Ok, la copertina è molto bella. Le prime due storie si attestano più o meno a fatica sulla sufficienza, ma è l'ultima ad affossare il Maxi (com'era stato due Old Boy fa, con una storia sempre di Di Gregorio) e a farmi votare mediocre.
SEGUONO S P O I L E RMessaggi da uno sconosciuto. Tutta la manfrina tra Dylan e Lena, il fatto che sia l'attentatrice (sai che novità: la dylangirl del mese è un'assassina
), insomma tutto quanto il personaggio, preponderante nella storia, e la sua fine mi sono piaciuti poco. Invece ho apprezzato l'idea delle lettere dal passato (un po' strano che Dylan legga la prima a spizzichi e bocconi) e lo svelamento dell'enigma. Anche il richiamo al piccolo Dylan. Voto: 6 +
La notte delle stelle cadenti. Come soggetto soprattutto è interessante. Dylan è piuttosto ben inserito nella storia corale (non appiccicato a caso come in altre storie simili dell'autore) e i personaggi non li ho trovati stucchevoli (sempre come mi è capitato di trovarne in altre storie simili dell'autore). Così così il finale con un banale scontro col cattivo, di cui sfugge il movente (va detto che è uno psicopatico, ci può anche stare che non abbia una logica). Voto: 6 -
Ritorno di fiamma. Già dalle premesse fa arricciare il naso. Anche qui come nella prima storia la Dylangirl fa l'esame delle attitudini sentimentali del nostro (e basta,
Il cuore degli uomini, pur sulla regolare, c'è già stato
), anche qui è un'assassina squilibrata. Si vede un giovane Bloch coi capelli (tra le poche cose di curiosità della storia), si ipotizza una sua paternità (che col senno di poi renderebbe tutta quanta la vicenda anche più inquietante, ma accennata così nell'ultima pagina è come se non ci fosse), ma alla fine resta un gialletto dozzinale in cui il vecchio ispettore fa una gran figura da babbeo (sarà un effetto collaterale dell'innamoramento) e con un Dylan a tratti antipatico. Voto: 4