Cravenroad7

Storia che non sta in piedi, i disegni mi sono piaciuti...

Una storia "normale" nell'accezione più positiva del termine.
Ovviamente con i suoi pro e contro.

Forse la serie aveva bisogno di un "gialletto" rujuano, scevro da ammiccamenti ai fan, continuity e quant'altro.
Come giallo funziona male, soprattutto nel twist finale che sembra lì solo per stupire e non aggiungere nulla di sostanziale alla vicenda appena narrata.
I personaggi non spiccano per originalità e incarnano i classici stereotipi, dall'attrice sulla via del tramonto ai potenti che finanziano tali "opere cinematografiche". Manca anche l'ironia, ma ammetto che a vedere i Bloody awards ho riso come uno scemo

Però c'è sangue, violenza e in alcuni casi del sano cinismo (gli sguardi compiaciuti del pubblico mi hanno fatto provare disgusto). Il tutto condito da un'atmosfera tetra resa dal tratto di Armitano in maniera eccellente.

Io sono soddisfatto. Voto 7

Accettabile, la storia scorre senza particolari sussulti e senza difetti imperdonabili.

Beato te, Solomon!

Una buonissima storia con un soggetto che osa.

SPOILER

Una storia disturbante, un buon giallo di Ruju sul mondo degli snuff movies con un finale interessante. Inutile scrivere che non condivido le critiche e la definizione di gialletto scialbo.

Gradevoli i disegni di Armitano e Furno', già visti sul color fest con un ottima prova a mio avviso. Non c'è continuity, anzi si vola in America (il volo è forse il punto debole della storia), benissimo. Mancava solo il riferimento al deep web, poi c'è tutto. Bravo Pasquale, bene Roberto che l'ha pubblicata. Azzeccato anche il titolo. Caruccia la copertina.

Ma veramente?! Io mi aspetterei il contrario, cioè frasacce a effetto, straripanti di testosterone.
"Non vedo un accidenti" non lo direbbe nemmeno mia nonna.

Immagino che 'Non vedo un cazzo' o 'Non vedo una beneamata minchia' non si possano scrivere...

Ma almeno quelle sono parole che trovi ancora sul dizionario!
io son d'accordo con Bertuccia. A questo punto meglio scrivere "non vedo niente", che scrivere perbacco, perbaccolina, accidenti, capperi, caspiterina ecc. ecc.

Chiaro che no, ma non è solo "accidenti" a far accapponare la pelle, ma anche la frase intera, che abbiamo sentito esclamare ottantordici miliardi di volte. Tutti i cattivoni esclamano qualcosa sugli occhi durante uno scontro, tutti, sempre!
E' anche ridicolo che esclamino frasi intere di senso compiuto, secondo me, come "bastardo inglese" anche questa sentita in tutte le declinazioni; è ridicolo che durante una frase concitata di lotta, un energumeno che salta su un palco escogiti insulti di questo genere.
Preferirei frasi smozzicate piuttosto.
Ma ci sono altre frasi o pensieri assurdi (per me) in tutto l'albo:
"cosa ci fa un critico cinematografico a questa proiezione??!!"
e mah, chissà, non è mica un sommelier ci sarà finito nel giro del cinema.
"uhhhh una busta sul letto vuoto, è andata via la donna con la quale ho scopato, NON può che averla lasciata lei"

Spero sia un ritorno una tantum , o caso isolatum ,

A me è piaciuta.

POSSIBILI SPOILER

Tra le storie che affrontano gli snuff movie, la vedo primeggiare (vedi "Il ritorno di Killex" di Sclavi), anche perché il cinismo di organizzatori e spettatori è ben reso.
Considerando il tema, la messa in scena è superba grazie ai disegni di Furnò e Armitano. Lugubri, splatterosi e ben definiti (come piacciono a me!).
Dylan forse un po' fuori dalle sue "corde": timidone impacciato inizialmente, incredibilmente coraggioso nel fare 13 ore di volo (ben gestito ma sempre troppo "poco" per la sua fobia) e alla fine veramente tonto nel non capire dov'era e di cosa si trattava (o viceversa, se non lo pensava minimamente prima delle parole del critico, perché distogliere lo sguardo dallo schermo dato che il Nostro ama lo splatter?).
Nel complesso, però, la storia è disturbante com'è giusto che debba essere. E non disturbante per come affronta l'argomento, quanto per come lo rappresenta. Per quanto mi riguarda è un punto a favore per Pasqualon.
Votato 7 pienamente...

Piccola chiusa finale: io sono fermamente convinto che il successo di Dylan anni '90 era per l'alternanza delle genialate Sclaviane con storie "leggere" in cui grondava sangue, sesso e ironia. Ora... levando l'ironia (che è un problema congenito per DyD da parecchio tempo), è giusto che oggi alle genialate si alternino storie come "Vietato ai minori".
Quindi più storie come questa, secondo me, inquadrerebbero di nuovo Dylan nella giusta dimensione di fumetto horror/splatter per cui era famoso.

