Cravenroad7

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Per rendere il topic più consultabile da chi volesse avere pareri in anteprima, tutti i commenti relativi all'attesa dell'albo, fatti prima di avere comprato e letto l'albo, andranno spostati nei topic dell'area ANTICIPAZIONI in modo che, almeno le prime pagine, siano una serie abbastanza pulita di commenti.

Se qualcuno continua qua non è grave, ma sappia che dopo qualche tempo i suoi post saranno spostati senza preavviso.

Inoltre si ricorda a tutti di segnalare gli SPOILER, ove presenti.

Commento a caldo:
Non sfigura a fianco dell'originale. È emotivo, sincero, bello ed emozionante. Non credo si potesse fare di meglio

Riporto il commento fatto nel thread delle anticipazioni:

L'ho appena letto e non so bene che giudizio dare. La Barbato ha sensibilità e si sente, come si sente che ha amato l'originale. Vero é che non é propriamente un remake, poiché cerca di andare a esplorare anche altri aspetti della storia, un po' come La Nuova Alba.
Per apprezzare appieno bisogna per me aver letto Il Lungo Addio comunque.
Giudizio in generale abbastanza positivo, ma serve rilettura.
Sinceramente mi aspettavo qualcosa in più, ma confrontarsi con una storia del genere non é facile.
Tra i due remake fatti fin'ora ho preferito comunque quello di Recchioni.

Ben fatto ,
Piccolo gioiellino,
E disegni moolto belli

Anche questo lo passo tranquillamente, con la speranza di recuperarlo in un prossimo Color, come si diceva nelle anticipazioni.

Sono d'accordo. A parte forse per il "sincero".

Questi remake hanno un solo problema: sono terribilmente pretestuosi, in ogni parola, in ogni disegni, in ogni situazione. Ecco perché non mi viene da definirli sinceri, perché mancano di genuinità.

Comunque, per quello che sono, sono ben fatti. Questo anche più che il precedente.

votato ottimo (9 diciamo) per:
- il coraggio di cimentarsi con una pietra miliare della miglior tradizione di Sclavi
- il coraggio di cimentarsi con una pietra miliare della miglior tradizione di Sclavi e uscirne alla grande
- il coraggio di cimentarsi con una pietra miliare della miglior tradizione di Sclavi e uscirne alla grande senza snaturarne di una virgola le atmosfere
sarebbe stato perfetto con Ambrosini alle chine; Di Giandomenico è molto bravo ma, a mio modo di vedere, è più adatto agli Avengers.

aspetterò che lo escano sul CF...

Storia piacevole tutto sommato ma sinceramente ancora mi sfugge il senso di questi remake.
Belli i disegni anche se, l'effetto "vetroso" del colore toglie moltissimo alle atmosfere originali (ma parlo da fan del b\n).
Quello che ho trovato seccante è l'editoriale, che racconta di quando Tiziano Sclavi ha avuto l'idea, di quando lo ha scritto ecc.
Vorrà dire che scriverò qualcosa io al buon Mauro Marcheselli: Grazie!
Il quindicenne me stesso del 1992 non finirà mai di ringraziarti per l'emozione che gli regalasti con questo albo.
Oggi, quasi quarantenne, mi sono un pò commosso ripensandoci. Grazie!

Bellissimo albo, credo impossibile fare meglio.
Storia che riempie alcuni aspetti non sviluppati nella storia del 92; scelta davvero azzeccata che completa il tutto in maniera impeccabile.
Grandissima Paola, complimenti.

Sulla nuova alba dei morti viventi ti do ragione, non mi è sembrata una storia intrisa di chissà quale sentimento, ma nei testi di quest'ultimo ho letto delle parole che mi hanno fatto venire i brividi. Ora, io non so se la Barbato fosse sincera mentre le scriveva, ma se non lo era chapeau per aver fatto finta così bene

Brava Paola. Le ho dato un otto. Un ottimo no, quello è solo per il Lungo Addio !! Però a parte gli scherzi, brava davvero! Alcune frasi sono state emozionanti e mi hanno colpito al cuore. Era difficile sbagliare quando si vanno a toccare i mostri sacri di Dylan Dog e secondo me Paola ne è uscuta ancora meglio del Rrobe (anche quella mi era piaciuta ma questo ha quel qualcosa in più). Vorrei sperimentare la lettura del Lungo Addio originale con questo a fianco. Mi sembra che questo infatti racconti quello che non si è visto nel Lungo Addio. Lo dico poco ma grazie Paola!

Premetto che per me Il lungo addio è una buona storia, non un capolavoro. Una decina di anni fa gli attribuivo molta importanza, all'ultima rilettura in alcuni passi mi è sembrato perfino eccessivamente zuccheroso, ma posso benissimo essere io ad essere cambiato e le cose che da ragazzo... ecc...
Questo della Barbato potrebbe intitolarsi Paralipomeni a Il lungo addio, più che un remake, come detto, va a collocarsi nelle pieghe di quella storia, una sorta di approfondimento.
Ho votato buono. E' un'opera sensibile e malinconica, rispettosa dell'originale con cui per forza di cose è in simbiosi, ma senza forzature od eccessi.

I disegni di Di Giandomenico colpiscono, però Dylan e Marina ragazzi sembrano troppo maturi per l'età che dovevano avere. Certo, bella la colorazione, ma in definitiva Ambrosini in b/n era un'altra cosa.

..forse è già stato detto, ma quando usciranno tutti insieme questi color fest remake?!? grazie

Per me albo meraviglioso, storia dialoghi prosa e disegni da favola... brava Paola finalemnte ai tuoi livelli massimi. Ma sul finale? Nessuno dice nulla? Qui non si è in regime di spoiler giusto?