Cravenroad7

Gli occhi ed il buio e Stria, Romanzi a fumetti Bonelli. Sono due storie splendide.

Ma splendide splendide o splendide m'è piaciuto anche nel fumo della battaglia?
Non metto in dubbio i tuoi gusti, eh, ma se uno sa scrivere un fumetto lo sa scrivere e basta.
Al limite canna l'uso di qualche personaggio (come se dyd non avesse dei punti fermi che lo rendono subito inquadrabile, poi), o canna il genere, ma dai titoli che mi hai passato parliamo sempre e comunque del genere thriller/horror, no?
Penso proprio a Sclavi che ha fatto grandi cose con dyd, ma che con zagor e ken parker non è stato da meno, a detta di moltissimi.

No, capisco che vuoi dire, però secondo me è questione di gusti fino ad un certo punto in questi due casi. Comunque qui viewtopic.php?f=32&t=6612&start=90 e qui viewtopic.php?f=32&t=3236 ci sono un po' di giudizi.

Purtroppo, non penso che se uno sa scrivere sa scrivere e basta. C'entra anche l'ispirazione, il tempo, la voglia di approfondire, lo spazio a disposizione... in un modo o nell'altro si vede che sono due storie molto sentite per motivi diversi, e tutt'altra roba rispetto a ciò che abbiamo visto su DYD. E lo dico pur essendo tra i pochi ad aver gradito Nel fumo della battaglia, eh. Insomma te le consiglio, poi mi dirai

L'ispirazione è anche un po' una scusa degli artisti per rimorchiare, eh, e te lo dico io che scrivo e vorrei diventasse il mio lavoro.
L'idea base nasce dall'ispirazione magari, ok, ma il resto è, come dici tu, voglia di approfondire, di documentarsi e sopratutto di studiare, cosa che molti sceneggiatori italiani sembrano aver dimenticato.
Bisogna ottimizzare i tempi e gli spazi, se si è bravi sceneggiatori, sennò si è impiegati delle poste che ricevono un soggetto e lo riempono di dialoghi e sequenze (sempre prive di raccordi, nel caso di Simeoni in dyd).
Morrison ha creato un mini capolavoro con Pax Americana in una 30ina di pagine, all'interno della serie Multiversity. Per dire.

Cercherò queste due storie, ma anche in questo caso, parliamo di un cos'è, cinquantenne? Comunque, un autore che, credo, scriva da tanto tempo e viene ricordato positivamente per due storie? Due.
E ricordato negativamente per almeno il doppio (quelle di dyd).

Dispiace davvero molto constatare che Simeoni non riesca a entrare in sintonia con Dylan Dog. Non solo: questa volta difetta di alcune sue caratteristiche che in qualche modo avevano salvato i soggetti delle sue precedenti storie dylaniate. In "Miseria e crudeltà" mancano del tutto elementi "paranormali".
Inutile sottolineare quanto risulti artefatto spesso l' uso che fa dei dialoghi, che in effetti a volte sfociano nel moralismo più fastidioso.
Per quanto la forma "mussulmano" (con due S) sia corretta tanto quanto la più diffusa "musulmano" (con una sola S), risulta sgradevole sia foneticamente che culturalmente.
Ultimo appunto: anche i ricchi piangono! le brutte persone esistono in ogni gruppo sociale, a prescindere dalla propria etnia di appartenenza, dal colore della pelle, dalla religione, dall' orientamento sessuale, dal proprio conto in banca.
Per fortuna questo mese ci si può rifare con il Maxi Old Boy e il nuovo Color Fest.
Spero che il buon Simeoni accolga queste riflessioni e riesca a correggere la rotta, soprattutto considerando le sue innate capacità di scrittura dimostrateci in tutta la produzione extra-dyd.

Con ispirazione intendo anche, sapere esattamente cosa si sa fare e cosa no, sapere su cosa si ha davvero qualcosa da dire e puntare su quello... la brillantezza, la scintilla che rende una storia veramente sentita degna di essere ricordata. Poi c'è il mestiere, la tecnica, che si acquisiscono con il tempo e la pazienza e che comunque Simeoni ha, imo, perché la differenza fra lui e l'ultimo arrivato secondo me si vede - te lo dico io che scrivo anche se non vorrei mai e poi mai che diventasse il mio lavoro - ma che comunque non bastano.

L'albo del mese mi guardo bene dal prenderlo dato che so già cosa mi aspetta. Comunque su Simeoni in generale sono d'accordo, eh.

Non eageriamo. Strano ma vero (per me assurdo) a molti sono piaciute pure le sue prove su Dylan, e va bene così...pazienza e amen. Io ti consiglio anche Amore Nero, dalla collana Le Storie. Leggendola, pensai dentro di me: ah come sarebbe bello vederlo alla prova con Dylan....

