Cravenroad7

quando lo leggerò, spero di potermi accodare a Kolok e Solomon, piuttosto che ad Aleksandr

Non potrei far il melograno, che notoriamente porta prosperità... ma questo in un certo senso è già programmato, nel caso le cose non vadano al meglio .
La testata ha una façon di lancio mediamente aggressiva - promo, social, fiere, incontri, grafica, mensilità invece che bimestralità, etc - per provarla subito sulla tenuta. Ci sono circa una trentina di numeri cantierizzati, quindi oltre 2 anni di produzione: se il test verrà superato si prosegue, altrimenti si sbaracca, per quanto il Chiave goda di un certo benestare più diffuso sulle tempistiche di altri autori, visto che una roba tipo Brendon pur non eccellendo nelle vendite ha tirato la carretta per 3 lustri e passa. Di certo alla SBE non giova l'idea di un bilancio in perdita aggravata già dal primo anno, ma qui non si corrono gli azzardi di un Saguaro o di un Adam Wild, troppo "classici" per poter interessare oltre un 20.000 lettori al mese, troppo tardivi per smuovere chi già legge cose simili.
Morgan Lost, pur essendo molto conservativo in senso chiave-bonelliano, ha un suo bacino d'utenza mediamente affidabile, tra fan del ClaudioneNazional, residuati adolescenziali dei 90s, e nostalgici di Brendon; sembra avere ancora qualche asso nella manica per quanto si fossilizzi nella medesima struttura (episodio per episodio), e svincolando della continuity può anche godere di lettori occasionalmente scazzati .

Di certo molti possono averlo mollato in corsa - ci sta - o altri si sono ricreduti strada facendo riaccattandolo.
Ma pochi credo stiano pensando di mobilitarsi presso via Buonarroti per restituire le copie dopo un tale perculamento come succederà per UT

ALOHA

preso il numero 8, non ancora letto, però intanto anche la copertina del 9 è qualcosa di magnifico!

Sinceramente questo #8 finora è quello che ho gradito meno, assieme alla storia dei conigli. Voto 5 1/2. Assomiglia per bipartizione netta al #5 del coccodrillo - prima omicidi in serie, e poi legal issue - ma si porta dietro troppe tematiche in modo squassato, mentre lì il focus era solo sul rapporto madre-figlio e sviluppato meglio.

Disegni favolosi, ma questo Bufi mi sembra sprecato con quelle 50 e passa sfumatura di grigiore che non arrapano: lo vorrei vedere su un b/n più pulito e feroce. Ottime le espressioni dei volti, gli effetti di luce, gli interni cupi, anche se a differenza di altri lettori mi sembra l'autore che ha trascurato di più l'impatto scenografico della città, meno eclatante che nei numeri precedenti .

La sceneggiatura può anche andar bene, gli scambi come alcuni personaggi funzionano, ma le riflessioni sentimentalizzate fino al seghismo vero e proprio da parte di Morgan "l'afflitto per posa" dopo un po' mi hanno rotto. Cadendo nel ridicolo involontario quando si lamenta delle "poche altre donne della mia vita" mentre se ne bomba nù paro al mese quando va male
Bene invece il fatto di prender poco sul serio la politicizzazione del "messaggio" lanciato dal killer, che alla fine si rivelerà un "normale" squilibrato sanguinario con problemi familiari. Come giustamente si fa autoironia sulle sue panzane copincolla da attivista solitario, sulla volgarità degli instant-media che baracconizzano ogni fenomeno, e su come Morgan spesso se la cavi con baracconate da action movie di serie B. Alieni inclusi

Posso sorvolare sull'input forzoso delle indagini tramite finanziaria, sulle troppe donne fragili ed oscillanti messe a sistema (salvo solo la ragazzina), e sul copy-cat passionale davvero decerebrato - ma d'altronde sempre di pazzoidi si tratta, ed il matrimonio elettrizzato ha un suo cool-smo in chiusura - ... però la storia, a livello di soggetto, parte da una premessa di un' incoerenza insostenibile di fondo al limite del cialtronesco, nel volersi ergersi a modello di campagna sensibilizzante contro la pena di morte. E lo fa pesare diverse volte nell'atteggiamento di Morgan .

Maccome, proprio lui mi fa il pistolotto moralizzatore contro la pena capitale, quando da solo si arroga il diritto (in quanto cacciatore di taglie) di accalappiare assassini vari - quando non sterminarli sul posto - per consegnarli poi a chi Alla giustizia ipergarantista e lemme italiana Non mi pare: per quanta corruzione regni nel burocratesimo di Nea Heliopolis, sempre in pasto ai tribunali sommari locali consegnerà le sue prede post-incasso, che faranno una brutta fine elettrizzata, come tanti di quei maniaci defunti in poltrona che immagina nel mare di sangue almeno una volta ad episodio.
Ed anche l'eco pop che danno i media a questo genere di mattanza gli torna indirettamente utile per fomentare il clamore del fenomeno dei killers e guadagnarsi la pagnotta a prezzo maggiorato.

