Ciao Papercop--
mi spiace ma non amo condividere gli intenti delle mie storie (che ci sono sempre, questo si, lo posso dire). Non per snobismo o antipatia, ma per il semplice fatto che voglio lasciare libera interpretazione ai lettori. A volte i "messaggi" sono palesi, altre volte molto più criptici. Se l'autore li svelasse non avrebbe molto senso, non trovi?
E' vero, a molti è sfuggito l'intento, ma non a tutti. E quindi mi va benissimo così.
In specifico posso però provare a rispondere in parte ai tuoi dubbi e alle tue considerazioni, se ti fa piacere.
"Il notaio dice che la penna sarebbe solo una semplice penna, e io gli credo."
Mmmm.... Ecco, io al notaio non crederei... Ho cercato di descriverlo come un "alienato" e di solito non si crede alle farneticazioni di un pazzo. Dylan sembra crederci ma per come la vedo io pure lui è una voce un po' fuori dalla massa, vuoi per le storie di cui è stato testimone o che ha vissuto... In definitiva, il lettore è libero di credere o non credere pure alle elucubrazioni di Dylan.
Il finale col benzinaio dovrebbe dare una quadra al cerchio, ma non lo spiego, sorry.
"Nella storia nessuno viene ucciso da un mostro o un essere sovrannaturale."
Incidenti, raptus di follia, alienazioni... Tutto spiegabile (per l'"incidente" in officina mi sono documentato e ho "romanzato" un fatto purtroppo accaduto, per dire).
Tutto razionale, se vogliamo. Potrebbe essere tutta una faccenda di caso, o destino. Per come la vedo io il destino E' un essere soprannaturale...
Oppure... oppure qualcosa di più classicamente soprannaturale c'è... Io i dubbi li ho lasciati...
"In finale "penna che fa impazzire", anche se smentita dal notaio e (mi pare) dallo stesso Cava, sembra l'unica spiegazione in grado ti tenere insieme tutto, ma se è così allora c'è davvero poca carne sul fuoco."
Mmmm... chi mi conosce sa che sono un tipo un po' "alienato" anche io. Quindi non vedo perché qualcuno dovrebbe credere a quello che dico.
Ah, tra l'altro, no, per il notatio quella penna non è una SEMPLICE penna, ma credevo fosse un punto abbastanza chiaro. Per gli altri potrebbe essere una SEMPLICE penna, questo si.
In sintesi...
Occhio, che gli oggetti che possediamo potrebbero possederci.
Nel momento in cui ci posseggono, diventano idoli e prendono potere.
Più gente vi crede più il potere aumenta.
Un potere effimero, per chi non vi crede.
Ma, in definitiva, ciascuno di noi alla fine è schiavo di qualcosa che possiede, o crede di possedere, e non parlo necessariamente di un oggetto fisico...
Mi spiace essere così criptico e massonico, ma non mi va di spiegare tutto, anche perché ci ho ragionato davvero un sacco su questa storia e questi concetti, e se dico troppo mi sembrerebbe di svilire il mio lavoro.
Vi chiedo scusa...