Cravenroad7

molto molto bello,la copertina al buio è spettacolare,poi la Barbato l'ho trovata molto in forma con questa nuova storia psicologica. Il cattivone non mi piace come è disegnato,l'avrei fatto più spettrale

A me non sono piaciuti neanche i disegni.

L'uomo dei tuoi sogni - SPOILER -
Era tanto che con Dylan non mi emozionavo così. La Barbato è infatti una delle scrittrici che più si presta a farmi provare emozioni forti (non sempre, ma quando lo fa, queste sono intense).

In questa storia dà corpo e volto alla Coscienza, l’inscindibile stato dell’essere umano che ci caratterizza, che ci rende noi (nel bene e nel male), e lo fa rendendola una figura minacciosa se non addestrata. I più deboli soccomberanno se non verranno a patti con lei (a caro prezzo), poiché non accettando di pagare tutte le azioni malvagie che abbiamo compiuto (non ne prendiamo coscienza e non ne affrontiamo le conseguenze), perdiamo un po' della nostra innocenza e quindi sacrifichiamo un pezzo di ciò che c'è di buono in noi.

Quest’incombenza di una figura astratta ma pericolosa, che si fa spazio negli incubi di alcuni individui che apparentemente non hanno niente in comune; Dylan messo alle strette, in difficoltà poiché non sa come aiutare la ragazza con la quale è legato sentimentalmente (la parte in cui se ne va in giro con lei sulle spalle è una chicca!); un paio di new entry (una nuova nemesi?, la psichiatra cinica che palesemente è venuta a patti con il Nostro), sono tutti fattori che mi hanno colpito positivamente.
Inoltre i disegni di Martinello sono fantastici, pieni di dettagli e di sfumature e ben si adattano al mood del racconto.

In effetti anche in Incubus c'era il sacrificio da rimozione memoria (d'amore/dolore, da parte di Dylan in quel caso)...però credo ci fosse un'altra storia con questo tipo di refrain tematico. Solo che non ricordo quale fosse. Che sia passato l'Esattore pure da me, per uno shock o un bel ricordo da incassare?

Tornando al finale e quanto dici, di normale nelle ultime due pagine non c'è proprio nulla, tranne la consueta presa per i fondelli delle premesse/costrutti narrativi sviluppati nelle 92 pagine precedenti, fino all'incongruenza più irritante
Dopo tanto caring smoinato, e dopo aver sciaguratamente fatto scattare in questi poveracci il rigurgito di afflizione con l'immagine a rete unificate dell'Esattore... in pratica Dylan liquida i degenti ammorbati con un e(si)mpatico emmossocacchivostri. Dopo una lectio sommaria del medesimo New Boy ad una quindicina di casi clinici sbucati dal nulla - ma qui forse la colpa è più di Martinello che ha ingigantito la cricca dei presenti senza indicazioni della Barbato, altrimenti non si spiegherebbe chi glieli abbia mandati in consulenza tutti stì tizi aggiuntivi - ognuno reagirà come può alla presa d'atto del proprio problema-incubo, ettantisaluti .

E se questo non bastasse arriva il colpo di genio conclusivo con Dylan che affigge in pubblico nuovamente il manifesto con l'immagine dell'Esattore, come un bimbominkakkiato qualsiasi, pur BEN SAPENDO che rimettendo quell'immagine in circolazione può causare il riaffiorare di traumi a catena (+ efferatezze conseguenti), e che SE proprio voleva interagire con persone affette dell'ombralunga dell'Esattore (magari per scontrarsi di nuovo con lui o sfidarlo a cancello-io-cancelli-tu ) bastava rivolgersi ad uno dei tormentati di soltanto una pagina prima, che lui stesso ha abbandonato al loro scomodo destino.

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Comunque ha venduto un botto, nella mia edicola di solito rimangono 4/5 copie fino alla fine del mese, stavolta sono già state vendute tutte!

Sono rimasti folgorati dalla copertina.

Tutto merito della scritta "Brilla nel buio".

