wolkoff ha scritto:
Non me ne voglia Cava ma questa storia non mi ha convinto/coinvolto molto, forse complice anche l'indisposizione da lettura in aeroporto per un volo in ritardo di 2 ore e mezza. Per intenderci: la prima metà è davvero intrigante, con la stazione orbitante, i progetti jappo-utopici, la materia programmabile, l'ironia texana (Nacogdoches patria dell'horror stra-B da drive-in di Lansdale
), etc.
Quando poi dal complotto para-scientificoglobbalo si passa alla solita rissosità giacca&cravatta da clan yakuza si perde qualche colpo, ma senza accomodarsi troppo, e la storia tiene bene ancora, per quanto lo spettro di Hiroshima dietro troppi personaggi cominci a suonare più come un fantasmino alla Halloween, sotto lenzuolo di copertura e senza dolcette sorprese. Il vero problema, almeno per me, è nelle ultime 50pp con il ritorno santonico/salvifico del padre prodigo di illuminazioni filosofo-mistiche, abbastanza retoriche, per quel che mi riguarda. Molto meglio quando si trasforma in una sagoma di cartone, o ajuta i nostri con tanto di Aragami o Koinobori
.
Avevo dimenticato di scrivere qualcosa sulla storia mysteriosa del nostro Cava, che pure ho letto da un bel po': quoto il commento di Wolkoff perché è quello in cui più mi ritrovo, per quanto il mio giudizio sia complessivamente più positivo del suo (la lettura mi ha divertito, in complesso).
Un paio di giorni fa ho letto anche l'albo di Morales, quello di dicembre: be', siamo a livelli veramente, veramente alti. Per carità, Morales ha scritto anche di meglio, ma quest'albo, oltre a essere scorrevolissimo, intrigante e sapientemente mysterioso, può contare su un finale di un'intensità emotiva unica. Da pelle d'oca.