Cravenroad7

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 Oggetto del messaggio: Re: UT la miniserie evento del 2016
MessaggioInviato: sab apr 02, 2016 3:34 pm 
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Iscritto il: mar mag 05, 2015 11:31 pm
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Bah..sull'andamento della storia non mi pronuncio, bislacca lo è , ma siamo al primo numero, è tutto da vedere.
Forse UT sarebbe stato meglio pubblicarlo in volume unico, o al massimo in due parti, per non frammentare troppo la lettura.
Sono più perplesso per quanto riguarda i disegni: Il Roi visionario a briglia sciolta dov'è?, non l'ho visto molto per ora.
Un motivo in più per proseguire.


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 Oggetto del messaggio: Re: UT la miniserie evento del 2016
MessaggioInviato: dom apr 03, 2016 12:13 pm 
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Iscritto il: mer ott 30, 2013 9:02 pm
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Località: Macondo
Mmh, un po' perplesso. Il giudizio impulsivo è che questo albo è bello quando non ci sono dialoghi: si parla troppo, si dicono cose che dovrebbero essere affidate ai disegni, si incatena troppo Roi nella griglia fumettistica. Le pagine dove è libero di fare quello che vuole sono fantastiche e ricalcano il cinema espressionista e le sue atmosfere sia nei paesaggi che nei personaggi. Le tavole finali sono anch'esse meritevoli, a mio avviso. In generale ci sono alti e bassi, con una Barbato che non sembra molto a suo agio e forse non ha ben chiaro cosa fare con l'immenso materiale messole a disposizione da Roi.
Il protagonista è un altro punto un dolente perché mi è apparso un po' troppo frivolo e con la testa sulle nuvole. E facciamolo inquietante anche lui! E facciamolo parlare di meno e muoversi di più! Dai, dai che ce la faremo a fare un fumetto non convenzionale! Perché questo ha ben poco per essere bollato come "evento".

Comunque promosso e interessante ;)

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Di solito ho da far cose più serie, costruir su macerie o mantenermi vivo.


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 Oggetto del messaggio: Re: UT la miniserie evento del 2016
MessaggioInviato: dom apr 03, 2016 5:54 pm 
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Iscritto il: mer apr 17, 2013 11:22 am
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Località: Corbetta
Io l'ho comprata e come ogni miniserie mi riservo di leggerla una volta che ho tutti gli albi... ma quello che state scrivendo mi fa preoccupare... sono consapevole però che poi conoscendomi andrei avanti a prendere il secondo per vedere come va a progredire, poi il tre vien da se, il quattro beh ormai sono a metà, andiamo un pò oltre, il quinto ci sta non si può non prendere, il sesto è il capitolo conclusivo come posso dire di no? E così li avrei presi tutti... boh spero bene per ora nessuna miniserie mi ha deluso quindi fiducia a Roi e Barbato!!

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Il mio testamento dovrà contenere non ciò che voglio lasciare quando morirò ma ciò che voglio trovare quando tornerò.

Bergonzoni Alessandro


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 Oggetto del messaggio: Re: UT la miniserie evento del 2016
MessaggioInviato: lun apr 04, 2016 2:35 pm 
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Messaggi: 3868
Io mollo


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 Oggetto del messaggio: Re: UT la miniserie evento del 2016
MessaggioInviato: lun apr 04, 2016 5:17 pm 
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Iscritto il: dom ott 29, 2006 4:00 am
Messaggi: 829
Su UT non c'è moltissimo da dire. :|

seguono possibili
S
P
O
I
L
E
R

Sostanzialmente, non c'è alcuna trama.
Ci sono solo dei personaggi sfocati che entrano ed escono continuamente di scena e ogni tanto "fanno cose", senza criteri precisi.

Naturalmente il non focalizzarsi su una trama concreta e puntare tutto su atmosfere e sensazioni è una scelta autoriale precisa.
Però ha ragione chi sostiene che questo modo di fare fumetto è già stato fatto (e molto meglio!) in passato su certe storie di Dylan Dog, o su Historietas, o addirittura su Metal Hurlant. E io aggiungo che Roi non regge il confronto con autori tipo Dionnet e Druillet (per non parlare di Moebius!), né come stile né come capacità "evocativa".

Il problema di Roi (e in parte di Barbato) è che punta a rompere le regole narrative senza però conoscerle a fondo.

Per infrangere BENE le regole devi conoscerle a menadito.
Dylan Dog non è piovuto dal nulla. Sclavi prima di scriverlo si è fatto le ossa per decenni scrivendo sceneggiature "regolari" e supervisionando centinaia di sceneggiature altrui.
Moebius prima di creare L'Incal e Arzach ha sgobbato anni e anni su storie dalla narrazione classica e regolare con personaggi tipo Blueberry.

