Cravenroad7

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#356 - La macchina umana
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 Oggetto del messaggio: Re: #356 - La macchina umana
MessaggioInviato: lun mag 09, 2016 10:49 pm 
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Iscritto il: mar set 07, 2004 7:10 pm
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Il classico concatenamento con la visita del cliente a Craven Road, l'accettazione del caso da parte di DYD ed il lento scivolamento dello stesso nell'indagine con la contemporanea perdita dell'identità a favore del Dylan impiegato sarebbe stata secondo me molto più banale.

Qua si parte in quarta, ci viene risparmiata la solita decina di pagine introduttive che avrebbero in questo caso appesantito l'albo e ci troviamo immediatamente catapultati in questo bianco e sterile universo che anestetizza passato e futuro dei suoi abitanti (che siano passati quindici giorni o quindici anni cambia poco, vedi la foto) e dove l'esterno, inteso come spazio e tempo libero, diventa solo una propaggine del posto di lavoro stesso. Tutto quello che non ruota intorno al lavoro, come il cliente, viene percepito quasi in maniera irreale da Dylan.
Groucho per una volta fa il Groucho, ovvero diventa quel personaggio che come in certe storie di Sclavi è più una sorta di entità, una maschera con molti lati oscuri, che si interfaccia a Dylan ma da cui non ci si può aspettare un aiuto nel senso più pragmatico del termine (un modo sbagliato di usare G. sarebbe stato quello di trasformarlo nell'amicone che cerca in tutti i modi di non far tornare Dylan al lavoro per esempio rubandogli le chiavi della macchina o amenità del genere). Anche il fatto di voler razionalizzare il personaggio chiedendosi se si rende conto di chi era Dylan, oppure se anche lui è una vittima plagiata o se,diversamente ancora, è il Groucho colluso visto nell'albo della Barbato (*) secondo me è un approccio sbagliato. Purtroppo nel corso degli anni è stato prima trasformato in una spalla lancipistola qualsiasi, poi ridotto a macchietta che faceva la comparsata in una facciata ed infine umanizzato (!) ma per me il vero Groucho è quello che, anche nell'indagine più pragmatica e reale possibile (vedi p.e. La Dama in Nero) rimane quell' assistente che è si al fianco di Dylan ma che al contempo rimane un personaggio ai limiti del surreale.


* per ora forse il peggior errore della fase 2


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 Oggetto del messaggio: Re: #356 - La macchina umana
MessaggioInviato: lun mag 09, 2016 11:16 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
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Jones ha scritto:
Il classico concatenamento con la visita del cliente a Craven Road, l'accettazione del caso da parte di DYD ed il lento scivolamento dello stesso nell'indagine con la contemporanea perdita dell'identità a favore del Dylan impiegato sarebbe stata secondo me molto più banale.

Qua si parte in quarta


Sì, ma si chiude con la retromarcia, contro un palo piantato nella terga da operai sottopagati :? .
Non so se ti riferivi a quanto detto da me in precedenza... ma nel caso forse non (ti) è chiara una cosa: io sono uno quelli che propendeva per il "concatenamento" non classico, per l'incubo viscerale e fuori dalla normale narrazione.... à la Oltre quella Porta per intenderci, proprio per dare spessore inquietante alla storia in senso traslato (vs. semplice indagine+complicazioni) ed alla sua non-risoluzione su di un asse spazio temporale indefinito. Peccato che Bilotta a mezza via si rimangi questa prospettiva e voglia inserire in extremis un quadro pseudo-scandito dal corso reale degli eventi, e non giochi fino in fondo la carta del viaggio metaforico di una nuova vita da incubo per Dylan :? .


Jones ha scritto:
Groucho per una volta fa il Groucho[...] Anche il fatto di voler razionalizzare il personaggio chiedendosi se si rende conto di chi era Dylan, oppure se anche lui è una vittima plagiata o se,diversamente ancora, è il Groucho colluso visto nell'albo della Barbato secondo me è un approccio sbagliato.


Groucho in quanto contro-coscienza razionalizzante di Dylan è proprio una scelta evidente dell'autore stesso, e peggiora quanto detto prima. La mazzata stucchevole dopo tante discettazioni si commenta da sé. E reimposta la vicenda in una chiave realistica sull'orizzonte/coordinate degli eventi accaduti di cui avrei fatto volentieri a meno, per i motivi di cui abbiamo parlato nelle ultime tre pagine di topic :g: .


