Oggetto del messaggio: Re: #356 - La macchina umana
Inviato: ven apr 29, 2016 3:17 pm
Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm Messaggi: 12588 Località: Verona
Via, Fantozzi non c'entra quasi niente con questa storia. Giusto qualche suggestione isolata, ma è davvero poca cosa. E lo dice uno che vi potrebbe citare a memoria diversi spezzoni dei primi tre film della serie.
E quella dei poveri di spirito, sia pure in buona fede, resta un'uscita poco felice.
_________________ È la mia opinione, e la condivido.
Oggetto del messaggio: Re: #356 - La macchina umana
Inviato: ven apr 29, 2016 4:00 pm
Iscritto il: ven dic 04, 2015 2:59 pm Messaggi: 35
per me albo sufficente , Groucho è magnifico in questa storia , Di Tommaso si conferma uno splendido disegnatore anche se lo avevamo già visto all'opera sulle copertine di Morgan Lost , la trama però l'ho vista sfruttata male , le idee buone ci sono ma sembra siano state messe lì senza voglia di stupire il lettore , peccato
Oggetto del messaggio: Re: #356 - La macchina umana
Inviato: ven apr 29, 2016 4:07 pm
Iscritto il: lun mar 01, 2010 4:23 pm Messaggi: 913
rimatt ha scritto:
Via, Fantozzi non c'entra quasi niente con questa storia. Giusto qualche suggestione isolata, ma è davvero poca cosa. E lo dice uno che vi potrebbe citare a memoria diversi spezzoni dei primi tre film della serie.
Beh dai, le citazioni visive sono tante. E poi ci sono Folagra, la corsa per timbrare in orario ripresa quasi pari - pari e soprattutto il finale, che secondo me non si coglie fino in fondo se non lo si ricollega al primo Fantozzi.
Oggetto del messaggio: Re: #356 - La macchina umana
Inviato: ven apr 29, 2016 4:22 pm
Iscritto il: dom ott 29, 2006 4:00 am Messaggi: 829
tommaso ha scritto:
rimatt ha scritto:
Via, Fantozzi non c'entra quasi niente con questa storia. Giusto qualche suggestione isolata, ma è davvero poca cosa. E lo dice uno che vi potrebbe citare a memoria diversi spezzoni dei primi tre film della serie.
Beh dai, le citazioni visive sono tante. Ci sono Folagra, la corsa per timbrare in orario ripresa quasi pari - pari e soprattutto il finale, che secondo me non si coglie fino in fondo se non lo si ricollega al primo Fantozzi.
Tommaso ha ragione. Le citazioni sono davvero tante. Magari indirette e involontarie, ma ci sono.
A me le scimmie, per esempio, hanno ricordato il "genero Bongo".
Volendo essere pignoli, si potrebbero tirare in ballo anche dettagli che pur non propriamente 'fantozziani' sembrano comunque rifarsi a certa satira degli anni '70.
Per esempio...
Spoiler!
...il fatto che nella ditta di Dylan sia IMPOSSIBILE per una donna fare carriera.
Questa è una cosa inverosimile al giorno d'oggi. Per una donna può certamente essere difficile diventare un alto dirigente, ma non impossibile. Oppure può trovarsi a occupare una posizione di rilievo per via del suo 'fisico' (anche se questa è un'accusa mossa soprattutto alle donne in politica non nel mondo aziendale).
Negli anni '70, invece, per una donna ottenere una posizione elevata nonostante il talento era DAVVERO impossibile. Soprattutto in Italia. All'epoca il maschilismo imperava ovunque.
_________________ Ti mostrerò la paura in una manciata di pixel...
Oggetto del messaggio: Re: #356 - La macchina umana
Inviato: ven apr 29, 2016 5:39 pm
Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm Messaggi: 12588 Località: Verona
tommaso ha scritto:
rimatt ha scritto:
Via, Fantozzi non c'entra quasi niente con questa storia. Giusto qualche suggestione isolata, ma è davvero poca cosa. E lo dice uno che vi potrebbe citare a memoria diversi spezzoni dei primi tre film della serie.
Beh dai, le citazioni visive sono tante. E poi ci sono Folagra, la corsa per timbrare in orario ripresa quasi pari - pari e soprattutto il finale, che secondo me non si coglie fino in fondo se non lo si ricollega al primo Fantozzi.
Mah, non saprei; che ci siano dei richiami a Fantozzi è vero, ma lo spirito della storia mi sembra molto diverso. Poi magari arriverà Bilotta a dire che con questa storia voleva proprio riscrivere Fantozzi, ma a me pare che il discorso dello sceneggiatore dylaniano sia ben altra cosa rispetto a quello di Villaggio.
_________________ È la mia opinione, e la condivido.
Bilotta riesce dove altri sceneggiatori (Barbato e Simeoni su tutti) hanno fallito nella nuova fase: scrivere una bella storia di Dylan. E non Dylan 2.0, Old Boy, Pianeta dei morti. Semplicemente Dylan.
La "presenza" di John Ghost è puramente opzionale, la storia è comunque autonoma e non legata alla psuedo continuità della fase 2.
Quindi un applauso, erano anni che non provavo brividi nel leggere un albo della regolare (dai celoniani raminghi).
Poi, alcuni appunti di Cyber Dylan sono condivisibili, la presenza Fantozziana è costante, ma d'altronde Fantozzi è una lettura in chiave ironica(/orrorifica) della stessa situazione dell'albo.
Allora prepara o' babbà per farcirlo ! Anche se da mancino devo ammettere che da quando scrivo prevalentemente al computer, con la sinistra tutta libera - da chi? Bertinotti tace... - me la passo decisamente meglio.
Dai che Dear Boy mi è pure mancino e finiamo col botto! Ma dunque si può dire che Bilotta vince il trofeo "mejo scrittore de dylan dog ar monno"? (senza contare il papà di dyd e chi non vi scrive più da tempo) E aggiungo, dato che non ho letto la storia ma vorrei comunque infilarmi in qualche conversazione (che temo verrà traslata altrove, però), cosa vi piace in generale del modo di scrivere dyd da parte di bilo?