Letto in ritardo. Buona storia, anche se le preferisco ancora il #3.
Diversa dalle solite, giusto per dimostrare che la caccia al serial killer non è l'unico espediente narrativo che può metter in moto l'albo in sé. I paralleli col
Confine sono abbastanza evidenti, ma non parlerei di copincolla spudorato, basterebbe dire "rivisitazione": alla fine qui il tema è più che altro la "futura vita" o gli errori da evitare dopo la nascita, come si è visto in altre storie chiave-dylaniate basate sulle catene di eventi da modificare in base all'asse temporale (v.
Il Monastero, I killer venuti dal bujo)
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Molto in palla la sezione dei cortometraggi e l'amarezza delle micro-storie d'impianto chiaverottiano, anche se la faccenda dei fan che si ribellano all'autore personaggicida s'era già vista nel numero dei conigli assassini. Prima dei singoli tabù da esorcizzare c'è una fase di assestamento un po' stanca (pp 50-62) ma poi la storia si riprende con scaltrezza. Sulle ultime due pagine si poteva fare di meglio, quanto ad ambiguità, mentre sembrano interessanti i passaggi sull'orfanaggine di Morgan.
Disegni strepitosi. Bella Lola!
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Splatter aggratise come ce lo si sogna su DD, tensione a pelle, visi espressivi, dinamismo a gogo, scenografie gotiche, locandine su locandine di film storici, ed uso del rosso mai così i riuscito. Del grigio non direi lo stesso, ma ci si può accontentare provando anche solo determinati piaceri.
MULTIALOHMPLEX