Cravenroad7

No no,lui e´ bravo (il Tanzillo ) e gli auguro una lunga carriera dylaniata..Ma i miei top sono e resteranno sempre altri disegnatori ...
E´ giusto che i nuovi si facciano notare con la loro bravura fin dal loro esordio,dopotutto sono loro che manderanno avanti la baracca quando i pionieri non saranno piu´ in forze...E pure nelle copertine si nota questo rinnovamento con la divinita´ Stano messa in discussione e spinta fin quasi nella penombra dalla nuova leva Cavenago...

Bah petaloso lo uso ormai pure per definire quello che devo mangiare e quello che non devo mangiare ma,tornando seri e in topic,Tanzillo ha CENTRATO IL SUO OBIETTIVO....

direi che dello straparlato rilancio finora proprio i disegnatori e l'impianto grafico tutto sono il punto di forza.

quoto, finora il livello si è alzato solamente sul lato grafico, le storie non è che siano migliorate granchè, anzi...

Che dire se non che non è un albo all'altezza del suo autore.
L'unico aspetto positivo della vicenda Per il resto deleteria routine.

Intanto la SBE ha ceduto i diritti per l'accoppiata Dylan Bova e Rania in task mission verso il Medio Oriente , mentre Carpenter rosica per non rientrare nei piani Mediaset. Il bacio lo danno a 2,3 al secondo episodio
Si teme per compensazione qualche nuovo episodio della regular ambientato nei bassifondi pakistani dell'East End e Dylan in incognito con barba, occhiali da sole, e giacchetta di pelle... anche perché Rania lo preferisce con questo look.

Uova sane e colombe di pace a tutti, pregando per la non-resurrezione del politichesco bacchettone di pseudoattualità nella mente terroristata del Sime.

ALOHA SE NON CREDO A BABBO NATALE
ALMENO IN ZIO PASQUALE...

Con "Miseria e crudeltà" si torna ai titoli che scimmiottano i capolavori del passato.
Copertina carina, tavole di Tanzillo abbastanza espressive (ricordano un po' quelle del compianto Coppola).
La storia delude. Gigi Simeoni dai tempo de "Gli occhi e il buio" lo considero uno dei migliori autori della nostra generazione. Qui però cade nel peggior buonismo post-sclaviano. Ci sono i borghesi che vanno in chiesa e disprezzano i barboni, i baristi razzisti, eccetera.
A Dylan barbone ne capitano di tutti i colori, dai cocainomani, alle sgallettate, fino, per dare un colpo al cerchio ed uno alla botte, a risse con barboni iracondi. E poi basta con le banalità razziste su Rania: il razzismo c'è, ma sbatterlo così in una storia ogni 20 pagine irrita.
C'è un ottimo Groucho e una storia banale.

SPOILER

Si capisce subito chi sono gli assassini, solo che non si capisce come facciano i barboni vittime a non riconoscerli, dato che si rivolgono a loro in pieno giorno. Forse la peggior storia di Simeoni che abbia mai letto.

