Cravenroad7

Visto che si tratta di un argomento che di tanto in tanto rispunta fuori... nel caso in cui Recchioni dovesse scegliere di dedicarsi ad altro, chi vedreste bene al suo posto e perché?

Io ho un debole per Medda dall'epoca di Il battito del tempo. Trovo che sia uno sceneggiatore 'adulto' ed elegante e che abbia un senso dell'umorismo molto adatto a DYD. Come curatore di serie SBE ha prodotto delle cose notevoli come Caravan e Lukas.

In alternativa, ci vedrei bene un onesto mestierante come Di Gregorio, che a parte qualche scivolone ho sempre visto rispettoso dello spirito originario del personaggio.

Visto che c'era, ho votato la Baraldi.
Scherzo, Ambrosini e Bilotta.

Forse dovrei aggiungere anche Akab e Ausonia xD

Ho votato Ambrosini perché vederlo curatore di Dylan Dog sarebbe un mio sogno proibito quanto probabilmente irrealizzabile. Penso sarebbe una garanzia per la qualità della serie. L'ho votato certamente perché, insieme a Sclavi, è il mio sceneggiatore preferito di quanti hanno lavorato/lavorano in Bonelli (mi farete tanti altri nomi, Nolitta in primis, Boselli, ecc. e vi dico subito che per me sono tutti dei grandi e grandissimi, che apprezzo molto, ma la mia preferenza e gusto personali per Napoleone, Jan Dix (un po' meno) e i suoi Dylan Dog lo portano in cima ad una mia ipotetica classifica).
E poi vederlo curatore sarebbe magari un bel modo perché scrivesse (e disegnasse) di più per il nostro personaggio
Quindi riguardo a lui, ma anche a Bilotta, mi trovo in sintonia con quanto espresso qui da Wolkoff: viewtopic.php?f=8&t=9393&start=30
inoltre Bilotta come curatore penso non resisterebbe ad apportare altre innovazioni/sconvolgimenti nella serie, come pronostico farebbe anche la Barbato, una tra le autrici che prediligo, ma che per questo (e sì anche per il suo coinvolgimento con l'attuale curatela, che potrebbe semplicemente continuare) non ho votato.

Per come ha sempre saputo gestire il personaggio e per le capacità autoriali avrei votato anche Medda, ma ultimamente lo vedo poco coinvolto con Dylan Dog (avrebbe dovuto scrivere storie per il Magazine e non l'ha fatto), forse preso da futuri progetti seriali o altri personaggi.
Ho votato, azzardando, Accatino. Ha scritto poco, ma sempre bene, lo apprezzo molto. Dico subito che fatico ad immaginarmelo come curatore, a tempo pieno dedicato al progetto Dylan, ma ipotizzare per ipotizzare, butto lì il suo nome. Mi sembra l'ideale per una ventata d'aria nuova, sempre nel rispetto del personaggio, che, opinione mia, non aveva bisogno di chissà quali novità, a parte una per quanto minima presenza tecnologica (un misero normale cellulare per non dover sempre ricorrere ad anacronistiche cabine telefoniche o telefoni di bar, un computer anche scassato con cui fare o far fare a Groucho ogni tanto qualche ricerca su internet).
Sottolineo però che come curatore mi andava bene anche il Recchioni della fase 1, come mi sta andando bene ora col Maxi Old Boy (dove c'è stato un innalzamento qualitativo) e sono certo contento di certe sue riuscite sulla regolare (il ritorno di Sclavi, comunque andrà, sarà un fiore all'occhiello imperituro). E' la maggior parte delle innovazioni imposte a/su Dylan a lasciarmi perplesso (insieme a certe storie, non sue va detto, poco felici).

Per Recchioni della fase uno ci avrei messo la firma anch'io.
Era partito davvero con il piede giusto, infatti è stata una delle migliori annate di DD

Condivido. Infatti ormai il 90% del dibattito sulle nuove storie della regolare riguarda le innovazioni e la reale necessità delle stesse - finora non ho ancora visto nessuno entusiasta dell'introduzione dei nuovi personaggi. Proprio in un mese in cui l'Old Boy stacca (a fidarsi dei giudizi e dei risultati del sondaggio) così nettamente il nuovo albo della regolare non si può fare a meno di chiedersi se era davvero così sciocca la pretesa di avere "semplicemente delle buone storie" o non era invece l'unica strada percorribile.

E concordo con voi sulla fase 1, naturalmente.

Il problema dell'attuale serie regolare - oltre alla innovazioni fini a se stesse a cui strizzare l'occhio presi da deliri di onnipotenza, invece di mirare alla semplice qualità - è la selezione delle storie, a partire dai testi e gli autori coinvolti.
La fase 1 viveva di rendita su progetti cominciati ben prima della Rrobepoca(roba).