Siamo contenti per il tuo edicolante. Ma questo non vuol dir nulla a livello di qualità della storia, né di passaparola tra lettori, che ormai è un concetto (tras)andato. E' noto a tutti come Blacky abbia venduto quanto L'assassino della porta accanto...

Tornando in merito ai demeriti della storia:



A riguardo degli ultimi 3' sotto spoiler del buon RKC .

La Barbato non è nuova nell'incasinare i poteri di un'entità sovrannaturale fino alla stortura indotta, dopo aver specificato in modo sin troppo puntuale il suo raggio d'azione, le sue caratteristiche, gli ambiti d'influenza, etc, come per il profilo di un personaggio di un gioco di ruolo e relative infra-regole. Un esempio recente è nell'entità degli Abbandonati dove si sbrodola in una serie di parametri troppo dettagliati, o in Pete Brennan dove questo eccesso porterà all'autocontraddizione congestionante e al refuso aggravato .
Io rimango dell'idea che si dovrebbe rimanere più sul vago, ma tant'è...

In questo albo l'economia delle transizioni con l'Esattore (e soprattutto le loro tempistiche) può esser giustificata dalla dimensione para-onirica del tutto, ma faccio una grande fatica a porvi rattoppo, pur con tutto l'alibi-smo dell'esegesi più garantista reperibile in buona fede .

Tanto per cominciare le casistiche degli afflitti partono su due assi chiave differenti, e la cosa traspare male dalla costruzione della storia: Sandy e Michael Vain (quello dell'autostrada) partono da un processo tutto loro, innescato PRIMA che la storia cominci. In loro lo spettro dell'Esattore torna negli incubi senza un caso/motivo scatenante (che ci venga mostrato) come invece accadrà per l'identikit spacciato in tv che poi farà esplodere la folle epidemia negli altri tizi più ricattabili e suggestionabili.
Ad un certo punto della vita di Sandy e Michael, duecometanti presi dal mucchio dei suoi clienti, senza un motivo preciso, l'Esattore torna minaccioso ad incassare un buon ricordo o a restituire il gravoso maltolto. E loro ne rifuggono, sudando freddo nel poco sonno, e intestardendosi nel non voler ricordare per mantenersi mentalmente sani. Abbiamo visto come va a finire per entrambi, anche se solo Sandy mantiene la lucidità per fare una (cinica) rinuncia, mentre Michael dà semplicemente di matto e smitraglia a casaccio la gente sulla tangenziale per carenza di caffeina. Diversi livelli di resistenza e consapevolezza, si potrebbe dire; in realtà la differenza più banalmente la fanno i farmaci e Dylan tra i piedi, del letto.
Perché l'Esattore scelga proprio quel momento non ci è dato sapere. Si poteva giocare su un effetto scadenza, su un rigurgito di coscienza, su una maturazione per tappe...ma niente .

Poi ci viene fatto capire che comunque i soggetti in questione in un dato momento abbiano GIA' RIFIUTATO di ripagare l'oggetto d'orrore rimosso con uno di piacere coccoloso .
Questo rifiuto è avvenuto direttamente live su due piedi nel momento in cui l'Esattore ha cancellato il fattaccio in prima istanza dalla loro memoria? Forse, ma potrebbe essere che la moneta di scambio sia stata chiesta soltanto in un secondo momento per favorire sadicamente l'illusione di liberazione nei futuri ricattati, o perché come ogni libero imprenditore ogni tanto doveva andare pure lui a svagarsi dal lavoro alle Maldive .

La cosa che fa vacillare ancor di più questa traballaggine precaria è che per qualche imprecisato motivo l'Esattore cancelli anche la memoria della mancata transazione, dell'atto di rifiuto verso il saldo dei conti pattuito, perché non credo sia andato soltanto una volta a batter cassa da tipi come Sandy o Michael, minacciando la soluzione estrema di far tintinnare la chiave nelle loro zucche se non mollano un dolcetto memoriale. E dopo ogni rifiuto al posto di rovistare nella rogna del loro senso di colpa, gli permette di resettare tutto e vagheggiarsi in sogni enigmatici, senza alitare sul collo con un richiamo netto al debito da assolvere amaramente secondo il deal.
Come strozzino emozionale, diciamo che farebbe meglio a tornare ai gettoni della lavanderia da spacciare sottocosto

