vado veloce veloce...
iniziamo sulle perplessità dell'albo:
SPOILER
1) Perchè Aidan, padre della ritrovata morta decapitata, cade in mare?!?
che senso ha ai fini della storia?!?
forse c'è qualcosa che mi sfugge, ma rileggendo alcune parti non mi pare...se qualcuno ne avesse colto il senso me lo dica.
2) Dylan che si intrufola un po troppo facilmente all'interno del complesso zombie night club...un po troppo trascurato dalla sorveglianza, per il giro d'affari che con tanta fatica avevan messo su gli annoiati uomini del pacioso Kent costiero..mah
Diciamo che ho ravvisato in questo punto la stessa faciloneria riscontrata anche nel precedente albo Rujano, quando dylan si introduce come un qualsiasi bambino o senzatetto nel cinema
segretissimo dell'allegra combriccola d'elite
non molto furba... Ed ecco che mi si ripresenta una certa fretta (sempre lei...funestatrice del nuovo corso) nel risolver certi nodi narrativi...ma tant'è...
3) Non ho ben afferrato di chi sia la casa a pagina 94 con dentro la zombie whore, e perchè dylan vi si rechi...
Cose simpatiche:
1) Un Groucho in gran spolvero e finalmente in parte (e sopratutto non rincoglionito dietro alla maledetta Irma!
)
mi ha solo un po inquietato nella scena di pagina 11, dove la posa e la situazione in cui è collocato, spingono a sottotracce
un po Gaie da sottotrama da nuova gestione...chissà..vedremo, ma ancor rieccheggia nelle mie orecchie: "lei ama dylan dog? SI!
2) mi è piaciuto l'ausilio del buon Bloch in versione old style...che però non tarda, qualche pagina dopo, a ricordarci il suo nuovo status pensionistico per l'ennesima volta in non so quanti albi...
ma nonostante ciò, rivederlo ogni volta al di fuori della stantia Wickedford, è sempre una piacevole ventata d'aria fresca!
3) Divertente poi la citazione al pessimo ed inguardabile film u.s.a. di Dylan Dog
...volendo potremmo anche simpaticamente leggerlo come una sorta di memento mori sulla deriva da evitare per il futuro cartaceo del nostro...cioè...non facciamo quella fine lì, ok?!?
Nel complesso una buona storia dai sapori (a tratti) di vetusta memoria dylaniana, che però non indugia troppo nell'orrore che vorrebbe rappresentare, censurandosi a più riprese in molte scene chiave...un po come era avvenuto nella storia dello scorso mese, che per temi scabrosi e mostruose umane cricche elitarie, aveva più di un punto in contatto con questa...insomma, caro vecchio splatter...nostro vecchio e affezionato amico dylaniato, non tornerai più a quanto pare...una prece.
p.s. un albo anche leggermente manifesto su chi sia dylan e sui recenti cambiamenti...tipo Bloch pensionato(per la millesima volta),
introduzione tecnologica, che il vecchio dylan ancora odia, ma di cui si serve alla bisogna...lo stesso vestito indossato, che però non è(ovviamente noi vecchi aficionados lo sappiamo) lo stesso...la cara vecchia penna e calamaio e l'ausilio analogico e vetusto di musica da viaggio in auto...
Ovviamente niente di che...l'ho voluta vedere come una giusta legendina per neofiti lettori dylaniani che volessero accostarsi ora al personaggio...e volendo questo è un albo che coniuga senza tragedie il vecchio e il nuovo, anche se domina il vecchio...e meno male .