Cravenroad7

Fatti un giro su FB.
Nessuno dice "ah Bottero, quello che ha fatto sta minchiata" o "ah Bottero, quello che ha combinato quell'altra cazzata".
Solo ed esclusivamente "Ah Bottero, quello che parla male di Recchioni."
E spesso e volentieri è proprio Rrobe che va a sottolineare certe uscite che, se veramente fossero dette da un cretino o fossero totalmente inesatte, non scatenerebbero tutto 'sto putiferio.

Era seria nel suo dileggio
E non era neanche una domanda.
Nel senso che posso anche conoscere un pajo di cosette che ho letto tempo fa dei Sig. Bottero, e scappellarmi di tanto davanti al suo multicentrico curriculum...ma questo non vuol dire fare di lui [cit. Dear] un tecnico "commercialista" del fumetto in fatto di esposizione vendite, per quanto da tempo immane vicino agli addetti del mestiere ed esperto della materia per forza(-tura) di cose.
Quindi se spara cotanti dati in serie, pur avendone cognizione di causa ed un retroterra concreto alle spalle, rimangono pur numeri messi lì senza garanzie di fonte accertata e soggetti a qualsivoglia interpretazione - comprese le proprie. Il tutto in mancanza di qualcuno che possa smentire quei dati, o al contrario, confermali sulla base di statistiche "da commercialisti" più fiscalmente tecniche e meno relegate al semplice passaparola d'ufficio o da bar dello sport .

Per questo non c'è da stupirsi se poi qualcuno - cogliendo la pallonata (all'inguine? ) al balzo - gli ritorca contro questo genere di affermazioni, per sbugiardarlo inviperitonito da solito capobanda del web, sulla base dell' occultamento sapiente dei propri dati.

ALOHA N° 3679*

Nessuno ha mai saputo perche' Bottero ha buttato Rrobe fuori da una finestra dal quarto piano, tranne Bottero e Rrobe...quando voi maschiacci vi riunite siete peggio di un circolo di cucito...

Pare ci sia di mezzo un certo massaggio ai piedi di Simeoni...

...ma tanto per sapere, al passaggio di consegne tra Gualdoni e Recchioni, Dylan stava a?

Molto più di ora, ma era già in grave perdita. Ricorda sempre che Dylan viene da un periodo, neanche troppo lontano nel tempo, in cui vendeva più di mezzo milione di copie.

Sì, su questo non c'è dubbio; però molto ingenuamente mi chiedo se l'obiettivo che la SBE aveva all'epoca fosse il risultato di oggi.

Ma quello (ahinoi) era un altro mondo. Un confronto più significativo andrebbe fatto con gli ultimi anni della gestione Marcheselli, passando per la Gualdoni e tenendo conto anche delle pubblicazioni extra mensili.
Comunque se la Bonelli continua a pubblicare anche serie con molti meno lettori di Dylan non mi preoccuperei poi troppo del futuro di questa testata (magari del futuro della Bonelli in generale e del fumetto italiano sì, visto che si potrebbe arrivare al momento in cui le serie più vendute dovranno bastare a sé stesse e potrebbero non coprir più le perdite delle altre, nuove e non).

sicuramente non vai a chiudere la tua seconda testata in termini di vendite, ma se salta tutta la baracca le testate saltano tutte, compresi Tex e DD... quindi ti preoccupi o no?

Prima di Tex e Dylan salteranno tutte le altre testate, quindi per ora possiamo stare tranquilli. Ma poi, la Bonelli non salterà: al massimo migrerà completamente in fumetteria.

Ma infatti...adesso non mi sembra il caso di esagerare col pessimismo cosmogonico ad orologeria .
La Bonelli rimane un colosso nel panorama italiano, anche se rischia di rigirarsi un po' troppo sui suoi trampoli d'argilla. Ma le due cosce principali e la schiena direttiva rimangono solide, e potrà tirare avanti ancora a lungo se saprà cambiare direzione e modello di scarpe, perché è difficile che qualche concorrente possa fargliele in tempi brevi. Pensavano - un po' per generosità di professione, un po' per stimolare i lettori, un po' per collocare a dozzine gli amici degli amici in cui credono - di contenere le perdite moltiplicando le testate, le uscite, le sottoserie, e mantenendosi su un profilo sempre lowcost e capillare.

Nel futuro è probabile che riducano un tantino questa colossalità iperprolifica e poli-adottiva, per concentrarsi su sempre meno personaggi ed autori, impostando un profilo più "europeamente trendy/elitario" e meno popolaresco del budget legato al fumetto. Ripeto, in questo si devono preoccupare più i fedelissimi di Nathan o di Dampyr rispetto allo squadrone texiano e doghista .

ALOHA RETROGUARDIA STABILE

Hanno pensato semplicemente che è meglio vendere poco tante testate che vendere poco poche testate.
Così si spiega l'aumento di fatturato nonostante il mercato in declino.

Moh, io volevo solo capire se tutto quello che è accaduto nella gestione Rrobe (Carpenter, Rania, cellulare, pensione, frizzi lazzi, talebani e scontri infantili, hell's bells -.-, Simeoni!!) fosse alla fine servito a recuperare e far ripartire la testata...a conti fatti allora aveva ragione Manfredi...

Di certo a livello di vendite non è servito .
A livello di gradimento è difficile stabilirlo, ma in questo forum si potrebbe tastare il polso a molti febbricitanti poco eccitati .
A livello di collocazione della testata/personaggio è servito a rimodularla ad immagine e somiglianza del suo nuovo profeta (+relativi apostoli e devozione dai piani alti), stravolgendo gran parte di quello che c'era prima in nome del salvificanesimo rivoluzionario verso i barbosi reazionari non illuminati .



Ok, ma alla lunga non puoi andare avanti con questo tipo di programmazione se Nonno Tex continua a perder colpi e Zio Dylan è in picchiata da anni. Anche lo loro rendita è a tempo determinato, ed il nipotame scialacquone è destinato a rivedere il proprio tenore se quei due imbarcano meno.

Il discorso che fai tu può avere/valere la sua logica ENTRO le specifiche di Tex o Dylan stesso: lì sicuramente il fatto di aver strabordato su 3 Maxi, 4 CF e chipiunehanemetta(mano al portafoglio) può ajutare a contenere le perdite della serie regolare, anche grazie allo zoccolone duro dei collezionisti a cui rode non poco lasciarli in edicola senza rimorchiarli a casuccia .
Se moltiplichi soltanto miniserie, lukassandre, adami selvaggi, ed eve litith-iane... l'edicolante va in bianco e tu editore in



ALOHA IL GIOCATTOLO S'E' ROTTO