Cravenroad7

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#354 - Miseria e crudeltà
Insufficiente (1-4) 28%  28%  [ 29 ]
Mediocre (5) 26%  26%  [ 27 ]
Accettabile (6) 20%  20%  [ 20 ]
Buono (7-8) 23%  23%  [ 23 ]
Ottimo (9-10) 3%  3%  [ 3 ]
Voti totali : 102
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 Oggetto del messaggio: Re: #354 - Miseria e crudeltà
MessaggioInviato: sab feb 27, 2016 3:27 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
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Don Cristo ha scritto:
Le due Storie - Amore Nero e Oxid Age - a me hanno fatto schifo.


Oxid Age l'ho accuratamente evitata :roll: .
L'altra è stata l'unica della collana che mi sono pesantemente pentito d'aver acquistato .

Forse gli exploit dei romanzi a fumetti hanno tratto in inganno: con un personaggio già collaudato - v. Dylan & Nathan - o in meno di 200 pagine, quest'autore non riesce a collocare la propria forma mentis su pagina SBE, creando dei sottoprodotti di trascurabilità assoluta, quando non completamente fuori luogo.
Potrei ricredermi su quest'inedito, ma dopo aver letto le prime 20 pagine, l'unica crudeltà ritengo sia proporci miserie simili in edicola :dito:

ALOHA PER QUANTE COLTELLATE DOVREMMO ANCORA PROSTITUIRCI?

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Io no capito, io no capito

(anta baka?! [...] kimochi warui)


Ultima modifica di wolkoff il sab feb 27, 2016 3:29 pm, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: #354 - Miseria e crudeltà
MessaggioInviato: sab feb 27, 2016 3:29 pm 
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Iscritto il: gio ott 09, 2014 3:21 pm
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Ho votato insufficiente. Una storia che coniuga il peggio della fase 2 di Dylan Dog con il peggio di Nick Raider. Mi dispiace che siano stati sprecati così in malo modo i bei disegni di Tanzillo (unico motivo possibile per comprare l'albo). Il Dylan Dog Horror Club e' illeggibile.


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 Oggetto del messaggio: Re: #354 - Miseria e crudeltà
MessaggioInviato: sab feb 27, 2016 5:25 pm 
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Ma almeno i disegni sono PETALOSI? :D

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Riflesso nello specchio,
vidi per la prima volta il mio vero oi.
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 Oggetto del messaggio: Re: #354 - Miseria e crudeltà
MessaggioInviato: sab feb 27, 2016 5:48 pm 
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Località: Catania
Ho votato buono. mi sono piaciuti molto i disegni dell'albo, alla storia manca quel pizzico di soprannaturale e mistero necessari ma va bene pure così: W Dylan che fa lo sfrontato per imbarazzare Raina.


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 Oggetto del messaggio: Re: #354 - Miseria e crudeltà
MessaggioInviato: sab feb 27, 2016 6:08 pm 
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Iscritto il: sab dic 28, 2013 7:16 pm
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Località: Noland
Nonostante la piacevole scoperta di Tanzillo come disegnatore il mio voto è 5 (mezzo voto in più proprio per i disegni).