Sul fatto che sappia fare il suo lavoro non credo ci siano dubbi; secondo me il problema non è "tecnico" (che so, ritmo, fluidità ecc ecc), è che proprio non riesce (IMO, chiaro?) a gestire Dylan e il suo mondo: indagini sgangherate (il sapore dell'acqua), orrore all'acqua di rose (fumo della battaglia), retorica spacciata per sottili analisi sociali (anarchia e l'ultimo numero).

Ma la retorica non è imposta, non è necessaria in dylan dog, la mette lui perché vuole.
Le indagini, sebbene dylan sia l'indagatore dell'incubo, non sono obbligatorie, dunque può virare su altro, se non ne è capace.
L'orrore è all'acqua di rose dovunque, dunque se non fa spaventare nessuno su Dyd è lecito che venga il dubbio che non riesca a spaventare neanche altrove. E se su Stria fa scagazzare (lo spero perché ho intenzione di prenderlo) e su dyd no, il problema non è di dyd ma comunque suo.
E poi, non me ne vogliate, ma ripeto che in 25 anni di carriera essere ricordato (e vi assicuro che fuori di qui non se ne parla così tanto) per due o tre belle storie fa un po' storcere il naso.
Ad esempio a me Recchioni su dyd non piace (non che altrove mi piaccia un granché, in realtà), ma Mater Morbi lo trovo un gran bel fumetto.
Però ci sta che una storia venga bene, sopratutto se è personale e parla di te, in un certo qual modo.
Magari Stria è la Mater Morbi di Simeoni. Essendo anche ambientata in Italia non me ne stupirei.

Stavo solo dicendo che, secondo me, non credo che il problema sia l'autore incapace (cmq ha fatto pure fantascienza e altro eh), quanto l'autore alle prese con un certo personaggio. Non è l'unico ad avere/avere avuto problemi con Dylan, chiaro, ma secondo me, è uno di quelli che ne esce peggio. La cosa che mi stupisce un pò (ma certamente è la mia analisi da 4 soldi ad essere errata) è la sua presenza, neanche tanto saltuaria, nella gestione Recchioni, visto che mi pare un autore mooolto più gualdoniano....vabbè...

Negli ultimi dieci anni, ossia da quando ha scritto Gli occhi e il buio, ci sono i (secondo me) pessimi dylan dog, appunto le due GN che mi avete consigliato, tre nathan never, due Le storie e un tex a colori.
So che sono terribilmente ot, ma dei nn, de le storie e del tex sapete ad esempio qualcosa?

Le due Storie - Amore Nero e Oxid Age - a me hanno fatto schifo.

Simeoni ha fatto i disegni di uno dei primi tre giganti di Nathan Never. Madonna, che Opera quei tre volumi.
Da sceneggiatore lo conosco solo su Dylan Dog, e diciamo che non invoglia ad approfondire. E ve lo dice uno particolarmente curioso, che da Benvenuti a Wickedford (che ha fatto pure schifo a tutti), si è chiuso con Medda e ha comprato Lukas a scatola chiusa (M E R A V I G L I O S O Lukas).

Simeoni su Dylan è stato messo pure come sceneggiatore di punta del nuovo corso, e questo davvero per adesso si è dimostrato un errore grosso.

È meglio concentrarci sull'albo in questo topic e continuare il discorso sull'autore nel topic a lui dedicato.
viewtopic.php?f=12&t=9002

discorsi sull'albo e il suo autore molto molto incoraggianti a quanto pare... forse mi tocca risparmiar sti tre euro e venti...
il bello è che immaginavo, visto l'autore, sarebbe andata a finire cosi..

Sicuramente "Miseria e crudelta'" non si segnala come un albo di riferimento,o particolarmente significativo.In sostanza,verrebbe definito senza mezzi termini un fillerone di grana grossa che punta piu' a consolidare...forse per il futuro,il rapporto Dylan\Rania(ma si deve sempre vedere,siamo ancora in attesa del post "...e cenere tornerai" con Groucho).La storia e' poco piu' che pretestuosa,direi accessoria.Per quanto qualche spunto sia pure caruccio,da richiamare alla memoria qualche citazione cinematografica("The prestige" ad esempio).Ma stop.Manca l'atmosfera,manca un'anima.Non e' tanto la questione del moralismo,ma quanto situazioni piu' o meno irrilevanti ai fini della narrazione riescano a togliere spazio e tempo a una vicenda gia' di suo tirata per i capelli,tanto per...
Insomma,Simeoni probabilmente al suo peggio e albo piatto,poco efficace.