Cravenroad7

Dovrebbe vendere meno di 20.000 copie...

Diciamo che a quel prezzo e con quella cadenza può reggere anche intorno alle 17000.
Il problema è capire come vorrebbero ricollocare la serie - perché lo faranno, secondo gli annunci - e come rinfrescare un po' la fantasia degli autori, che stagna da parecchio. Un Morales non nasce ogni settimana, e Castelli è in fase calante: urge una staffetta più incisiva e più complessa, perché il personaggio ha potenzialità ancora in cantina, ed obbiettivamente è meno problematico da scrivere di un Dylan o una Julia .

ALOHA CASTELLI IN ARIA

Non sono d'accordo, a mio parere scrivere una buona storia di MM è cosa piuttosto complicata. Devi infilarci di tutto, mistero, cultura, storia, colpi di scena e gestire senza cali di tensione oltre 150 tavole...
Sicuramente a livello economico la serie viaggia sopra la soglia di pareggio, dato il prezzo e la bimestralità, ma il livello qualitativo senza Morales è imbarazzante.
Recagno e Castelli non ne hanno più, Badino del personaggio non ci ha capito una mazza e le sue storie sono di una noia che uccide, Mignacco su MM riesce a battere ogni record di oscenità. Beretta, autore di un quasi capolavoro, non scriveva una storia da 10 anni, e dubito che potrà garantire una presenza massiccia come quella di Morales.
Tutte le novità messe in cantiere mi hanno fatto storcere il naso, insomma non riescono nemmeno a garantire qualità alla serie regolare e pensano a fare altre uscite?
Seguo MM da sempre, e non ho timore di dire che Castelli ha ucciso questo fumetto con una gestione scellerata e negligente.

Per me rimane una gestione meno problematica della composizione, nell'insieme .
Il lavoro dietro un Martin,come dici tu stesso, verte più sulla documentazione e sul sensazionalismo dell'inventiva, nel senso bizzarro del termine. Tra erudizione, fantasia ed avventura, in senso molto dinamico. E' un lavoro d' "accumulo" ed "esplosività", senza contare che diversi numeri da 94pp non godevano affatto di colpi di scena eclatanti ma erano comunque ben riusciti, nonostante il ritmo abbastanza stagnante.
Entrare nel personaggio e nel suo contesto è molto meno intricato che nella dimensione delicata di un Dylan e una Julia, per decine di motivazioni, tra cui la minore presenza di palizzate sfiancanti e pre-codificate, e la maggiore disponibilità all'estro libero dell'autore. Che nel caso di Recagno, Badino e Mignacco è ai minimi storici, va detto .

Detto questo, sicuramente è logico come molti nuovi autori siano più invogliati a cimentarsi su Dylan date letture personali del passato e maggior visibilità...mentre pochi vorranno rispolverarsi 30 anni e passa di Martin e bibliofilizzarsi come discepoli di Castelli onde sfornare nuovi bvzmysteri .


ALTROVE ALOHA PER TUTTI

Esatto, è proprio questo il punto.
Alla fine c'è poco da fare, le belle storie le scrivono i bravi autori.
E chi viene più a scrivertelo, ora, Martin Mystère?

Grazie per l'apprezzamento, ma in realtà scrivo ancora

Solo una storia si è "cacciata nei guai", ed è "L'Ora delle Streghe", ambientata in buona parte nella Russia contemporanea e con elementi geopolitici (era nata come un incrocio tra tradizione magica e folklore russi, e Tom Clancy). Visto cosa sta accadendo in Russia e luoghi vicini dopo un periodo di relativa stabilità, abbiamo deciso di sospenderla perché il momento non ci pare proprio opportuno.

Intanto Alessandrini sta lavorando alla sua parte de "Le Porte dell'Immaginazione", mentre io tra le tre storie nuove che avevo in mente ho scelto di iniziarne una che si intitola (ai fini della lavorazione) "Sonno Profondo". E' anche questa un pizzico "dylandoghiana" (anche se meno de "L'Albero Filosofico") e parlerà... del sonno. Non dei sogni, che è la cosa a cui pensano subito tutti, ma proprio del sonno. Avrà elementi di Psicologia Cognitiva, Biopsicologia, la particolare visione del sonno che hanno alcune culture (e i riti ad esso legati)... e naturalmente una violenta e brutale componente sovrannaturale.

