Rimatt: Innanzitutto grazie per aver postato i link, almeno hai portato fonti e quindi contributi. Ma ti devo far notare che questi link confermano, tra le righe, tutto quello che sto sostenendo io da 9 pagine (e di cui tutti gli utenti di questo topic continuano a ripetermi che del quale argomento io sparo solo cantonate) e cioè che sebbene sia vero che oggi, a XXI secolo inoltrato, la SBE inizi ad essere più aperta sul tema (sopratutto dopo la morte di Sergio Bonelli stesso e della vecchia linea editoriale), ciò che è stato fatto negli ultimi 30 anni è stato esattamente questo, ovvero Che
"per anni l'approccio conservatore del più grande editore di fumetto popolare italiano aveva condizionato non poco la rappresentazione dell'omosessualità nei suoi albi, tant'è che la raffigurazione esplicita di tenerezze ed effusioni era semplicemente impensabile. Inoltre i personaggi gay dichiarati non potevano essere messi in primo piano, soprattutto se erano positivi e vivevano serenamente la loro condizione" (lo stesso Masiero conferma che su Dylan Dog che
"le aperture sono sempre timide" dovendo
"stare attenti a non schierarci platealmente da nessuna parte"). Atteggiamento che ritengo parecchio ipocrita visto quanto platealmente gli autori siano dalla parte di Rania ad esempio, come minoranza controversa discriminata.
e che riguardo Legs Weaver :
"quando la sua omosessualità diventò palese l'editore fece pressione per renderla un personaggio più cupo e infelice, e quando le vendite calarono e la sua serie chiuse venne relegata in supplementi annuali caratterizzati da un clima sempre più pesante e drammatico.Ancora una volta viene confermata la triste versione che ci dà anche Serra sulla reale genesi e sviluppo lesbico della povera Legs. (difficoltà che conferma pienamente anche Busatta nell'intervista di Basili che hai linkato)
Infatti il link mette in risalto l'apertura dell'omosessualità oggi in SBE, proprio in quanto
apertura eccezionale che mai avrebbe potuto vedere luce mentre Sergio Bonelli stesso era in vita. Le critiche di Basili e Dall'Orto sulla chiusura mentale di Sergio diventano quindi quanto più fondate, forse un po' esagerate nei toni, ma non false di contenuto.
E ora, dimmi se i link che tu stesso mi hai dato non confermano esattamente quello che sto sostenendo io tutto il tempo, ma di cui gli utenti non hanno fatto altro che ripetermi come un disco rotto che :
"Lucifer ha un'idea preconcetta della questione"
"Lucifer è venuto solo ad aprire un topic al limite del trollaggio"
"Lucifer sbaglia completamente strada e ha un'interpretazione errata della questione""Lucifer sbaglia a pretendere una visione positiva e normalizzata all'interno di Dylan Dog perchè non si dovrebbe occupare di questo la SBE"Sia ben chiaro, lecito avere queste opinioni, non vi proibisco certo di farle. Triste però sentirle all'interno di un contesto in cui non riporto altro che le fonti di coloro i quali, pur avendo lavorato direttamente con Bonelli, sostengono le stesse cose che ho qui mostrato.
Cita:
quante delle storie che citi (e che citiamo noi) hai letto, o almeno conosci?
I numeri di Dylan Dog di cui si parla li conosco tutti e ne parlo quindi con cognizione di causa. Come avevo già detto, delle altre testate Bonelli sono ignorante, ma proprio perchè non voglio dire cavolate, lascio la parola
agli autori Bonelli stessi che confermano in linea generale quello che io sostengo. E ancora mi si deve spiegare com'è sta storia che se io cito 5 albi di Dylan
"non valgono nulla e non possono essere presi seriamente in analisi" tra centinaia di albi, mentre quando invece mi venite a citare quel singolo episodio di Ken Parker o Mister No, diventa all'improvviso vangelo su cui fondare tutta l'arringa argomentativa. Non è questo un voler fare due pesi o due misure? Se sono irrilevanti -come asserite voi stessi- cinque albi di Dylan Dog, ancora più irrilevante è un
"Dritto e Rovescio" di Ken Parker. Ora, come avevano spiegato gli autori Bonelli stessi quella della chiusura è stata una
tendenza generale , non la totalità dei casi, quindi nulla giova citare le poche e sparute eccezioni nel mare magnum Bonelli che rimangono per l'appunto quel che sono, eccezioni. Il fatto inoltre che la SBE inizi ad aprirsi
ora sul tema, dopo la morte di Sergio Bonelli, non fa altro che confermare la tesi di quanto Sergio stesso non volesse che venisse trasmesso un messaggio normalizzante dell'argomento, per non perdere il consenso dell'intollerante e putibondo mondo cattolico benpensante evidentemente (infatti ctiandosempre dai link che mi hai dato, mostrare l'omosessualità in questo modo
"significava spingere gli sceneggiatori a scelte che facevano disaffezionare il pubblico ")
alemans123Cita:
Ma scusa Lux tu porti delle fonti. Noi diamo la nostra opinione sulle fonti da te riportate.
Ma infatti va benissimo questo. Quello che non va bene, è che poi utenti come
leonearmato,
rimatt, e perfino
tu stesso sminuite le fonti come irrilevanti e insufficenti per poter fondare una discussione sul tema. Perchè se non valgono nulla le fonti postate, ancora meno valore hanno tutte le considerazioni sull'omosessualità date in base all'analisi di queste fonti, sia mie che vostre. Chi mi critica dell'inconsistenza delle fonti, paradossalmente svilisce le sue stesse argomentazioni nel momento in cui pure egli stesso tenta di dare una visione generale dell'omosessualità in Dylan Dog diversa dalla mia proprio in base alle mie fonti.
Cita:
Poi, perché un omosessuale non dovrebbe voler provare un'esperienza etero così come un etero non potrà volere cercare un' esperienza omo?
Perchè dell'eterosessuale che vuole andare a letto con uomo non è un clichè, l'etero che si chiede come possa il gay non provare attrazioni per il sesso opposto, è invece tristemente comune nell'ignoranza della gente (alla stregua di quando in una coppia omosex chiedono
"chi di voi due fa la parte della donna"?). E' lo stesso processo per cui in Miseria e Crudeltà, nessuno discriminerebbe mai un maschio bianco etero occidentale coi valori cristiani, mentre la povera Rania è consapevole che portando il velo ha lo stigma dell'islamico inteso come
"terrorista, fanatico, incapace di integrarsi con l'Occidente". Poi lei è pure donna, quindi i luoghi comuni si moltiplicano a dismisura.
Quando sia l'islamico che l'omosessuale saranno fuori tiro dal sentimento xenofobico conservatore dei più, allora si potrà anche riproporre tutti gli stereotipi, luoghi comuni e clichè che si desidera. Ma in un periodo storico cosi' delicato dove da pochissimi anni la comunità omosessuale è riuscita a riconoscere la propria dignità umana solo nei paesi più industrializzata e nemmeno in maniera unanime, è pericoloso riproporre quelli stereotipi che non fanno altro che alimentare quella percezione becera e rozza degli italiani che si possono fare un'idea della realtà del mondo anche in base ai fumetti che leggono.
Lux