albi, anche dettaglio per dettaglio. Per un neofita molto meno a mio parere (e infatti penso di aver fatto molto bene a rileggermeli prima) ... Per cui posso dire che :
Almeno Eccher ha la fantasia e il coraggio di raccontarla da un altro punto di vista (Dylan praticamente assente !) anche se si perde di vista in questo modo tutto il discorso della multinazionale, ma naturalmente con un terzo delle pagine qualcosa si doveva tagliare. Pregevoli comunque a livello tecnico, le scene con la troupe giornalistica. (6)
Invece quella su Diabolo (e lo posso dire avendolo riletto appositamente), a parte la debolissima (ed inutile) cornice del bambino che legge il fumetto, e la "rivelazione"

è UGUALE all' originale solo compresso in una trentina di pagine : praticamente un fedele riassunto più che un remake. Ecco così è veramente un' operazione senza senso secondo me. (4)

Come disegni, dopo il tremendo Mammucari (veramente per me l' emblema di una certa generazione di disegnatori privi di un tratto distintivo e personalità), molto bene gli altri : eccezionale Brindisi come sempre, ma anche quelli della terza che imitano lo stile anni 50.

Che cattiveria su Mammucari! Forse non sarà il migliore su Dylan Dog (era all'esordio!) e di fatti non è nel team ufficiale, però esageri! Non è stata una pessima prova.
Brindisi mi piace ma ultimamente altri disegnatori gli fanno le scarpe su Dylan Dog.

Non è questione di prove più o meno riuscite. E' proprio questo suo modo di disegnare piatto e anonimo che non concepisco proprio. E sono anche molto preoccupato del fatto che un' intera serie come Orfani sia stata impostata sul suo stile (sembrano tutti suoi cloni) con grandi effetti speciali sui colori che vanno a mascherare la povertà di disegni che c'è sotto (povertà nel senso che sono insignificanti, non perchè commette errori tecnici). Tra l' altro prima serie Bonelli che non ho potuto seguire per questo motivo, mai accaduto prima. E che diventi questo il modello da seguire per le nuove generazioni di disegnatori ... mamma mia.

letto sul lettino in spiaggia, inutile addentrarsi troppo nelle storie visto che si tratta di remake, quindi giusto due parole:

la nuova alba dei morti viventi
la peggio delle 3, come le altre cerca di dare un punto di vista differente rispetto all'originale, ma non mi sembra cosa riuscita in questo caso, inoltre il finale non ha alcun senso logico...

diario degli uccisori
bella, direi la migliore del terzetto, in questo caso il nuovo punto di vista funziona bene, anche se l'idea del tutto visto attraverso l'obiettivo della telecamera si è già visto in decine di film horror...

diabolo the great
qui il punto di vista differente è puramente visivo, quindi a maggior ragione inutile soffermarsi sulla storia, però l'idea è carina e lo stile racconti della cripta è davvero ben riproposto

Letta anche l'ultima "diabolata".
Disegni e retini vintage fino all'osso, colorazione pulp e perfino il lettering a tema: da questo punto di vista promossa senza dubbio. Per il resto non arrivo a bocciarla, ma diciamo che per l'anno prossimo vorrei cambiasse sezione per non ritrovarmi tra i piedi qualcosa di simile .

Struttura da remake meno che inutilmente lineare, non rivisita nulla essendo la ripetizione dolosa di quanto già visto senza colposità di scena, e trama ridotta alla sinossi-dazione con andatura insipido-surrogante ormai arrugginita di brutto. Vorrei rivedere i dialoghi dell'originale per capire se anche in questo senso si è copincollato per hi-fi.


Salvabili solo le ammiccate truci del Mastro della Cripta Tiziano. Per il ragazzetto da "cornice" alla storia pensavo qualcosa di meglio... con un controfinale un po' meno inane magari - una mamma, un conflitto, Halloween? - ma si chiama David e non Michael M. e neanche Erich, e l'autore non Claudio. Ma forse Accatino non ha voluto mostrarci l'accetta che il bambogio teneva sotto il letto, giusto per non arrivare alla facile conclusione che i fumetti horror portano a spargimenti di sangue in casa

FINISCI I COMPITI E POI DA' L'ALOHA A MAMMINA

Ma non è assolutamente vero che Mammucari è anonimo! Tra lui e Brindisi, il più anonimo è proprio Brindisi, che ha un tratto in stile "scuola di Salerno" molto simile a quello di almeno altri tre o quattro colleghi (Siniscalchi e Raimondo sono i primi che mi vengono in mente, ma c'è anche una disegnatrice il cui nome ora mi sfugge). Capiamoci, Brindisi è bravissimo, ma non è che il suo tratto, in sé, brilli per originalità.

Se posso dire la mia, non è un problema di originalità o anonimato, anche perché Brindisi sa distinguersi da altri autori della scuola salernitana ed altri autori si sono distinti da Brindisi (v. lo stesso Siniscalchi, che si è evoluto già nel giro di un pajo d'anni in SBE). Al massimo può sembrare "anonimo" a noi che lo conosciamo da oltre vent'anni...

Il problema di Mammuccari è che quello stile "machista" squadrato e simil-eroistico (anche nelle scene senza azione) si adatta molto poco al clima del #1 ed a Dylan Dog in senso lato. Non ha (il) carattere e gira su se stesso. Sembra più un cartoonist hired a consegna che uno che debba ri-cogliere gli spunti di quello Stano. E la storia ci perde molto, come atmosfera, a partire dai tetti sghembi di Undead...

ALOHA PER LA NUOVA ALBA MORTA VIVENTE