ALOHA, out of reverse into drive, this
Wheel will be turning right, then straight
Off in the sunset she'll ride

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Io no capito, io no capito

(anta baka?! [...] kimochi warui)


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 Oggetto del messaggio: Re: #356 - La macchina umana
MessaggioInviato: lun mag 09, 2016 11:28 pm 
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Iscritto il: mar set 07, 2004 7:10 pm
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Nessun riferimento a nessun post o utente (tantomeno al tuo in cui opteresti per qualcosa di diametralmente opposto al classico :wink: ) , stavo solo rimuginando ai vari modi in cui la storia poteva essere presentata e secondo me quello che ha fatto Bilotta è sicuramente meglio della classica narrazione che ho descritto sopra.


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 Oggetto del messaggio: Re: #356 - La macchina umana
MessaggioInviato: lun mag 09, 2016 11:36 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
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Jones ha scritto:
Nessun riferimento a nessun post o utente (tantomeno al tuo in cui opteresti per qualcosa di diametralmente opposto al classico :wink: ) , stavo solo rimuginando ai vari modi in cui la storia poteva essere presentata e secondo me quello che ha fatto Bilotta è sicuramente meglio della classica narrazione che ho descritto sopra.


Ehi, prossun neblema, eh ! :D
Lo dicevo sperando che ti riferissi a me, perché altrimenti sembrava un discorso cavato dal cilindro, ma senza tirare il coniglio per le orecchie. Il problema è che scrivendo una marea di scempiate, certe volte rischia di sfuggire l'unica frase sensata-cardine di quello che è il mio discorso... venendo frainteso dai non amanti della documentazione a ritroso, che non hanno voglia di rileggersi i precedenti post.

Comunque, lo ripeto, questo tipo di narrazione non lineare piace molto anche a me - purché non diventi la norma, o faccia passare l'idea che scrivere un'indagine normale sia una roba da scrivani sottosviluppati & sottopagati - ed alla fine alla storia ho dato un 7 convinto. Però ci sono degli scompensi di fondo che hanno reso "parziali" molte scelte di Bilotta, sgonfiando nell'impaccio un impianto inizialmente valido e delle trovate interessanti :wink: .

UN CLASSICO E' ALOHA

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 Oggetto del messaggio: Re: #356 - La macchina umana
MessaggioInviato: mar mag 10, 2016 11:39 am 
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Iscritto il: mar gen 15, 2013 11:42 am
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Mmmh.
Però scusate. Premettendo come sempre per correttezza che non ho letto La Macchina Umana - e prendendo spunto da quello che ho potuto leggere in questa discussione...

In un altro topic di questo forum, quello su Ti ho visto morire, il giudizio sull'albo è - non proprio unanimemente, ma quasi - ottimo/capolavoro.
Ora, il colpo di scena finale di quella vecchia storia - con la rivelazione del vero assassino e la sorte finale di Dylan - è uno dei più assurdi e forzati che io abbia mai letto non dico su Dylan Dog, ma in qualsiasi opera scritta incentrata su un crescendo di suspense. Lo pensavo anche la prima volta che lo lessi anni fa, anche se l'atmosfera è bilanciata da altri elementi, inclusa una violenza davvero sgradevole in certe scene, quasi pornografica.

Ora... Com'è che in generale si accetta Ti ho visto morire ma si diventa ipercritici e schizzinosi non dico con quest'albo, ma con quasi tutti i Dylan Dog del nuovo corso? Non ci sarà un po' di nostalgia al lavoro, o più semplicemente all'epoca - per ragioni che sarebbero lunghissimo spiegare - accettavamo e ci entusiasmavamo per cose che oggi ci farebbero storcere il naso? E non sarà che i mezzi con cui oggi esprimiamo le nostre opinioni - incluso internet - ci hanno resi tutti un po' più propensi alla demolizione superpignola degli albi (lo stesso atteggiamento che ai bei tempi poteva essere liquidato con un Nun ce rompete)? Sono solo curioso, non è che voglia necessariamente difendere il corso recchioniano o che, né polemizzare.


