Lo ammetto, ho acquistato "Balaklava" spinto dal ricordo del poetico accenno a questo episodio storico in "Totentanz", storia del primo, mitico Dylandogone. Forse per questo motivo, l'albo si é rivelato una vera delusione. Il problema principale é il taglio scelto per la narrazione, davvero pedante: una descrizione delle forze in campo, i loro movimenti e le fasi della battaglia come si potrebbe trovare su una enciclopedia. Manca un guizzo, una qualche intuizione che giustifichi la resa artistica. La "rivelazione numerica"
pare quasi presentata come l'elemento che dovrebbe assolvere a questo compito, quando in realtá mi pare poco piú di una curiositá. Davvero troppo poco per dare un senso all'albo.
I disegni non aiutano: trovo che il tratto dell'autore non si presti bene scene di mischia, dove diventa difficile distinguere i vari schieramenti. In modo simile, é facile confondere i vari generali, colonnelli e tenenti, complice il fatto che la loro caratterizzazione psicologica é risibile.
Molto piú consigliato "Le nebbie di Boisbonnard", dove classici ingredienti del noir francese vengono miscelati in modo gradevole e con uno svolgimento niente affatto scontato, dalle tinte sorprendentemente cupe per un fumetto Bonelli.