Anche se sono in preda alle allergie stagionali, un fazzolettino semi-commosso in più non lo nego a nessuna...specie per Marina, che è il mio personaggio femminile preferito tra gli amori dylaniati, non tanto a livello adolescenziale, quanto nel suo sviluppo (anche tragico, e fragilmente irrisolto) in prospettiva adulta, considerato l'ascendente che ha ancora sull'Old Boy, e per la purezza dei loro sentimenti incompleti
.
L'unica cosa a non avermi convinto sono i disegni, poco consoni al contesto.
Troppo squadrati, rigidi, marvel-osi, con effetti ottici discutibili, Dylan da sfigatello a palestrato, bikini da strip bar (p.8.i), linee poco femminili per il volto/mani/piedi di Marina, e una mancata delicatezza nell'aspetto informe dell'adolescenza che sembra pari pari ai nostri due da adulti.
Non ho ben capito l'irruenza grafica del Nostromo Nemo, ed in più c'è anche un errore...
Operazione commerciale a parte, ne sono usciti egregiamente e con una storia che sa toccare le corde giuste. Poteva essere un'appendice pericolosamente deleteria o ruffiana, invece ci si è presi carico di un compito difficile con sensibilità (quasi) naturale. E di questo va dato merito a Paola che si è calata perfettamente nella mente del personaggio di Marina, smorzando però un po' troppo la sua leggerezza connaturata, stando al
portraying di Sclavi e Marcheselli, per restituirla invece come personaggio già da subito pieno di conflitti, parentesi mute, entusiasmi passeggeri, fatalismi dolorosi, sensi di colpa (le lacrime ricattevoli di Robby
), etc.
Ma si sa, se Paola non psico-tortura il protagonista - che qui ovviamente sarebbe LA protagonista - non è contenta
Mi puzzano un po' di
omake/outtakes apocrifi le scene di baci ripetuti - bene il foulard che vola via liberatorio (p.22), ma fosse andata realmente così nel
#74, Dylan si sarebbe fatto condizionare oltremodo e ne avrebbe acquisito più coraggio/fiducia - mentre mi è piaciuto molto il dialogo sospeso tra le stelle di pagina 16, dove Paola riproduce benissimo quel senso di intercorso bisticcevole quanto profondo tra marito&moglie, che solo Marina è capace di apportare in un contesto
inter partners col Nostro.
Conclusione emozionante nella "restituzione" dei sentimenti, avvicinandosi come nell'originale al commiato: "
un desiderio solo, che lui mi accompagni".
E stringiamo anche noi la mano a Dylan, sperando di non avere un padre fantasma così
.
SO LONG,
SO GOODBYE,
STILL ALOHA