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 Oggetto del messaggio: Re: #356 - La macchina umana
MessaggioInviato: mar mag 10, 2016 12:03 pm 
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Iscritto il: mer mag 04, 2011 3:00 pm
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Myskin ha scritto:
In un altro topic di questo forum, quello su Ti ho visto morire, il giudizio sull'albo è - non proprio unanimemente, ma quasi - ottimo/capolavoro.
Ora... Com'è che in generale si accetta Ti ho visto morire ma si diventa ipercritici e schizzinosi non dico con quest'albo, ma con quasi tutti i Dylan Dog del nuovo corso?
Va bene voler interagire senza aver letto l'albo del mese, ma almeno buttare un'occhiata in quel riquadro in alto con le percentuali prima di scrivere amenità?

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l tuoi noti "sarcasmo" e "voglia di flammare" non attaccano con me. (cit.)

Quindi, sgarbato Dear?
Sì, come al solito.
Sta dicendo cose assurde?
Per niente. (cit.)


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 Oggetto del messaggio: Re: #356 - La macchina umana
MessaggioInviato: mar mag 10, 2016 1:25 pm 
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Iscritto il: mar gen 15, 2013 11:42 am
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Dear Boy ha scritto:
Myskin ha scritto:
In un altro topic di questo forum, quello su Ti ho visto morire, il giudizio sull'albo è - non proprio unanimemente, ma quasi - ottimo/capolavoro.
Ora... Com'è che in generale si accetta Ti ho visto morire ma si diventa ipercritici e schizzinosi non dico con quest'albo, ma con quasi tutti i Dylan Dog del nuovo corso?
Va bene voler interagire senza aver letto l'albo del mese, ma almeno buttare un'occhiata in quel riquadro in alto con le percentuali prima di scrivere amenità?

L'ho visto. Tutti voti alti. Quindi? Ho scritto apposta "si diventa ipercritici non dico con quest'albo, ma con quasi tutti i Dylan Dog del nuovo corso". Leggerle, le amenità, magari?
Non mi interessa discutere di quest'albo in particolare, ma con una tendenza generale (presente anche in questo topic in particolare) e che ho notato su questo forum su cui di tanto in tanto lurko. E mi chiedo cosa succederebbe se un albo come Ti ho visto morire venisse pubblicato oggi - proprio paro paro a come è stato pubblicato a suo tempo.


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 Oggetto del messaggio: Re: #356 - La macchina umana
MessaggioInviato: mar mag 10, 2016 2:40 pm 
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Iscritto il: gio lug 28, 2005 10:13 am
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Non trovo motivi di stupore, se una cosa piace se ne parla positivamente, se non piace la si critica :)
Dici che invece è tutto parte di un gombloddo?


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 Oggetto del messaggio: Re: #356 - La macchina umana
MessaggioInviato: mar mag 10, 2016 3:25 pm 
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Iscritto il: mer mag 04, 2011 3:00 pm
Messaggi: 2158
Myskin ha scritto:
E mi chiedo cosa succederebbe se un albo come Ti ho visto morire venisse pubblicato oggi - proprio paro paro a come è stato pubblicato a suo tempo.
Apri un topic in cui ti scegli una nuova storia bistrattata (e non una di alto gradimento come La Macchina Umana) ma che per te ha gli stessi difetti di Ti Ho Visto Morire e lamentati della classica teoria del nonno convertito in flipper.

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l tuoi noti "sarcasmo" e "voglia di flammare" non attaccano con me. (cit.)

Quindi, sgarbato Dear?
Sì, come al solito.
Sta dicendo cose assurde?
Per niente. (cit.)


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 Oggetto del messaggio: Re: #356 - La macchina umana
MessaggioInviato: mar mag 10, 2016 3:32 pm 
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Iscritto il: mar gen 15, 2013 11:42 am
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bertuccia2004 ha scritto:
Non trovo motivi di stupore, se una cosa piace se ne parla positivamente, se non piace la si critica :)
Dici che invece è tutto parte di un gombloddo?

