Cravenroad7

E' già in programma un crossover con Dampyr sulle serie regolari di entrambi i personaggi.

Copertina un po' kitsch di Sara Pichelli, con un Dylan troppo paciarotto.

"Le radici del male". Discreta storia, da un buon soggetto di Masiero. Poteva essere estesa a storia da 94 pagine, data la presenza di Trelkovski e dei medium cari a Masiero. Anche perché il rapporto tra Dylan e Mister No andava sviscerato meglio. Così sembra una storiella frettolosa, nonostante delle belle scene e il mito di Ananga. Il tratto "italiano" di Civitelli rende nelle scene di azione, meno nei primi piani: la Trelkovski sembra un'arzilla settantenne e pure Groucho appare ringiovanito (per non parlare del medium con i baffi). Il disegnatore sembra più a suo agio nell'Amazzonia di Drake che non nell'universo Dylan.

"Incubo Impossibile" è una bella trovata di Mignacco-Castelli, più in linea con i plot di Martin Mystere che non di Dylan Dog. Groucho esagera nel dire "capo" e altri piccoli dettagli fanno un po' capire cosa possa essere successo. Però la lettura scorre piacevole e i disegni di Piccatto e Riccio lasciano il segno. Finale comunque simpatico con una rimpatriata di cui si sentiva il bisogno.

"Buggy" riesce nel difficile compito di unire una trama alla Napoleone ad una alla Dylan. I disegni di Bacillieri sono sempre caratteristici e, in un'ottica speciale, adatti anche a Dylan Dog. La storiella è buffa e tira in ballo il classico postulato assurdo che nega se stesso (l'infinità del tempo). Conclusione con omaggio a "Il lungo addio", ma forse la più debole delle quattro storie, per quanto carina. I due li avrei fatti incontrare in azione (visto che si tratta di contemporanei).

Discorso diverso per Nathan Never. L'agente Alfa incontra l'indagatore dell'incubo con uno stratagemma del futuro. Non conosco il personaggio del trio sardo, ma la storia mi è piaciuta molto, specie gli scambi tra i due antieroi. Una storia concreta, con delle splendide tavole a colori di Calcaterra.

In sostanza un ottimo Color Fest, l'esperimento è riuscito. Ora proporrei, per gli anni a venire, un incontro tra Dylan e: Dampyr, Nick Raider, Jan Dix e Tex Willer.

L'ho apprezzato molto. 8!

Buggy mi è piaciuta molto, soprattutto grazie ai bellissimi disegni di Bacilieri.
Non conoscevo Napoleone così mi sto procurando la collezione...devo ammettere di essermi perso davvero un bel fumetto.
Con ritardo, ma recupererò!

Grande!

Ho visto che Buggy è stata qui dentro unanimemente apprezzata, tanto da fare strada anche nel Galeone D'Oro. Nel caso interessasse a qualcuno, volevo quindi segnalare da dove viene lo spunto originario della storia, visto che non ne ho trovato traccia da nessuna parte.

La storia di Ambrosini e Bacilieri sembra proprio ispirata da un videogioco del 2008 molto bello intitolato Braid.
Si tratta di un platform/puzzle nel quale l'elemento centrale è proprio il tempo. Manipolandolo in maniera via via differente, il protagonista "mette a posto i pezzi" della sua realtà, per ritrovare la principessa della quale è alla ricerca.

Naturalmente questo non basterebbe ad accostarli, ma nel finale c'è qualcosa che rende l'ispirazione palese. Lo metto in spoiler nel caso qualcuno volesse giocarci. Secondo me vale la pena.

Bello in generale, ho votato buono, sia per le storie , i disegni, ottimi, e la colorazione davvero bella. Peccato il team up con mister no, avrei preferito uno speciale dedicato come con mystere e la fine del mondo. bello comunque , dylan nella Manaus degli anni 50' con Mister no. Invece non mi e' dispiaciuta affatto la storia con Nathan, anche se era ovvio parlare di cyberspazio e , proprio grazie a questo uno splendido regalo cybertronico alla fine.... Con Mystere bello l'ultimo incontro anche se devo rimproverare agli sceneggiatori (specie quelli di martin) il fatto che durante questi anni negli speciali di MM lui visita abbastanza spesso Londra e non si ferma mai a trovare il suo amico/rivale Dylan, mi piacerebbe fossero piu' vicini, in fondo sono tutti e due investigatori/indagatori. Bella la storia con Napoleone ma non esprimo giudizi, e' un personaggio che non conosco, ma Ambrosini e' sempre una garanzia come bacilieri. Nel complesso bello, vorrei qualche team up approfondito maggiormente, vedremo...

