Cravenroad7

Trilogia marsigliese di J.C.Izzo...non è un classico giallo ma un bellissimo noir mediterraneo!
Fortemente consigliato!

Poco fa ho finito di leggere Non lasciarmi, di Kazuo Ishiguro. Meraviglioso, semplicemente meraviglioso.

Buon giorno dell'asciugamano a tutti!

Ahhh, io me so buttato sul classico... I Miserabili di Hugo. Boh, mi chiedo... ma gente con Hugo, Balzac, Dostoevskji, Bronte... è davvero esistita? E' una finzione? Ma poi riflettendo, la risposta è facilissima.
E' certo che non sono un inganno del nostro tempo, perché certe Storie il nostro tempo non avrebbe mai e poi mai potuto generare. Finito I Miserabili me volevo buttà sui Fratelli Karamazov... famo un gruppo di lettura?

Sto leggendo "Gli Orsi" di Silvia Ballestra, comprato una decina d'anni fa...

Non so se me la sento
Però sto leggendo la tetralogia di Alessandria di Lawrence Durrell, che ha momenti di scrittura fluente e lirica, come se fosse posseduto dal dio della prosa.

I negozietti di libri dell'usato o di antiquariato sono dei luoghi magici, sia per quello che trovi, sia per la tranquillità dentro.
E' come un negozio di dolciumi in cui molta roba è a bassissimo prezzo (anche se dispiace che ci sia questa crisi di lettori)

Cara, ma Zoff?

http://www.repubblica.it/cultura/2016/1 ... 149684162/
Perché dare un premio annuale alla carriera?

Quando l'ho sentito pensavo fosse una notizia inventata...
Però è divertente...auspico pure un ritiro alla Sartre
Roth è come Di Caprio con l'oscar...

A sentire mia madre, Roth non lo merita così tanto
Io di lui ho letto solo Pastorale americana (libro della madonna!), quindi non posso sbilanciarmi.

Piuttosto, voglio segnalare un libro che mi è piaciuto molto, il che è decisamente strano per la narrativa contemporanea.
Un dio in rovina, di Kate Atkinson, è un romanzo scritto veramente bene, sotto tutti i punti di vista, un romanzo che ti resta dentro, che non ti esce dalla testa un attimo mentre lo stai leggendo.

Certo che dare il Nobel alla letteratura a Dylan prima che a Pynchon o DeLillo (o anche Roth) ha davvero poco senso. E io Dylan lo ascolto da decenni...

Sicuramente hai ragione. Però io sono contento anche per quello che significa questa scelta.
Secondo me il fatto che la musica è stata "ufficialmente" riconosciuta anche come poesia è un grande traguardo. Se fosse stato vivo lo avrei dato senza ombra di dubbio a Fabrizio De André.

Mi sembra inutile lamentarsi adesso, visto che il Nobel per la Letteratura è stato sempre considerato più un premio alla carriera, che un tributo ad un'opera/stagione specifica, come lo Strega e i Grammies, o ad un lavoro di ricerca in corso, come per il Nobel alla Fisica e alla Medicina.
In teoria c'è tempo per tutti, Roth, C. McCarthy o D.F. Wallace postumo...in teoria

Poi tutte le scelte sono discutibili ed ogni riconoscimento è riconosciuto solo da un gruppo parziale, ma non si può negare che la poesia per musica sia una delle più antiche arti esistenti nel patrimonio culturale, dagli albori dell'umanità - cori tragici, bucoliche, trovatori, madrigali, lieder, libretti...e parliamo solo della tradizione occidentale - non rappresentando necessariamente una forma letteraria di serie B, con l'apporto della cultura orale a margine come sostegno. Quanto di questo si sia riversato poi nel pop/rock post '60s è un altro discorso...

JUST LIKE A ROLLING ALOHA

Eh, appunto: fra Roth, DeLillo, Pynchon e Dylan, il più giovane è proprio Dylan! Bah, non è che ci perda il sonno, ma continua a sembrarmi una forzatura...