dipintendoCita:
in che senso muore?
Se è un killer psicopatico muore per default (Istinto Omicida, la Mano Sbagliata, Occhio di Gatto), se è un povero cristo pure (Dopo Mezzanotte). Cosa c'è da interpretare?
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Non capisco in che modo l'orientamento sessuale possa essere ai fine alla storia.
Muori perchè hai contratto l'AIDS (Dopo Mezzanotte), per esserti fatto consumare dal rancore di un amore non ricambiato (la Mano Sbagliata), come punizione per aver assecondato pulsioni perverse (Istinto Omicida) e via dicendo. Sono tutte morti legate con l'orientamento sessuale.
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E, ripeto quel che ho già detto, Sergio Bonelli, aldilà del suo pensiero (che tu ritieni omofobo ma secondo me ti sbagli) , il suo lavoro lo ha fatto molto ma molto bene.
Mai sostenuto personalmente in tutte le pagine del topic che Bonelli sia omofobo, ti conviene rileggerlo meglio il topic.
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Poi non penso affatto che i gay non siano accettati, perlomeno in Italia, e lascia perdere gli idioti che tanto ci saranno sempre ma non penso facciano testo.
Il topic non vuole discutere nemmeno di questo. Qui si analizzano le fonti e praticamente io sono l'unico che le ha portate e analizzate degnamente.
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No, a meno che non ritieni che i talk show del primo pomeriggio siano il mondo reale.
Peccato che le vittorie dell'estrema destra nazionalista della Polonia, e dei sconcertanti consensi che ricevono figure come Donald Trump, Salvini e Le Pen, non siano chiacchere da casalinge per talk show, ma realtà politiche che vogliono plasmare il futuro e i valori dei paesi d'appartenenza. E' un problema molto più reale e vicino di quanto credi.
AndreaBergaCita:
Ma ovvio che era una battuta via...
In tal caso lasciati dire che hai un dubbio senso dell'umorismo.
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seriamente: non credo affatto che sia compito di un fumetto gestire queste cose.
E seriamente sono d'accordo con te. come altrettanto seriamente sia io che Basili siamo concordi nel ritenere che sarebbe stato molto meglio non gestirlo proprio invece di riuscire a partorire solo tristi luoghi comuni, stereotipi e clichè. E seriamente Manfredi stesso ha ammesso che fare ciò è autogol da parte di chi si approccia al tema.
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Il problema vero, pare per Manfredi, è che 1) gli autori non saprebbero gestire questa cosa senza apparire stereotipati, kitsch ecc 2) l'editore può non aver voglia di essere sommerso di lettere di protesta (omofobi), o sdegno (gay che si sentono mal rappresentati), 3) pubblico (non editore) retrogrado.
Manfredi, come Enoch, parlano primariamente per loro stessi e le loro esperienze personali. Quella di Serra è la più drammatica e quindi o ha mentito o è vero che gli è stato davvero impedito da parte della casa editrice di trattare il tema liberamente, e quindi parliamo di censura vera e propria.
Lux