Un color fest intrigante per l'idea del crossover con piu' personaggi,il che alimenta curiosita' e fantasia.Magari di fatto,non tutto e' proprio riuscito alla perfezione.

La prima storia con Mister No,favorita da esperienze precedenti per i due personaggi...e' quella piu' "regolare",ma allo stesso tempo di maniera.Bene,ma non benissimo.

Casino assoluto con Martin,a tratti divertente ma con ben poca sostanza.

Forse la migliore e' quella con Napoleone,per quanto eccessivamente verbosa e intricata...ma con un certo fascino retro' da concentrare in poche pagine,e un finale gagliardo.

Colpisce per la bellezza dei disegni l'ultima con Nathan Never,che pero' non lascia il segno come forse potrebbe per il potenziale dei due personaggi.

Si puo' dare di piu'.

Ho recuperato la Ambrosini-Bacilieri.
Avevo le lacrime di nostalgia napoleonica agli occhi. Con un po' di stupore per pagina 32, un po' troppo fine a se stessa, è un gioiellino, un piccolo capolavoro, quel crossover in cui Dylan è solo pedina comprimaria che bilancia Le spoglie del guerriero.

Il magico duo mi ha regalato ancora una gioia.

PS: e grazie a Papercop per la spiegazione dello spunto originale, il che spiega la pagina dell'esplosione e non fa altro che dare lustro alla storia.

Da cose come queste si capisce il genio (applicato, anche quando non originale) del Conte, e la grandezza del suo napoleonico contour.
Rimango dell'idea che finito il quinquennio del Rrobe debba esser lui a riprendere le redini della testata.

ALOHA ANCHE MEDDA NON SAREBBE MALE...

Anche io penso che un po' d'ambrosia potrebbe strappare il nostro Dylan a questa fiction che lo tiene intrappolato e restituirlo, attraverso lo specchio napoleonico, alla dimensione del sogno...
Va beh è ferragosto, parla l'insolazione per me
BUONE VACANZE ZOMBY DYLANIATI

Chissà mai che alla Bonelli (e ad Ambrosini ovviamente) non venga in mente prima o poi di riprendere Napoleone, anche solo per uno speciale annuale, per la gioia di molti di noi qui dentro
Buggy, che tra l'altro mi aveva fatto tornar voglia di rileggere vecchi albi e di recuperare i pochi che mi mancavano da leggere, è anche una sorta di affettuoso saluto e insieme omaggio ad entrambi i personaggi, dell'albergatore e di Dylan. Un gioiellino. -Ino solo per le poche pagine

le radici del male
copertina simpatica ben fatta da sara pichelli e annalisa leoni, però questo color mi è piaciuto poco, se ne poteva fare a meno
a parte ambrosini ma quello è un pianeta a parte... ho votato accettabile senza entusiasmo, le storie sono "non storie", come questa qui
piacevole rivedere mister no, ananga e civitelli, ma al di là di qualche rapazes o di qualche puxa vida non si va, giusto l'ebbrezza di un tè a manaus
fastidioso l'anacronismo bonelliano, dylan che non invecchia ma il tempo passa lo stesso, e quindi adesso sono addirittura 60 anni dalla storia originale...
masiero ripesca un simpatico personaggio introdotto in "la condanna di casper"

voto 5/6

incubo impossibile
disegni brutti appena ravvivati dai colori e storia sgangherata ma che mette di buonumore, decisivo l'apporto di castelli che ha colto lo spirito dell'albo
una pagliacciata con qualche battuta metafumettistica abbastanza riuscita, il flashback, martin che parla da solo, dylan: "sono in fase di rilancio"
ma le mie preferite sono il bacio galeotto tra dylan e diana e la citazione zagoriana
voto quasi sufficiente che va preso con le pinze....

voto 5/6