No, niente gomblotto. E' più una sensazione/curiosità. Che almeno nel caso di Dylan Dog rimarrà tale, almeno per me, visto che il mio ultimo albo risale a tantissimo tempo fa (il 250 credo, ma non me ne ricordo più nemmeno io) e non sono particolarmente invogliato a provare nessuno degli albi del nuovo corso. Il che significa che non avrò un riscontro diretto della bontà effettiva degli albi, o delle loro carenze.

Quello che mi incuriosisce però - e se devo dire la verità non è una sensazione che ho solo con Dylan Dog, ma anche con numerosi altri esempi della cultura pop (in mancanza di un termine migliore) è il modo in cui è cambiata la percezione delle storie e il modo in cui ci si relaziona ad esse. Sarebbe troppo lungo parlarne qui (e credo che nessuno sarebbe particolarmente interessato a parte il sottoscritto). Ma - detto in parole povere - ho la sensazione che tutta una serie di fattori (inclusi: A- l'innalzamento dell'età media dei lettori - ci sono ancora 15/16enni che lo leggono, Dyd, o lo zoccolo duro è composto dalle stesse persone che lo compravano 20 anni fa?; B- L'elemento nostalgia, ma soprattutto: C- Il mezzo con cui queste discussioni sono affrontate) abbia reso tutti più esigenti, ma anche più pignoli.

Insomma, riprendendo l'esempio di Ti ho visto morire (non che ce l'abbia in modo particolare con questo albo, è solo l'elemento della somiglianza tra Dyd e un altro personaggio, che sta pure al centro de La macchina umana e che me l'ha riportato in mente) io davvero non posso non trovare quel colpo di scena finale una stupidaggine forzatissima (oltre a tutta una serie di altri elementi della trama portante). Ed è una cosa talmente evidente che mi chiedo da dove venga l'indulgenza che molti, se non tutti, provano nel giudicare questo albo. Almeno in parte, ripeto, sono convinto che sia nostalgia. Ma secondo me deriva anche dal fatto che la critica, o i commenti personali sulle uscite dylandoghiane, all'epoca non usavano un mezzo come internet, che permette, per così dire, di fare apparire più razionali e anche più pensate e pesanti le critiche negative. Che strumenti critici c'erano negli anni 80, per iperanalizzare gli albi, individuare ogni più piccolo elemento che ci irritava o non ci tornava nell'economia delle storie? Direi nessuno, forse qualche rivista tipo Fumo di China, ma neanche. All'epoca, se io avessi parlato di Ti ho visto morire con degli amici pure loro lettori di Dylan Dog, si sarebbe detto al massimo: vabbè, quella faccenda del sosia è 'na cazzata, ma lo sventramento della madre davanti al bambino è tosto. E sarebbe finita lì. Oggi, invece, molti si soffermano su un particolare analogo, pure in una storia del resto apprezzata come appunto La macchina umana.

Non ho problemi a pensare che gli albi del nuovo corso potenzialmente siano criticabili come le recensioni di questo forum li fanno spesso apparire - in fondo anche fin dove sono arrivato io c'erano parecchie schifezze, e a dirla tutta più invecchio più mi rendo conto di quanto certi albi dylandoghiani storici li abbia a mia volta sopravvalutati (certi pistolotti sclaviani sono insopportabili, e alcune citazioni/plagi così scoperti da far rivalutare La città perduta/dimenticata o come accidenti si chiamava). Devo però riconoscere che Recchioni e c. si sono trovati nella difficile situazione di dover dare nuova linfa al personaggio sia confrontandosi automaticamente con mostri sacri tipo Sclavi/Chiaverotti, sia un popolo di lettori che mi sembra diventato molto più pignolo ed esigente in quello che chiede (e a volte pretende) rispetto a quando gli albi erano giudicati più di "pancia". A volte ho l'impressione che se dovessero introdurla oggi, persino un'esclamazione come Giuda Ballerino verrebbe aspramente criticata.


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 Oggetto del messaggio: Re: #356 - La macchina umana
MessaggioInviato: mar mag 10, 2016 3:44 pm 
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Dear Boy ha scritto:
Myskin ha scritto:
E mi chiedo cosa succederebbe se un albo come Ti ho visto morire venisse pubblicato oggi - proprio paro paro a come è stato pubblicato a suo tempo.
Apri un topic in cui ti scegli una nuova storia bistrattata (e non una di alto gradimento come La Macchina Umana) ma che per te ha gli stessi difetti di Ti Ho Visto Morire e lamentati della classica teoria del nonno convertito in flipper.