POSSON SEGUIR S P O I L E R

Per me uno dei peccati capitali per un'opera d'arte o d'intrattenimento è quello di essere noiosa.
Qui dopo un inizio che poteva anche essere interessante il tedio è calato come una saracinesca.
L'impegno sociale che vi profonde Simeoni è degno di lode. Questa storia è dalla parte degli emarginati, che non sono celebrati come modelli di bontà e virtù (vedi la scena del Dylan aggredito con una bottiglia rotta), ma ritratti senza eccessivo sentimentalismo nella loro esistenza durissima e miserrima, che Dylan sperimenterà in prima persona, camuffandosi da uno di loro, per indagare dall'interno e fornire anche un ritratto più diretto al lettore (come fece Orwell in Senza un soldo a Parigi e a Londra). Quindi buoni gli intenti sociali di Simeoni (ci sono anche un paio di battute a favore della lettura dei libri tra l'altro), ma queste intenzioni ovviamente non bastano per fare una buona storia di Dylan Dog, fumetto dell'orrore.
L'interesse cala ben presto, la storia procede stanca, i veri colpevoli sono facilmente intuibili appena appaiono in scena (e questo per il residuo barlume di curiosità è una mazzata), la fiammella orrorifica, il famigerato fantasma dei vicoli, è subito spenta, non ci sono situazioni o personaggi degni di nota, il finale non ha la drammaticità necessaria per farsi apprezzare (o forse è colpa mia che, annoiato da quanto letto prima, nel torpore ho proceduto fino a pag. 98).
E in più ad aggiungere disinteresse a disinteresse, noia su noia, c'è la massiccia presenza di Rania.
Già a me Carpenter e Rania danno ormai fastidio anche quando compaiono, generalmente forzosamente, in una paginetta (il compitino del nuovo corso assegnato all'autore di turno) di un qualsiasi albo, figurarsi qui quando una è troppo spesso in scena, facilitata anche dal provvidenziale allontanamento di Carpenter, così da non aver nessuno a mettere i bastoni tra le ruote a questa liason tanto fiacca quanto inutile.
Rania fa ciò che faceva Bloch. Senza il carisma che il vecchio ispettore aveva anche solo apparendo, pure ridotto a macchietta. Indaga (parola grossa, non sembra certo una cima di detective, diciamo che si fa trascinare da Dylan e dall'indagine) col nostro, gli fornisce informazioni, ecc. Ogni facilitazione che Dylan aveva da Bloch a Scotland Yard ora le ha da Rania. I proclami del "metterlo alle strette" sono finora evaporati. In più, in peggio, Dylan e Rania flirtano in modo ridicolo, offrendoci delle scene che se le vedessi in un telefilm in tv cambierei canale all'istante. Insomma mi sembra che un personaggio come Rania (non certo solo lei tra le novità, ma lei è più presente e quindi più evidente) sia solo una zavorra (fosse un semplice riempitivo funzionerebbe comunque malissimo), un ammazza-interesse per la storia (forse in qualsiasi storia, anche se buona, nel tot di pagine in cui da sola interagisce con Dylan crea una bolla di noia) e a quanto sembrerebbe, pur nella sua per ora evidente ripetitività, destinata ad una presenza costante e massiccia anche in futuro. Con lei o si cambia registro totalmente, anche in maniera scioccante o i risultati saranno sempre questi. Poi mi lasciano basito un paio di scene che vorrebbero aggiungere del piccante al personaggio: lei che risponde al telefono in déshabillé e Dylan che rimane nudo per un attimo in sua presenza. Ma perché? E poi Dylan come personaggio lo vedrei più rispettoso delle convinzioni etico-religiose di lei per lasciarsi andare ad una leggerezza del genere.
Qui Groucho è molto coinvolto nelle indagini, molto presente, il che gradisco, ma, salvo poche eccezioni, raramente divertente.

Recchioni introduce l'albo citando nell'ordine: Cervantes, Dostoevskij, Stephen King e Mark Twain. Decisamente un bell'aiuto per non alzare troppo le aspettative del lettore :)
La copertina ammicca a quella di Jack lo Squartatore, inutilmente.


Ultima modifica di Aleksandr il sab feb 27, 2016 9:13 pm, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: #354 - Miseria e crudeltà
MessaggioInviato: sab feb 27, 2016 7:16 pm 
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Iscritto il: ven gen 29, 2016 12:01 pm
Messaggi: 12
Egregi forumisti, a grande richiesta di qualcuno tra voi, proverò ad alleviare le vostre pene dando una storia (e qualche coltellata) a questa bella copertina. Lo sto già facendo insieme al mio socio letterario, Emilcap. Un paio di giorni e avremo sufficiente sangue, mistero e coltellate da dimenticare tutta questa miseria. Insomma sarà solo crudeltà. Siete avvisati...


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 Oggetto del messaggio: Re: #354 - Miseria e crudeltà
MessaggioInviato: sab feb 27, 2016 7:26 pm 
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Messaggi: 12588
Località: Verona
Siamo in attesa. :)

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È la mia opinione, e la condivido.

Ciao,
Teo


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 Oggetto del messaggio: Re: #354 - Miseria e crudeltà
MessaggioInviato: sab feb 27, 2016 7:28 pm 
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Iscritto il: mar set 07, 2004 7:10 pm
Messaggi: 3363
Località: Rurrenabaque
wolkoff ha scritto:
Granger ha scritto:
Simeoni, il più grande errore di Recchioni.


Questo non saprei dirlo ma forse, visti i precedenti e non avendo ancora letto l'albo, è l'ultima possibilità che gli do prima di archiviarlo definitivamente come autore non-dylaniato.
Nelle movenze, nel registro, nei contenuti.

Non fa per lui, tutto qui.
Altri hanno commesso angherie madornali, lui semplicemente difetta in sintonia :|


(very) SED PERSEVERARE DIALOHABUS EST


Come darti torto.
E parlo da pieno sostenitore della fase 2 (a parte cellulari e nuovi ispettori :D ), quindi senza pregiudizi nei confronti del curatore che ha portato Simeoni su questa testata e tantomeno senza pregiudizi nei confronti di Simeoni stesso (nelle mie ipotetiche 10 migliori storie SBE di sempre trovereste anche "Stria").