Insomma, c'è una bella differenza tra chi viola le regole perchè le conosce a puntino e chi lo fa semplicemente seguendo l'istinto.

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Ti mostrerò la paura in una manciata di pixel...


Ultima modifica di Cyber Dylan il mer apr 06, 2016 11:16 am, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: UT la miniserie evento del 2016
MessaggioInviato: lun apr 04, 2016 8:55 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
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Cyber Dylan ha scritto:
Sostanzialmente, non c'è alcuna trama...
Naturalmente il non focalizzarsi su una trama concreta e puntare tutto su atmosfere e sensazioni è una scelta autoriale precisa.
Però ha ragione chi sostiene che questo modo di fare fumetto è già stato fatto (e molto meglio!)

Il problema di Roi (e in parte di Barbato) è che punta a rompere le regole narrative senza però conoscerle a fondo.
Per infrangere BENE le regole devi conoscerle a menadito.


Sinceramente non credo sia questo il problema.
La Barbato penso sia pienamente consapevole, per raggio di competenze/bagaglio formativo-ispirativo, dei molti meccanismi narrativi a disposizione e di come farli saltare, nel caso, trama inclusa. Roi si è affidato a lei anche per questo. Non è la conoscenza di questi meccanismi il problema. E' la loro applicazione. Tralasciando il fatto di essere originali nell'applicazione :dito: .

E qui mi sembra che sia tutto applicato in modo scalcinato, non per mancanza di nozioni/basi, né per presunzione di pionerismo. Il risultato ambisce ad un allargamento del fumetto bonelliano verso nuove soluzione narrative meno ordinarie, ma alla fine non si libera fino in fondo dei meccanismi interni ad un bonellide qualsiasi... e non soltanto per il soggetto (mistero da risolvere, missione in corso, rivelazioni a venire) ma soprattutto per la scansione degli eventi e la composizione delle tavole.
La strampalataggine risultante più che da "pretese artistiche" sembra derivare da svariati scompensi fondo, abbastanza evidenti a tutti, anche perché non ci si è voluti scostare pienamente dall'impostazione bonelliana di una storia, per quanto mini- :roll:

SEMPRE LA' STAMO...SU ALOHA

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 Oggetto del messaggio: Re: UT la miniserie evento del 2016
MessaggioInviato: mer apr 06, 2016 11:16 am 
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Iscritto il: dom ott 29, 2006 4:00 am
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La Barbato è certamente competentissima, però come sceneggiatrice si affida pressochè sempre alla classica gabbia bonelliana. Al limite con qualche piccola variazione occasionale.
Lo si è visto sia su Dylan, sia su Le storie, sia su Davvero (io ho letto solo il n.1 della miniserie Star, ma credo che anche i numeri successivi fossero in linea :3 ).

Ora, la gabbia bonelliana è un'impalcatura solidissima se si vuole costruire una storia "classica", dall'andamento narrativo più o meno tradizionale.
Funziona invece molto meno quando si vorrebbe andare a briglia sciolta, puntando più sulle "emozioni pure" che non su una trama ben articolata.

Citando ancora Metal Hurlant, sceneggiare Lone Sloane in stile bonelliano significherebbe ammazzarlo nella culla! :?

Credo che UT avrebbe funzionato meglio se sceneggiato da Recchioni o Cajelli, capacissimi a seconda della bisogna di rinunciare all'impalcatura bonelliana in favore di schemi più sciolti.
Io non apprezzo molto il Recchioni supervisore-di-Dylan, ma come sceneggiatore sa il fatto suo. E anche di più!

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 Oggetto del messaggio: Re: UT la miniserie evento del 2016
MessaggioInviato: mer apr 06, 2016 12:00 pm 
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Iscritto il: lun mar 01, 2010 4:23 pm
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Però a naso direi che lo storytelling di UT è soprattutto opera di Roi.
Butto l'idea che mi sono fatto: Roi ha disegnato in libertà una serie di tavole, abozzando una storia e dei dialoghi. La Barbato può averci messo delle idee iniziali, ma poi è intervenuta solo in un secondo momento, provando a dare una struttura alla storia e una sistemata ai dialoghi (neanche troppo, mi pare palese che molti non sono stati scritti da uno sceneggiatore professionista come è lei), al massimo aggiungendo qualche sequenza di raccordo.
Metodo per altro collaudatissimo nei comics americani, almeno negli anni 60 e 70.


