Il secondo episodio ha una trama un po' più solida, ma a patto che Ut ed il suo compare Iranion diventino molto marginali, e le loro missioni a spasso ancora più evanescenti, tranne il solito dover recuperare l'oggetto-indizio di turno per arrivare a comprendere le origini del fossile, verso una nuova tappa di questa caccia al tesoro
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Ottimi disegni, spazio al bujo, sfumature suggestive, ed il cancello conglomera davvero senso di orrore ed ammirazione allo stesso tempo. Ormai si è capito che lo scenario (presunto)post-apocalittico/prometeico non è il punto di forza della serie. Prevalgono i set fanta-minimalisti da cinema espressionista tedesco, e su cosa abbia portato il mondo a queste astruse condizioni neotribali/tardogotiche di provincia nunzecapiscenamazza
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L'ambientazione è ancora più anonima e vacua del primo - tranne qualche paesaggio sul Lago Maggiore, presumo - ma Roi dà il suo meglio nelle creazioni (bio?)artistiche di Labieno-Pigmalione, col loro essere materia inerte e vitale allo stesso tempo. Credo che la cosa diverrà un tema ricorrente nella serie, visto il protagonismo implicito dell'artista come creatore (cioè Roi stesso) e viste anche le ripetute menzioni alla fantomatiche "case" incubatrici o agli architetti genetici...e questo forse potrebbe promettere bene
La sceneggiatura è meno squinternata dell'esordio, perdendo in fratturazione spiazzante, ma anche più bloccata - dopo le prime 50 pagine - sull'andirivieni delle ripetute contrattazioni tra Labieno-Scotti-Mizar-Alcor-Ut-Iranion per patteggiare una vecchia bega tra feticismo e vandalismo atavicamente beota, per indiretta ammissione dell'autore stesso. Alla fine ognuno fa un po' come gli pare, o non si preoccupa di rapire e smembrare le mogli degli altri, mentre vorrebbe citare/incastrare a giudizio l'altro perché teppisteggia sulle sue opere. Alla fine Ut sembra il più saggio...ho detto tutto
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Quasi tutto. Per chiudere la storia alla fine è più "storia" del numero scorso, specialmente in senso bonelliano, ma non per questo riesce a destare molto interesse verso il mondo di Ut e le sue scalcagnate gitarelle a zonzo per nuove "vie". E' una prova dura per motivare all'acquisto, va detto...e capisco tutti quelli che hanno mollato in corso, nonostante alla fine si tratti solo di 6 numeri. Dal numero dei commenti in calo, anche qui, dopo il primo episodio si potrebbe dedurre che queste motivazioni siano venute a mancare anche tra noi.
Io continuerò ancora per un mese almeno, ma rimango dell'opinione che quest'idea doveva esser applicata ad un libro d'illustrazioni commentato e non ad un raccontare che non sussiste, se non con molti stenti
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UT VOLEVASI DIMOSTRARE...ALOHA