Vorrei essere smentito, però se poi leggo su un social che secondo lui le critiche al suo ultimo albo presenti nei forum sono frutto dell'ego di guastafeste a tempo perso (parole testuali) e che vanno lasciate perdere allora mi cadono le braccia.
Se è convinto di sfornare capolavori apprezzati dalla maggioranza dei lettori buon per lui.


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 Oggetto del messaggio: Re: #354 - Miseria e crudeltà
MessaggioInviato: sab feb 27, 2016 7:48 pm 
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Iscritto il: lun mar 01, 2010 4:23 pm
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Topic abbastanza illeggibile, tra perculate tirate troppo per le lunghe e gente che sembra aver sorpreso Simeoni che gli sodomizzava la madre mentre gli versava dello zucchero nel serbatoio dell'auto (cito una battuta "Clerks" prima che qualcuno si offenda)...

Ma obiettivamente, dopo "Il sapore dellacqua", anche questo è un clamoroso tonfo per Simeoni. Anche peggiore, perché la pur infelice storia precedente aveva almeno una certa compatezza poliziesca. Questo invece è un giallaccio da due soldi, roba da serie tv tedesca di serie B. L'inizio coi delitti creativi era anche intrigante, ma tutto si perde in una trama improbabile, telefonata e quel che è peggio mortalmente noiosa, sviluppata in ambienti ritratti in maniera edulcorata e approsimativa.

Insomma: brutto senza appello.

Mi sento di difendere l'albo solo su un punto: occhio a ritenere forzati e retorici certe scene di razzismo descritte nella storia. Io ho fatto a lungo un lavoro a contatto col pubblico con a fianco operai e autisti immigrati e di colore, e semplicemente (da bianchi, borghesi e italiani quali credo siamo quasi tutti su un forum come questo) non possiamo renderci conto delle valigiate di merda, tra insulti diretti e battute "simpatiche", che ogni santo giorno questa gente si becca in faccia. E sto parlando di gente comunque integrata e con un lavoro, figuriamoci barboni e senzatetto.


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 Oggetto del messaggio: Re: #354 - Miseria e crudeltà
MessaggioInviato: sab feb 27, 2016 8:27 pm 
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Iscritto il: sab gen 31, 2015 12:29 pm
Messaggi: 344
Aggiungere dei nuovi personaggi è una mossa generalmente coraggiosa, in una serie. Nel caso di Dylan Dog, che stava colando a picco nelle vendite, si era resa più che altro necesssaria se non altro come trovata propagandistica: leviamo un personaggio ben sviluppato che era stato usato male (e che quindi nessuno potrà mai più usare bene? wtf?) e mettiamo due stereotipi razziali al suo posto. Ma non due personaggi veri, due cartonati che qualcun altro si prenderà la briga di sviluppare.
Ecco, se non altro il merito di Simeoni è quello di provare a dare un minimo di senso a questa c***o di Rania, che più che altro stava lì come ragazza immagine e faceva esattamente quello che faceva Bloch prima vanificando di fatto tutto il pensionamento di Bloch. Fin qui niente da obbiettare [mi sento in dovere di specificare che con due b è etimologicamente più corretto], ma il processo di empatia del lettore nei suoi confronti passa da un siparietto ai limiti del ridicolo sulla sua religione e una battuta da far perdere i capelli subito all'inizio. Sul rapporto con Dylan siamo già meglio, ma alla fine dei conti il personaggio resta ancora quel mezzo cartonato che era prima.
Piuttosto, quando qualcuno si deciderà a far uscire Carpenter dal limbo della monodimensionalità, io sarò un tantino più contento. Almeno stavolta non ha di nuovo gridato a caso contro Dylan, rendiamo grazie

_________________
Ormai sono sicuro che Dio esiste. Ora si tratta solo di trovarlo e riempirlo di botte.


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 Oggetto del messaggio: Re: #354 - Miseria e crudeltà
MessaggioInviato: sab feb 27, 2016 8:35 pm 
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Iscritto il: lun dic 21, 2015 5:31 pm
Messaggi: 258
Fare un'analisi sull'autore e non solo sull'opera, e creare spunti per riflessioni (dato che la storia, a quanto pare, non ne dà) is the new offendere gente e fare i cattivoni giudicatori da dietro la tastiera.
L'altra faccia della medaglia del web.

Guai a chi i fumetti non li legge per passare una mezz'ora, tra un viaggio in metrò e una cagata. XD

_________________
http://nuwrestling.net/index.php/forum/forum-home


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 Oggetto del messaggio: Re: #354 - Miseria e crudeltà
MessaggioInviato: sab feb 27, 2016 8:39 pm 
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Iscritto il: mar nov 12, 2013 12:30 am
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tommaso ha scritto:
Topic abbastanza illeggibile, tra perculate tirate troppo per le lunghe e gente che sembra aver sorpreso Simeoni che gli sodomizzava la madre mentre gli versava dello zucchero nel serbatoio dell'auto (cito una battuta "Clerks" prima che qualcuno si offenda)...