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 Oggetto del messaggio: Re: UT la miniserie evento del 2016
MessaggioInviato: mer apr 06, 2016 12:28 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
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Località: Inverary 2.0
Cyber Dylan ha scritto:
Ora, la gabbia bonelliana è un'impalcatura solidissima se si vuole costruire una storia "classica", dall'andamento narrativo più o meno tradizionale.
Funziona invece molto meno quando si vorrebbe andare a briglia sciolta, puntando più sulle "emozioni pure" che non su una trama ben articolata.


Era proprio quello che volevo dire nel mio post precedente :wink:
Non è il tipo di storia adatto ad un canone bonelliano. Oltre alle falle implicite così emerge ancor di più uno scompenso di fondo proprio nell'impostazione delle tavole e nell'andamento della narrazione.

tommaso ha scritto:
Però a naso direi che lo storytelling di UT è soprattutto opera di Roi.
Butto l'idea che mi sono fatto: Roi ha disegnato in libertà una serie di tavole, abozzando una storia e dei dialoghi. La Barbato può averci messo delle idee iniziali, ma poi è intervenuta solo in un secondo momento, provando a dare una struttura alla storia e una sistemata ai dialoghi.


Quando la Barbato sia intervenuta è relativo rispetto all'esito finale.
Leggendo l'editoriale bifronte ed il tamburino dove a Roi sono sono stati attribuiti soltanto i disegni, secondo me s'intuisce come Paola abbia collaborato sulla base di un'idea che covava da tempo in Corrado, affiancando quell'idea dopo una bozza iniziale, basata su un canovaccio di trama, personaggi, ambientazione e poco più. Credo che i dialoghi iniziali fossero parte di quella bozza, e che poi lei abbia dovuto rivederli in toto, pur lasciando il registro intatto, affiancandoli ad una struttura bonelliana della narrazione.
Coi risultati di cui parlavamo sopra :cry: .

Nel frattempo qualche anticipazione su nuove uscite e titoli:
Immagine

https://issuu.com/previewbb/docs/preview_6


LE VIE DI ALOHA SONO INFINITE

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 Oggetto del messaggio: Re: UT la miniserie evento del 2016
MessaggioInviato: mer apr 06, 2016 7:26 pm 
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Iscritto il: sab lug 03, 2004 10:42 pm
Messaggi: 11090
Ma Sclavi non puntava sulle emozioni pure?

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Temo di essere frainteso. Forse ho raggiunto il mio obiettivo.
http://luogosegreto.myblog.it/


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 Oggetto del messaggio: Re: UT la miniserie evento del 2016
MessaggioInviato: gio apr 07, 2016 9:37 am 
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Iscritto il: lun dic 21, 2015 5:31 pm
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Letto.
Non so bene da dove iniziare a parlarne perché se la storia è confusa, di certo i commenti alla storia non possono essere linea retta da punto A a punto B.
Carino l'aneddoto del Roi sedicenne ispirato che disegna roba a caso, suggestionato qua e là, mentre lavora coi genitori. Mi piace.
Mi piace molto meno quando uno sceneggiatore viene usato come strumento da un disegnatore carente di talento in scrittura. Esistono artisti completi, ed esistono artisti specifici, nel disegno e nella sceneggiatura. Invadere un campo altrui con un soggetto, rimaneggiato poi da altri che lo fanno per mestiere, raramente crea qualcosa che sia fedele alla visione originale. Ut stesso non è puro come vorrebbero le visioni di Roi, a mio avviso, e non ha nulla di Barbatiano, ammesso che la Barbato abbia ancora un fil rouge che collega la sua produzione recente (discorso fatto anche nel topic dell'uomo dei tuoi sogni).

Graficamente è un fumetto eccelso, molto ispirato e sentito da Roi, e credo che il meglio debba ancora venire, ma dialoghi spesso veramente accessori e la sceneggiatura è confusa ed inconcludente.
Ci si ispira alle fiabe, rese nere dal disegnatore ed ideatore, e proprio le fiabe hanno due caratteristiche immancabili, una delle quali presente già dal primo numero. L'ingenuità.
Non quella di Ut, ma quella della vicenda, che, passando di palo in frasca, di situazione in situazione, introducendo personaggi veramente strani, al limite tra l'insensato e lo stereotipato, rende la storia estemporanea rispetto alla normale produzione bonelliana. E questo va bene.
L'altro elemento fiabesco è il messaggio, avere qualcosa da dire. Ogni elemento, ogni personaggio, ogni sequenza, tutto deve portare inevitabilmente ad un significato. Non una morale, non c'è Simeoni qui, ma un messaggio di qualunque tipo.

