rimatt ha scritto:
Non dimenticare Medda, che secondo me ha firmato alcune delle migliori storie dylaniate non sclaviane.
Comunque, secondo me tutti i personaggi sono ugualmente difficili da scrivere, a prescindere da quanto (o quanto poco) sono codificati. Non credo che Dylan sia particolarmente difficile, così come non credo che Tex sia particolarmente facile. L'equazione "Dylan Dog = Sclavi" che a volte si tende (frettolosamente) a fare, del resto, vale anche per Mister No ( = Nolitta), Tex ( = Bonelli), Martin Mystère ( = Castelli) e altri personaggi.
Medda e Rimatt, una storia d'amore infinita
Mea culpa. Anzi, per certi versi, è il più affine alla caratterizzazione del Dylan che fu, con l'unica differenza di essere acido come pochi
Sulla seconda parte, credo che chiunque avrebbe difficoltà a scrivere un personaggio che non sia il suo. Dylan perché è Sclavi, Tex paradossalmente perché rischierebbe di essere scritto con il pilota automatico proprio per il suo essere estremamente codificato. Due personaggi totalmente opposti ma difficili da scrivere per ragioni diverse.
Che poi, in realtà spostiamo l'attenzione sulla caratterizzazione di Dylan Dog e sulla sua complessità intrinseca, quando il reale problema è la totale mancanza di un talento italiano nel panorama fumettistico in grado di esaltare il personaggio e rivitalizzare la testata.
Ieri avevamo Barbato e Medda e scrivevano a manetta.
Oggi ci dobbiamo accontentare di autori che si vedono con il contagocce come Bilotta e Accatino.