Ovviamente, ci vuole pure una produzione di "genialate"

State criticando in molti i dialoghi, sul fatto che appaiano sballati, spesso forzati, poco realistici, ma questo è un fatto ricorrente dei fumetti Bonelli. Certo la riflessione di Dylan riguardo la busta va un pochino oltre ...
Il problema vero di quest' albo è il soggetto, davvero troppo poco interessante per non annoiare mortalmente. Si salvano giusto le prime venti pagine (che mi avevano fatto sperare in diversi sviluppi), ma il finale uccide anche quel poco di romanticismo che era stato creato.
A proposito di queste pagine iniziali : posso sopportare di vedere ogni mese clienti sempre e rigorosamente carine suonare al campanello di Dylan, ma

Enigmatica l' ultima vignetta

Disegni un po' legnosi e non il massimo dell' espressività, ma che hanno almeno il pregio di una certa originalità. Mi hanno comunque vagamente ricordato Henry Bagnoli di MM, soprattutto nella prima vignetta di pag. 70
Curiose le scelte musicali inserite da Ruju, che oltre a super classici come Mozart e Doors mette la cacatina commerciale ascoltata dal tassista (e questo ci sta). Non approvo invece i Sentenced, gruppo "gothic" loffio come pochi.
Fastidioso l' Horror Club, con Recchioni che mischia la presentazione dell' albo con la pubblicità delle ristampe.

4 (Il numero scorso è stato purtroppo un' eccezione, gestione corrente che per quanto mi riguarda coincide con il peggior DD della storia, e di gran lunga)

Me lo sono fatto prestare e l'ho letto.

Brutto e fastidioso come tutti gli albi di Ruju. Lo splatter censurato è quanto di più avvilente possa esistere in un fumetto horror.
Ma quale splatter poi, le scene sono roba che puoi far passare tranquillamente pure su rai yo-yo.

Dialoghi veramente ridicoli, che poi io non l'ho mica capito perchè non si può scrivere "non vedo un cazzo" in un fumetto.

Sappiamo tutti che i dialoghi Bonelli sono classici e senza parolacce, ma svecchiare si può e non necessariamente inserendo volgarità.
Basta evitare i soliti cliché e le solite frasi fatte trite e ritrite.
Con questo albo sono stata teletrasportata nuovamente nell'era gualdoniana, la vacuità e stupidità di Dylan é a quei livelli. Per non parlare della "donna" standard, un'imbarazzante cocktail delle peggiori miserie del genere.

Mi aspettavo decisamente di più da questo ritorno di Ruju dopo un bel po' di tempo. Di questo autore ho apprezzato varie storie (tra il buono e addirittura qualcosa in più), disprezzato qualcuna e molte (forse troppe) relegate tra le dimenticabili. Questa la colloco in quest'ultima schiera.
Storia: 5 + nonostante un incipit e una tematica da pugno nello stomaco, che non lasciano indifferenti.
Disegni: 7,5 oscuri e conturbanti.

PUO' SEGUIRE QUALCHE SPOILER

Vuoi che qualcosa di giallo non ce lo metta? Ed eccoci al finale a "sorpresa" (abbondando in virgolette), che mi ha lasciato freddo. Una dark lady decadente piuttosto stereotipata di cui mi sfugge un po' il movente, magari sono stato poco attento, cioè ha fatto tutto questo macello per vendicarsi di un critico che la stroncava? Certo che tra lei, il critico organizzatore dell'evento (una delle cose migliori dell'albo, come l'ironica reazione dei presenti quando è Dylan a somministrare un po' di estremo realismo), il produttore, i registi del genere, tutto il pubblico, ecc. il più sano mentalmente ha comunque bisogno di una lobotomia (del resto da chi vede/produce/interpreta volontariamente/premia snuff movies cosa c'è da aspettarsi?).
La retorica stantia da cattivo intellettualoide del critico ci poteva pure essere risparmiata.
Di buono c'è che tutto sommato si tratta di un albo che tiene abbastanza col fiato sospeso, un'oscura atmosfera losangelina e un Dylan che indaga, ma che in alcune scene è fin troppo beota. Non abbastanza per farmi votare almeno accettabile.
Un Groucho macchietta giustamente ceffonato perché non fa ridere (ma da quale esempio di morale comunque? ).

Ad ogni modo non mi dispiacerebbe se Ruju scrivesse 1 o 2 storie all'anno per il Nostro (non necessariamente per il mensile), prima o poi potrebbe arrivare il gran bell'albo. In alcune storie del passato ha dimostrato di esserne capace, qui ho il dubbio che si sia dato la zappa sui piedi già trattando l'argomento, di cui mi pare difficile trarne una trama convincente, pensandolo magari perfetto per un revival dello splatter.

Il titolo è più che altro un'indicazione per chiamare all'acquisto quei minori a cui i contenuti sarebbero vietati. Mah, oggigiorno non li si attira così, hanno già tutti una vista troppo deficitaria (Solomon sarebbe d'accordo ) per occuparsi di un fumetto dalla copertina/contenuti pruriginosi.