ALOHA WASHING (SOUL) MACHINE

finito di leggere...e non al buio, ho votato uno stiracchiato 7--...che ovviamente, per mancanza di voto specifico, diventerà un 7/8 sul tabellone in alto
cmq, storia che per le prime 40/50 tavole circa mi prende abbastanza bene, facendomi addirittura riaffiorare ricordi atavici di un lontanissimo quando la città dorme (che al contrario di altri nel forum, io all'epoca apprezzai ) e vetusti manaceraci (snif )
poi si prosegue con l'esperimento di sogno condiviso, dove altri ricordi mi fecero trasmutare la simpatica e arcigna vecchina psicologa, in un ben migliore (e assai rimpianto!) lord j.wells (torna!!)dello speciale Sogni...insomma, paro paro. quindi mi son chiesto, ma non poteva starci il nostro caro pari d'inghilterra al posto della vecchiaccia?!?
Arrivo quindi al mondo onirico di Dylan ed il confronto con il nostro lavandaro delle menti...e li penso a due vecchie storie...: Incubus e (la mia amatissima) Il Confine...quindi un po mi galvanizzo e un po mi sento perculato..ma tant'è..la nostalgia è una brutta bestia...e la nostalgia comparativa, ancor peggio...proseguo quindi manina per manina nell'incubo col nostro sperso indagatore del medesimo...tra visioni passate(?!?) e visioni future (?!?) con accenni a una possibile continuity ( che apprezzai) fino ad arrivare al cliffhanger finale (che invece non apprezzai piu di tanto...qualcosa non torna....snort )
nel complesso, un albo che non mi è dispiaciuto piu di tanto, ma si poteva fare e gestire meglio in alcune sequenze cardine...insomma, paoletta nostra qui si è di certo impegnata piu della sua ultima prova dylaniata, ma qualche sbavaturina gli è scappata...e la ciambella esce bene ma con un buco appena accennato...ecco...
Sono d'accordo poi con l'amico RKC e la sua videorecensione in merito ai disegni di martinello, che da solo contribuisce alla gran buona parte della riuscita della storia...svolge il lavoro alla grande e con vera padronanza, salvando la partita/storia in corner...
e non deve essere stato affatto facile tradurre in disegni efficaci la sceneggiatura della nostra paola (cestaro brothers docent su ...e cenere tornerai.)
devo dire di aver apprezzato (e ora qualcuno mi accuserà di eresia ) il tratto di Martinello più su questo numero, con questo suo tratto in bianco e nero sporco ma elegante, che a tratti mi ha ricordato l'immenso Solano Lopez(mi grande amor )
che la sua prova a colori nella storia del Pianeta dei morti.

p.s. note a margine e dolori...
Finalmente il telefono magico telefona...non è cosa da poco per un telefono...

Rania e Carpenter!! vi prego...chiamate l'edicolante o il proprietario del negozio di dischi che ha smarrito questi due cartonati altezza uomo, e ditegli di riprenderseli o magari bruciarli!! a cosa servono signore gesù...spiegamelo tu. aggia fatto pure la rima!
maledetta sia la Pensione forzata, e tutte le Fornero annesse, del nostro amato vecchietto ispettore ( che come noi, anche lui pare non abbia accettato di buon grado questa sua nuova condizione...e difatti nella suddetta storia non fa che rimarcarlo!)

Groucho a pilloline...snort snort snort! ma almeno non tuba con (l'odiosa) Irma! dio ti ringrazio

Sulla copertina già mi sono espresso, quindi passo... e chiudo!
alla prossima!
Dai su...stavolta, tra botti di nostalgia di storie antiche e fulmini di nostagiche copertine fluo-gadget, m'avete scucito
un bel 7--...oltre che 3.20 euro...ma non mi lamento più di tanto...poteva andare peggio.

Direi che questo dyd fa discutere!!!

Anche questa è una cosa tipica della Barbato

L'ho sempre detto io che basta poco per fare una bell'albo.