Non ce n'è neanche bisogno, il topic esiste già:
viewtopic.php?f=2&t=9296

Sempre che qualcuno voglia ancora scriverci sopra e darsi delle risposte...davanti a certi quesiti che puntualmente risbucano ad alludere le solite dietrologie sull'impostazione del forum :roll:

SI FACCIA UNA DOMANDA, SI DI UNA RISPOSTA
E BUONANOTTE, ALOHA

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 Oggetto del messaggio: Re: #356 - La macchina umana
MessaggioInviato: mar mag 10, 2016 3:46 pm 
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wolkoff ha scritto:
Dear Boy ha scritto:
Myskin ha scritto:
E mi chiedo cosa succederebbe se un albo come Ti ho visto morire venisse pubblicato oggi - proprio paro paro a come è stato pubblicato a suo tempo.
Apri un topic in cui ti scegli una nuova storia bistrattata (e non una di alto gradimento come La Macchina Umana) ma che per te ha gli stessi difetti di Ti Ho Visto Morire e lamentati della classica teoria del nonno convertito in flipper.


Non ce n'è neanche bisogno, il topic esiste già:
viewtopic.php?f=2&t=9296

Sempre che qualcuno voglia ancora scriverci sopra e darsi delle risposte...davanti a certi quesiti che puntualmente risbucano ad alludere le solite dietrologie sull'impostazione del forum :roll:

SI FACCIA UNA DOMANDA, SI DI UNA RISPOSTA
E BUONANOTTE, ALOHA

Grazie per la segnalazione del topic. Un po' meno per l'allusione alle dietrologie. Stavo solo facendo una domanda, ma mi sa che oltre che pignoli, internet ha reso pure permalosi.


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 Oggetto del messaggio: Re: #356 - La macchina umana
MessaggioInviato: mar mag 10, 2016 3:54 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
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Più che permalosi direi un tantino assuefatti dall'estenuante ripresentarsi ciclico di queste questioni che sembrano cadere di chiappe dal pero della finta ingenuità.
Sono passati trent'anni da quando è nato Dylan Dog. All'epoca non esistevano neanche i cd. Non ci vuole molto a capire come i referenti cambino, media compresi, per il dialogo sul fumetto. Almeno che non si finga una naifferia avulsa dal contesto che suona di pretesto. Comunque per chi volesse proseguire, io il topic l'ho indicato...

VAI DOVE TI PORTA ALOHA...SENZA IL CUORE :x:

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 Oggetto del messaggio: Re: #356 - La macchina umana
MessaggioInviato: mar mag 10, 2016 4:00 pm 
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Iscritto il: mer mag 04, 2011 3:00 pm
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Myskin ha scritto:
un popolo di lettori che mi sembra diventato molto più pignolo ed esigente
Falso.
Le medie voto sono alte, almeno per gli albi cardine.
Nel web fuori dal forum va anche meglio, dove si sfiora la gratitudine mistica.
Le vendite sono migliorate.
Alla luce di ciò al limite si potrebbe insinuare che il popolo dei lettori è diventato di bocca più buona o almeno più facilmente influenzabile dal contorno.
Se poi ci si sofferma di più sulla minoranza (sempre esistita) che critica è un problema di percezione di internet e non delle storie.
Storie che fra l'altro manco hai letto, quindi di cosa vuoi parlare senza cognizione di causa?

E io in quel topic non ci torno, eh.

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Quindi, sgarbato Dear?
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 Oggetto del messaggio: Re: #356 - La macchina umana
MessaggioInviato: mar mag 10, 2016 4:02 pm 
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Iscritto il: mar set 07, 2004 7:10 pm
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Secondo me il discorso di myskin è corretto ma non tanto per quanto riguarda il giudizio a livello di voto di una storia ma proprio nel modo in cui ci si approccia. Forse più da.... critici, nel senso che sappiamo che una volta letta vogliamo scriverne una recensione ma questo crea il rischio che il piacere della lettura venga fagocitato dal bisogno di trovare l'errore, analizzare in maniera maniacale ogni vignetta, eccetera.


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