Simeoni è un autore che mi evoca emozioni contrastanti, e così questa storia. Due dei difetti che funestano questa testata, vale a dire i rapporti fra i personaggi - troppo spesso pervertiti per oscure trame di lungo corso o per semplice incapacità - e i "tempi" delle storie - altrettanto spesso "dilatati" quando non sarebbe necessario e poi "schiacciati" alla fine, quando bisognerebbe tirare i fili della vicenda - per il Sime non valgono, o valgono in misura minore rispetto ad autori più incensati quali il celebratissimo Accatino. In questa storia dal titolo più che ridicolo troviamo un'ottima dinamica Dylan-Groucho, con personaggi vivissimi (pure troppo), degli omicidi efferati messi in scena con gusto e un ottimo ritmo della narrazione. Peccato per gli assassini affascinanti quanto un porro sul naso e sgamabili alla loro prima comparsa, la ridicolaggine della psicopatia genetica (da qui a Hitler è un attimo, caro Sime) e una serie di battute alla Azione Cattolica (memorabile per più di un motivo la tremenda scazzottata manga con i cocainomani). Ma la cosa che mi sconcerta di più, è che per come è strutturata la storia Simeoni pare davvero convinto che la liason fra Dylan e Rania interessi a qualcuno. Il finale della vicenda si tinge di rosa come in un mediocre episodio di Anche i ricchi piangono, e la moralina sulle minoranze è oggettivamente roba da teenagers. Peccato, peccato. Simeoni è un ottimo sceneggiatore, ma forse dovrebbe mettersi al lavoro su un soggetto non suo, magari addirittura interessante.
Ah, imperdonabile non citare Benni a pagina 65. Imperdonabile.
I disegni di Tanzillo sono straordinariamente espressivi, mi piacerebbe ritrovarlo in futuro su una storia un po' meno banale.
Votato 5, perché si poteva fare di peggio.

Io li avrei ammazzati tutti prima che la storia cominciasse a venir concepita

ALOHA DAL MONDO DELLE IDEE

Non avevo mai dato un'insufficienza prima.

È il Dylan Dog che ho fatto più fatica a leggere. Di sempre.
Di certo il peggiore dall'arrivo di Recchioni.
Lento, inconsistente, poco interessante, semplicemente.

Se non fosse per dei buoni disegni - ma senza guizzi - la battutina "sei fuori dal settembre/ottobre dell'86" e quelle belle ditina mozzate.. considererei anche un voto più basso di 4.

Nemmeno l'insapore Il sapore dell'acqua aveva incontrato così tanto il mio sfavore.
Menomale che altri numeri così non ce ne sono stati.
Devo ancora leggere Il passo dell'angelo. Immagino sia difficile che eguagli questo - anzi, leggo dai vostri commenti che pone spunti interessanti. Vedremo.

miseria e crudeltà
un altro gialletto spiegazionista di simeoni come "il sapore dell'acqua" in cui l'odioso carpenter viene subito messo fuori gioco con una scusa e rania può socializzare con dylan... anche in questo caso la cosa migliore della storia, a mio avviso, è proprio rania che qui vediamo per la prima volta senza veli, anche se il velo pare più che altro un vezzo visto che porta pantaloni attillati... il rapporto con dylan è all'insegna di un rassicurante manierismo, qualche accenno di politicamente corretto (ma è politicamente corretta in quanto tale), con solite battutine sul rispetto di ruoli e gerarchie e provocazioni reciproche come a pagina 76 con un altro nudo di dylan dog in pochi mesi
non siamo ai livelli di di gregorio o di marzano (che aveva cancellato groucho), ma il luogocomunismo inizia a farsi pressante: abbiamo anche il napalm crozziano preso di mira per un blog razzista casualmente scoperto da groucho... la struttura traballa con trucchi illusionistici da poracci e una coppia di assassini improbabili: sono madre e figlio, sembrano gemelli
si salva poco di questo "totò killer" ovvero "totò, peppino e l'arancia meccanica", l'annegamento con vino e imbuto, le falangi volanti nell'ultimo tentativo
prosegue l'infornata di nuovi disegnatori sulla serie regolare, ho apprezzato i disegni di tanzillo, mi ha ricordato il primo celoni
copertina non male, anche se vista e rivista decine di volte

voto 5

Recuperato oggi questo bel numero di Nick Raider. La sceneggiatura sarebbe pure ben scritta, ma il soggetto è banale e mancano totalmente sia il soprannaturale che l'horror e soprattutto manca una seconda pista che sposti l'attenzione del lettore dai colpevoli. Manca una red herring che in un giallo è fondamentale onde evitare che la noia prenda il sopravvento già a metà albo. Disegni carini con qualche errore di composizione della vignetta e una bella Rania.