Il problema è che messaggio/significato e suggestione visiva nata da un sedicenne che, crescendo, ha divorato espressionismo tedesco e arte gotica, non vanno a braccetto. Roi sembra lasciarsi guidare dalle sue visioni fantastiche, la Barbato si lascia guidare da Roi, e noi siamo costretti a farci guidare dalla Barbato, dato che hanno voluto far sceneggiare a lei questo fantastico libro di illustrazioni.
Perché alla fine di questo si parla, di fantastiche illustrazioni dark, e due vie si potevano prendere.
1. O si trattava come libro di illustrazioni?
2. O si lasciava Roi anche alla sceneggiatura. Meno talento ma totale paternità e sopratutto più genuinità nel racconto.

Il secondo lo prendo, ma per me non ci si discosterà un granché dal canovaccio, perché la barbato è bonelliana dalla nascita artistica, e alla bonelli non esistono altre vie, e quando sembra che esistano è solo una maschera.

Ps. Togliete a Mari il diritto di scrivere, vi prego. In due/tre pagine ha copincollato roba da wikipedia su ogni cosa che gli veniva chiesta circa una misera copertina variant del cazzo, su. Basta farsi grossi, torna a disegnare, che lì sei uno dei miei preferiti.

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 Oggetto del messaggio: Re: UT la miniserie evento del 2016
MessaggioInviato: gio apr 07, 2016 11:18 am 
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Iscritto il: mer lug 22, 2015 9:43 am
Messaggi: 389
Io non l'ho letto ma un mio amico si e mi ha detto:
Roi doveva fare tutto da solo, è una cosa tua che ti porti dietro e su cui lavori da mille anni. La Bonelli non ti pubblicava? E che te ne frega, sei Roi, mica l'ultimo dei Simeoni*, una casa editrice la trovavi e forse veniva un pastrocchio comunque, ma un pastrocchio più sensato e completamente libero.

*non ha detto proprio Simeoni.


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 Oggetto del messaggio: Re: UT la miniserie evento del 2016
MessaggioInviato: gio apr 07, 2016 1:07 pm 
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Iscritto il: ven feb 20, 2015 5:53 pm
Messaggi: 2562
Granger ha scritto:
Io non l'ho letto ma un mio amico si e mi ha detto:
Roi doveva fare tutto da solo, è una cosa tua che ti porti dietro e su cui lavori da mille anni. La Bonelli non ti pubblicava? E che te ne frega, sei Roi, mica l'ultimo dei Simeoni*, una casa editrice la trovavi e forse veniva un pastrocchio comunque, ma un pastrocchio più sensato e completamente libero.

*non ha detto proprio Simeoni.

Ne parlavamo proprio ieri con mia moglie, doveva essere un one-shot e totalmente scritto e disegnato da Corrado Roi. :dito:
Poi o sarebbe stato ricordato come capolavoro o come flop, non ha importanza, però sarebbe stato qualcosa di unico (e allora si potevano chiamarlo anche evento).
Il pensiero di dover comprare altri cinque numeri alla cieca, per poi trovarci una storia e delle tavole deliranti (in senso positivo) ma imbastite secondo i canoni bonelliani, sinceramente non mi attira. :|
Prenderò il due, se continua a non prendermi credo lo mollerò. :roll:
E mi compro un bel volume di Hombre, perché ditemi se non ci sono tantissime analogie con l'opera di Segura e Ortiz. :wink:

https://www.google.it/search?q=hombre+s ... ZQQsAQIGw#

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Riflesso nello specchio,
vidi per la prima volta il mio vero oi.
https://www.instagram.com/dipintendo


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 Oggetto del messaggio: Re: UT la miniserie evento del 2016
MessaggioInviato: ven apr 08, 2016 11:01 pm 
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Iscritto il: mar mag 05, 2015 11:31 pm
Messaggi: 586
Insomma, ci sono la violenza e l'imbarimento come punti in comune, ma sono costanti del genere, quindi ci puoi vedere anche dei tratti in comune, che so, con Mad Max.
E poi mancano gli spazi aperti...
Io ci vedo molto di più Il gabinetto del dottor Caligari


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 Oggetto del messaggio: Re: UT la miniserie evento del 2016
MessaggioInviato: sab apr 09, 2016 1:40 pm 
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Iscritto il: lun mar 01, 2010 4:23 pm
Messaggi: 913
Infatti, Hombre è un (bellissimo) western post-nucleare, per certi versi assomiglia più a Tex che a Ut, e non solo perché gli autori poi realizzeranno alcune splendide storie del ranger


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