Meglio quando Claudione non innalza pulpiti, e preferisce farci pulpitare l'animo con deliri più pulp come l'astronauta voodoo del mese scorso o la multispettacolarità trash di un multiplex per il mese prossimo

ANCHE ALOHA E' UNA SENTENZA

Il tuo post mi ha colpito molto perché so che anche tu, come me, ami molto la scrittura di Chiaverotti (per me molti suoi DD sono addirittura meglio di quelli di Sclavi).
Mi ricollego al mio post di qualche giorno fa sul prendermi una "pausa di riflessione" da questa serie che, per me, rispetto a Brendon è un passo indietro.
Intendiamoci, è un Chiaverotti in forma, rigenerato...SOCIALMEDIATICO...ma non sono sicuro se è anche il Chiave che mi piace.
Per molti aspetti confusi (sono delle sensazioni) che ho in testa.
Ci sono cose che sono belle perché genuine, sanguigne. Così era per me il "trash" chiaverottiano, quello che lui ci metteva come il cacioricotta sui quei maccheroni forse un po' unti o molto conditi ma che quando li mettevi in bocca ti lasciavano un sapore di giorni spensierati di fantasie sbirciate, rubate o anche solo immaginate.
Con Morgan Lost avverto il forte desiderio di mettere il cacioricotta ma senza aver prima cucinato i maccheroni. Molti aspetti "ingenui" che erano i punti forza di Brendon, qui, vorrebbero essere replicati, secondo me in modo TROPPO CALCOLATO. Faccio degli esempi come la vignetta finale de "i coniugi rabbit", o le donne prosperose e seminude, ecco, non è che devi metterle per forza, come un marchio di fabbrica, perchè altrimenti, anche il Chiave mi diventa come alcuni sceneggiatori (che a me non piacciono) che mettono in ogni fumetto le frasi a effetto, o le "situazioni" a effetto, pensando basti quello a fare una buona sceneggiatura o una buona storia o un buon fumetto.
Siccome Chiaverotti per me è UN GRANDE SCENEGGIATORE, spero non metta mai in dubbio l'intelligenza dei suoi lettori, scendendo al livello di quelli che per lettori credono di avere dei gonzi.
Questo post l'ho scritto in tram come la Trelkovski dopo averlo pubblicato, io stesso potrei non condividerne il contenuto.

Anche io ho notato un Chiave più esistenzialista/moraleggiante e meno genuinamente trash in questa serie.

Ma siamo appena agli inizi, ci sta anche che i primi numeri possano essere mirati a conquistare un pubblico più vasto possibile, quindi qualche paraculata gliela concedo.
Questo numero 8 sembra essere piaciuto a molti, a me un pò meno, ma io sono uno di quelli che odia il politically corret (e non sono poi così tanto contrario alla pena di morte), quindi non faccio testo.

CA da per certa la cancellazione della serie ento i prossimi anni.....

Se ti riferisci a questo articolo dal blog ( http://comixarchive.blogspot.it/search?q=morgan+lost )...
...equivale alla scoperta dell'acqua riscaldata da un peto stitico - vedasi mio post di poco precedente con la melagranata.
E' normale che sotto i 20.000 si rischi lo sbaraccamento, ed è un'evenienza preventivata in tutti i casi durante la produzione in corso di nuove storie, oltre la soglia cantierizzata di 25 o 26 albi come per Adam Wild... per quanto non credo si toccheranno subito quei tracolli di vendite sotto i 15.000 come è successo allo scavezzacollo afro-scozzese. E parlare di abisso dopo il primo numero sui 40.000 mi pare puntualmente pretestuoso, perché è normale che un esordio-pilota attiri più curiosi e non sia indicativo di nulla in particolare per le medie effettive - vedasi impennata improvvisa senza seguito per Spazio Profondo, tempo addietro .

Per il resto gli articoli di quel blog stanno alla realtà imparziale delle cose come un sondaggio di Del Debbio tra la folla da bar chiamata appositamente in causa. Senza citare i personali rancori contro gli autori, che emergono una frase sì e l'altra nondimeno di questo figuro. Precipitando nel demenziale fazionista quando si traveste da studioso di fenomeni di costume e tira in ballo cose come gli squilibri interni al PD per spiegare l'insuccesso della nuova linea editoriale SBE e dei suoi personaggi .

ALOHA CORRENTI INTERNE
(ALLO SFINTERE)

Fonti autorevoli. Mi devo ricordare di citarlo nella tesi

Comunque anche io ho smesso di comprare ML, almeno per un po'. Lo trovo gradevole, ma non è abbastanza.

Io arriverò a 10, poi mollo.
C'è tutto pazienza, ci sarebbero le 50 uscite a 3 euro l'una settimanali di Thorgal che mi incuriosiscono, c'è l'hellblazer bonellide mensile, e ovviamente roba straniera vecchia e nuova che merita.

Ci serviamo dallo stesso spacciatore!

Niente di che stavolta, ma come dico sempre se Chiaverotti ripete sempre la stessa struttura narrativa dopo un pò è chiaro che stanchi.

Il primo numero dovrebbe aver venduto ben 47.000 copie, FYI.

Cosa vuol dire?