Sono di quelli poco entusiasti.
Per me la storia merita un 6, al limite 6 e mezzo, ma non di più.
seguono possibili
S
P
O
I
L
E
R
Premetto che i disegni di Martinello mi sono garbati poco.
Il suo stile mi ricorda troppo quello di Celoni (che a me NON piace!
). Fitto di tratteggi e inutili dettagli che alla lunga rendono la storia asfittica e pesante, avvolgendola in una cappa di triste sedazione. I suoi personaggi, poi, hanno TUTTI facce da caricatura o lo sguardo allucinato di chi è appena evaso dal manicomio!
La storia, invece, sembra il tipico compito del primo della classe che si limita a fare il suo dovere, senza spremersi troppo. La sufficienza è assicurata, ma il meglio della produzione è ben altro.
Rimpiango la Barbato autrice di thriller.
Dal punto di vista della verosimiglianza avevano forse più falle di questa storia, ma l'ispirazione era talmente potente e le idee tanto originali che a leggerle non ci facevi caso. Qui ci fai caso eccome!
Sostanzialmente questa storia verrà ricordata soprattutto come il secondo tentativo barbatiano di creare un nuovo nemico ricorrente (il primo tentativo erano "
Scema & + Scemo", alias Nora & Gus). C'è riuscita abbastanza, anche perchè qui ha lasciato perdere i tentativi di fare dell'umorismo.
Ma di memorabile c'è poco, sia nella trama in sé (una rimasticatura di vecchi elementi), sia nei personaggi che nella caratterizzazione di Dylan.
L'intrattenimento comunque non manca. Per chi si accontenta...