Ma obiettivamente, dopo "Il sapore dellacqua", anche questo è un clamoroso tonfo per Simeoni. Anche peggiore, perché la pur infelice storia precedente aveva almeno una certa compatezza poliziesca. Questo invece è un giallaccio da due soldi, roba da serie tv tedesca di serie B. L'inizio coi delitti creativi era anche intrigante, ma tutto si perde in una trama improbabile, telefonata e quel che è peggio mortalmente noiosa, sviluppata in ambienti ritratti in maniera edulcorata e approsimativa.

Insomma: brutto senza appello.

Mi sento di difendere l'albo solo su un punto: occhio a ritenere forzati e retorici certe scene di razzismo descritte nella storia. Io ho fatto a lungo un lavoro a contatto col pubblico con a fianco operai e autisti immigrati e di colore, e semplicemente (da bianchi, borghesi e italiani quali credo siamo quasi tutti su un forum come questo) non possiamo renderci conto delle valigiate di merda, tra insulti diretti e battute "simpatiche", che ogni santo giorno questa gente si becca in faccia. E sto parlando di gente comunque integrata e con un lavoro, figuriamoci barboni e senzatetto.


Oggi sul treno, mentre leggevo l'albo, ho avuto un simpatico alterco con un controllore che dava dello stupido a un inglese che non aveva capito che bisognava obliterare il biglietto. La scena è finita con il controllore che mi urlava contro che potevo anche andare nei paesi anglofoni se ci tenevo a farmi sodomizzare dai musulmani.

Pochi mesi fa ho servito in negozio dei clienti che facevano battute su quanto avessero fatto bene Olindo e Rosa Bazzi ad uccidere i vicini neri, bambini compresi.

Non entro poi nel discorso che si potrebbe fare sulla banda Ludwig o sulla di neonazi tedeschi che uccidevano i kebabbari. Diciamo che le società europee sono abbastanza barbare da rendere le cose scritte in questo albo verosimili.

Simeoni è un autore con una coscienza critica piuttosto sviluppata, anche in questo albo lo dimostra con una critica ficcante al filantropismo e, dialetticamente, al cliché che vuole trovare una specie di bellezzae autenticità nella miseria.

Purtroppo, la storia in sé rimane incolore

_________________
- Boy, that's scary stuff! Should we be worried about the kids in the audience?
- Nah, it's all right. This is culture!


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 Oggetto del messaggio: Re: #354 - Miseria e crudeltà
MessaggioInviato: sab feb 27, 2016 8:54 pm 
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Iscritto il: lun ago 05, 2013 2:24 pm
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tommaso ha scritto:
occhio a ritenere forzati e retorici certe scene di razzismo descritte nella storia. Io ho fatto a lungo un lavoro a contatto col pubblico con a fianco operai e autisti immigrati e di colore, e semplicemente (da bianchi, borghesi e italiani quali credo siamo quasi tutti su un forum come questo) non possiamo renderci conto delle valigiate di merda, tra insulti diretti e battute "simpatiche", che ogni santo giorno questa gente si becca in faccia. E sto parlando di gente comunque integrata e con un lavoro, figuriamoci barboni e senzatetto.

Non tutto ciò che è vero è anche interessante.

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Giuda ballerino! L'inglese NON È' l'ITALIANO! - cit.


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 Oggetto del messaggio: Re: #354 - Miseria e crudeltà
MessaggioInviato: sab feb 27, 2016 9:09 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
Messaggi: 6992
Località: Inverary 2.0
E' interessante come la goffaggine nel riproporre queste "verità" (pur interessanti) sia totalmente priva di fecondo interesse, se non quello sterilmente salmodiante dell'autore-predicatore.

CONTRACCEPISCO UN ALOHA, IN STATO INTERESSANTE
(dovevi prendere la pillola del giorno dopo, e mandar tutto giù...dal mese prima :roll: )

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 Oggetto del messaggio: Re: #354 - Miseria e crudeltà
MessaggioInviato: sab feb 27, 2016 9:37 pm 
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Iscritto il: sab ago 27, 2011 12:53 pm
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Una sorta di versione soporifera del Marchio Rosso. Non è tutto da buttare, ma tutto troppo telefonato. Rania (mai così bella come disegnata da Tanzillo) sostituisce in tutto e per tutto quel personaggio che si è deciso di pensionare perché era ormai diventato un mero passacarte che rendeva facile la vita a Dylan. IO NO CAPITO. Copertina e titolo male brutti da consuetudine ormai.
Disegni molto interessanti alzano l'asticella del voto che però resta mediocre.

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https://lastoriadidylandog.blogspot.com


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