Il problema, come sempre, è che tra riprendere a scrivere e i risultati materiali passano tempi tecnici imponderabili. Io e Alfredo, back in the day, finimmo il terzo Gigante e il primo numero di Storie da Altrove in tempo per la pubblicazione immediata, mentre il quarto Gigante lo finii nel 1992... e uscì nel 1998! Succede così.

Ma, come ho detto, il mio impegno per il BVZM continua - almeno finché mi sosterranno buone idee. Non ho intenzione di smettere un lavoro che mi piace un sacco, ve lo prometto. Così come vi prometto che invece smetterò di farlo dovessi un giorno scoprirmi bollito

Grazie per le gustose anteprime.
Speriamo di non dover aspettare la caduta di Putin per poter leggere la storia finita nei guai!

Ci sono grosse novità in arrivo per lo zio.
Una nuova testata e si mormora pure di un reboot\prequel\remake

Grazie a Vincenzo per le info: speriamo in bene (da intendersi come: che le sue storie vengano pubblicate in tempi brevi), perché di lui il BVZM ha un grande bisogno.

Wow che belle notizie...

L'albero filosofico l'ho riletto una decina di volte e ogni volta ci trovavo sempre qualcosa in più che mi era sfuggito durante le letture precedenti; veramente un grandissimo numero.

In effetti mi ero espresso male, cioè non sapevo quale fosse il tuo attuale coinvolgimento nella testata, ma sapevo che non scrivevi da parecchio tempo prima del numero 340.

Felicissimo quindi di sapere che sei ancora a bordo!

Non è nessuna di queste cose. E' una testata parallela e indipendente (anche come continuity) che immagina come sarebbe Martin Mystere se fosse stato creato oggi.

Posso assicurare i fan più ortodossi che non sottrae risorse alla serie regolare (che andrà avanti normalmente). Castelli ovviamente la supervisiona, ma poi è curata e gestita indipendentemente.

Per dire, io partecipai alle prime riunioni di brainstorming, ma poi tornai con la testa sul BVZM. In seguito non ho più voluto saperne nulla, perché sarò curioso di comprarla in edicola e di sedermi a leggerla come qualunque altro lettore.

Chi è venuto alle fiere più recenti forse avrà notato una litografia di Diana realizzata da Fabio Piacentini che...



L'ho messa in una cornicetta e appesa al muro davanti al mio letto - così che tutte le mattine mi sveglio bene

Con tutto il rispetto, mi sembra di esser arrivati alla canna del gas... nel non capire che certi progetti, rivisti in (presunta)chiave attuale equivalgano al tentativo di sdoganare Corto Maltese in prospettiva emo, provando a carpire la benevolenza della nuovi generazioni di fumettari e la paghetta della loro mammà. Comunque va apprezzato il tentativo di provarci almeno, e per curiosità molti di noi gli daranno un'occhiata, me compreso. Anche per capire come restylizzarsi per piacere alla nipote meno che ventenne dell'edicolante...

SI CUCCA ANCORA CON UN ALOHA

We l'ho letto qui http://www.badcomics.it/2016/02/sergio- ... ere/99963/

Non l'ho inventato : “Martin Mystère – Le nuove avventure a colori”, il primo numero di qualcosa che sta tra un remake, un prequel e un reboot.

Ecciooosò che non hai inventato nulla...
...il doppio quote era ironico rispetto al bisogno di calare definizioni e tentare di inquadrare un progetto che forse non è chiaro agli autori stessi

Se ne parlava persino a Novembre e come vedi anche lì fioccavano definizioni vanverevoli...

http://www.sergiobonelli.it/gallery/394 ... a--il.html


ALOHA PUBBLICAZIONI PARALLELE ALLA TANGENTE
DEL COSENO DELLA CONTINUITY

Mi sembra che la natura del progetto sia estremamente chiara: una sorta di versione Ultimate del BVZM, che per l'occasione non sarà né tanto Vecchio né tanto Zio. Sappiamo anche, tra le altre cose, che a curare la testata sarà il nostro Gualdo.