Nella fase successiva si sono visti i gusti/riferimenti del nostro curatore nella stanza dei bottoni, e possiamo toccare con mano la qualità media di queste scelte di(s) gusto, mentre lui dovrebbe toccarsi altro .
Pensava di aver scovato rampanti talenti pro-Dylan, di invitare nuove primule rosse dell'outisideralesimo, o di convertire i vecchi azzoppati al nuovo Vangelo, con risultati tutt'altro che convincenti, anche perché lui stesso, che doveva tirare le fila del tutto, si è messo spesso a margine del progetto abbozzando solo un pajo di storie all'anno a voler esagerare.

Per il resto ho già parlato della mia predilezione/affinità elettiva verso Ambrosini, come delle mie riserve su Bilotta. In un altro momento avrei preferito Medda, più tecnico ed abituato a collaborare, ma ormai è chiaro il suo disamore verso Dylan, sublimato nella mega-pernacchia lasciataci in quel di Wickedford .
Lasciare campo libero alla Barbato è intrigante quanto preoccupante, con Celoni diverrebbe semestrale, con Ratigher su web-striscia quotidiana con Mignacco destinato agli inserti di Men's Power, con la Baraldi a quelli di Vamp-ira Moderna, Di Gregorio dovrebbe prima confrontarsi con qualcosa di tutto suo, Marzano con qualcosa che non è più suo, Ruju ha già dato in pratica, Enna ed Accatino hanno altro per la testa, e Simeoni dovrebbe dirigere una collana tutta sua di para-sociologia qualunquistica applicata al fumetto

Non so perché, ma alla fine credo sceglieranno un esterno new-entry o un burocrate interno.

ALOHA PRIMARIE IN DIVISA
(anche le infermiere mi stanno benone )

Direi Medda, ma sarei curioso di vedere come curatore anche Enna.

Si era giovato molto anche di una partenza a bomba
Con lo speciale revisionato di Gualdoni, Una nuova vita ed un ottimo ultimo gigante.



Già, una responsabilità non da poco. Ho apprezzato albi di vecchi autori nonostante la zavorra delle innovazioni (quasi a scremarle mentre leggevo), mentre posso dire di esser rimasto perplesso da tutti i nuovi autori reclutati sulla regolare: Simeoni (che pure all'inizio non m'era sembrato male, poi rileggendo - o nemmeno riuscendo a rileggere a fondo come per Il sapore dell'acqua... Ora solo Anarchia nel Regno Unito continua a sembrarmi sufficiente), la Baraldi e Ratigher. Così come l'approvazione per storie discutibili come quella di Mignacco.
Poi di fronte a belle o discrete riuscite, altrove (Maxi & Color Fest) o sul mensile (di autori già noti e apprezzati, lui incluso, comunque) e a quelle in arrivo (che ci si augura siano tali) come il trentennale e il grande ritorno, alcune pecche le scuseremo (come successo anche in certe annate di Marcheselli di fronte a due-tre ottimi albi), mentre per altre magari ci sarà impossibile farlo (probabilmente certe novità introdotte se non avranno un positivo mutamento - e ci credo poco).



Come esempio si potrebbe prendere anche il numero precedente di Accatino, che poteva tranquillamente uscire cinque anni fa come ora, dove ad esempio di Carpenter & Rania non c'è traccia e che mi sembra abbia avuto una positiva accoglienza da parte di molti di noi.

@LebbraDelSabatoSera: anche io non ce lo vedrei male Enna. Come autore mi piace molto (anche su Topolino ), su Dylan l'ho sempre seguito persino nel periodo in cui ero diventato molto selettivo. Però mi pare, mi auguro di sbagliarmi comunque, che in Bonelli sia un po' accantonato (o magari lui segue semplicemente altri progetti altrove o sta lavorando ad uno futuro lì) dopo l'insuccesso commerciale di Saguaro.

Guardando appunto il lato commerciale, se un domani Recchioni decidesse di non essere più curatore (per i motivi più vari) e se durante la sua gestione il numero dei lettori fosse buono/stabile o anche solo con perdite più contenute rispetto alla precedente, la Bonelli potrebbe semplicemente nominare un successore che segua passo passo le sue orme e la sua impostazione.

Vedrei bene anche Rita Porretto & Silvia Mericone:
sembra che la loro storia sul maxi sia molto bella ed horror, e ho sentito buone cose anche riguardo il loro Dr. Morgue... in sostanza potrebbero essere le "Sorelle Giussani" per un rinascimento nero di DD.

Ambrosini o Bilotta. Gli unici due autori in reale sintonia con Dylan.

Dal sondaggio per il momento se la giocano Abrosini e Bilotta (seguiti da Medda)
Forza fate il tifo!!!

Faccio una scelta impopolare. Ambrosini io lo vorrei vedere di più come autore. Mentre come curatore io vedrei bene

Aggiunte!

Ah, a quanto pare aggiungendole ho inavvertitamente cancellato i risultati del sondaggio. E con questo sono ufficialmente un rincoglionito.