D'accord, ma di mestiere cosa fa questo Sig. Bottero
L'addetto da magazzino al recupero dell'invenduto
Il pubblicista free-lance
Il Mastro di Editorial Marketing
Premesso che i suoi dati siano discutibili come quelli (messi sottochiave) della SBE, e che non siamo in potere di accertare l'affidabilità delle fonti da cui si abbevera... il quadro che fa è piuttosto realistico, la presa di posizione un po' meno.
Che la SBE abbia bisogno di una rinnovata anche a livello di piani commerciali, mi sembra limpido come l'acqua calda scoperta attraverso il bicchiere di vetro. Non per nulla stanno cercando di evolvere il target, sbilanciarsi sul web, lisciarsi in libreria, etc...rivedendo il concetto di fumetto popolare che li ha ajutati per tanto tempo a mantenersi a galla, ma che adesso rischia di farli affondare, perché di popolare c'è ben poco ormai negli acquirenti-medi e la generazione di ultra 50enni lettori di
Tex prima o poi dovranno farselo leggere a letto dalle badanti ucraine
.
E' proprio un problema di base su come ri-concepire il fumetto in Italia come intrattenimento, combinato al fattore (+le fatture) business ed alla collocazione culturale per questa forma artistica. Non basta più fidelizzare una generazione pensando di campare di rendita su prodotti simili...anche perché, a differenza di chi edita/traduce soltanto manga o comics, qui ci sono delle spese esorbitanti per mantenere un parco autori sconfinato, e se mi vendi 10.000 copie al mese di una miniserie per quanto bella, vuol dire che hai incassato a malapena un 30.000 eurodobloni per montagne di carta da stampare/distribuire su tutto il territorio, con un rosso in perdita a livello mattanza tonni
.
Quindi, parlando di rialzo dei prezzi, la cosa mi pare inevitabile e calmierata con criterio. Sul fatto di insistere sulle stesse tipologie di strategie e target, fedeli fino alla fine a/di se stessi (v.
Adam Wild)... mi pare inevitabile il tracollo. Ma non credo che sarà così, perché c'è una graduale cambiamento in corso e se ne vedranno gli sviluppi sulla lunga distanza, per quanto i tempi per il fumetto da non-intenditori occasionali (leggi: da semplice edicolante sotto casa) siano ormai agli sgoccioli. Fossi un lettore di
Nathan o
Dampyr comincerei a preoccuparmi sul serio ed anche
Le Storie se continuano così non so su quanto margine di autonomia possano ancora contare
Sono contento per Claudione (
) su
Morgan Lost, ma lui può sempre contare sulla sua setta e sa vendersi in un certo modo sempre attualmente vintage: alla prova dei 20 numeri vedremo con quali forze tirerà avanti la testata.
Detto questo e tornando al (not happy)
Our Boy, per quel che circola in giro e senza banalizzare la questione, la verità credo stia nel mezzo per quanto riguarda DD: siamo ben sotto le 110.000 copie, con tendenza inevitabile al ribasso, e quindi previsto un under 105 prima dell'estate, se non peggio. Se le cifre fossero state migliori, e tutte al rialzo, il Profeta di Tor Pignattara avrebbe già fatto irruzione negli studi Rai (con Simeoni a Mediaset per affinità, e la Barbato a Sky per figaggine) per pontificarlo ad emittenze unificate. La cura Recchioni forse avrà evitato cifre peggiori, ma non ha apportato i benefici auspicati, e l'assestamento è stato solo momentaneo. Difficile capire se sia stato per le storie in sé o per il disinteresse progressivo verso il personaggio innescato da anni ormai, ma di sicuro i tempi difficili per l'editoria in senso lato non ajutano. Noi ajutiamo sganciando, per ora.
Si accettano previsioni...ben fondate
ALOHA RACCOLTA FONDI...DEL CAFFE'