E mai l'avrei detto ma... Per me è si.
Nonostante una barbato che non abbia più nulla da dire, non abbia più temi portanti ma passi di palo in frasca senza nulla voler lasciare tranne 98 pagine che si tradurranno in bei soldi grazie ad un, probabilmente, alto pagerate.
Nonostante un ottimo martinello che, però, non è di certo al livello dei più grandi del parco artisti della testata.
Prendi Nightmare, prendi la bufala tutta americana dell'uomo ricorrente dei sogni, prendi parte della "visionarietà" di Carpenter, mescola tutto con un Dylan che non mostra culi, che non fa esplodere il proprio galeone con noncuranza, che non usa Irma, che non ammette di stare con un solo per divertirsi, ma sopratutto non bigotto. Ecco. Aggiungi il ritorno dello splatter e qualche tetta qua e là.
Adesso hai un dylan pienamente sufficiente, e non un sufficiente basato solo su fase due, o solo su ciò che ho letto nelle ultime 12 ore compresa la lista della spesa ed il libretto delle istruzioni del forno a microonde ed il sudoku. Davvero sufficiente.

Poi magari ne parlerò più attentamente, devo rileggerlo, ma di sicuro, per me, è il miglior episodio della fase 2 ed entra in piena lotta con i raminghi come migliore roba uscita da quando c'è recchioni al potere.
Nulla di stratosferico, solo un buon fumetto di dylan dog, che in una top 100 non sfigurerebbe ed un posticino lo troverebbe sicuro.
Ovviamente 6,5/7-.

In effetti è la migliore storia della Barbato (sulla regolare) dai tempi di La Seconda Occasione, anche se magari qualcuno può preferirle Il Crollo. Non che ci volesse molto, eh...
...però se avessero prestato un po' più di attenzione ai particolari e la loro "sensatezza" d'ensemble, di sicuro anche io, come altri, mi sarei sbilanciato sul sette senza riserve.

CHII E' LA RISERVA DI CR7 NEL REALOHA MADRID?

Votato un "Buono" traducibile in 7.
E' vero, risulta abbastanza incoerente.
E' vero, i comprimari sono "cartonati" di carta velina.
E' vero, ci troviamo di fronte a roba vista e rivista in tutti i luoghi e in tutti i laghi (compreso le pagine di DyD).
E' vero, la copertina luminescente è la più grande minchiata dal 1986 ad oggi che potessero fare in DyD.
E' vero, la tipa poteva essere benissimo sostituita da un più valido Lord Wells.
E' vero tutto ciò e anche ben altro.
Ma la storia mi ha preso (e innanzi tutto questo per me deve fare un fumetto), i disegni li ho trovati eccezionali, nonché parte integrante della riuscita dell'albo, e splatter e tette in pieno DyD '80/'90. Non so, effettivamente, cosa cercasse di dire la Paola nostra: cioè se fosse storia "riempitivo" o storia "mega-super-stra-eccezionale". per quanto mi riguarda siamo dalle parti della prima opzione. Un buon riempitivo (come in passato lo erano i thriller Chiaverottiani) che mi ha fatto passare una serata in "allegria" (da lettore, si intende). Quindi ribadisco la riuscita dell'operazione (salvo sempre la minchiata di cui sopra della copertina).


PS In ritardo di mesi e mesi di letture (grazie al concorsone renziano) in questi ultimi due giorni ho deciso di recuperare un po' anche per staccare da libroni di cui non ricordo nulla. E mi sono proprio imbattuto in altre due (per me) splendide storie: "la tratta delle schiave" di Dragonero (anche là, splatter, tette ma contornato però da azione e leggerezza) e "I sogni dei morti" de Le Storie (sempre Barbatiana e che mi ha colpito in modo particolare).
Ora... non so se tale entusiasmo di codesti tre albi è figlio del fatto che sto studiando 850 pagine di leggi, regolamenti e scienze dell'educazione, ma spero di avere altri periodi così fruttuosi

PPS E per volermi bene, mi son regalato (e iniziato a leggere) Roy Mann di Sclavi&Micheluzzi. Tiè...