Cravenroad7

Costa 4,90. L'ho sfogliato in edicola, non l'ho preso perché ho già quasi tutte le storie.
C'è anche L'inferno di Paperino che, conclusione a parte, è una bella storia (ma sfogliando alcuni disegni in questa ristampa mi sono parsi sfocati).
L'inferno di Topolino è nella versione modificata ho letto, non quella originale (cambia qualche vignetta e didascalia mi sembra).
Strana l'operazione che hanno fatto con la saga di Reginella, a rigore allora avrebbero dovuto riproporre il primo episodio con questo primo numero dei nuovi Grandi Classici e non dal penultimo dei vecchi. Ora ne mancano due da ristampare, penso saranno sui prossimi numeri, comunque sono meno belli dei precedenti e un po' ripetitivi.

Capitolo Topolino, in edicola da domani con una storia lunga di Sio, per quanto mi riguarda rimarrà lì, non il prossimo ancora però con un'altra storia di Fantomius. Le ho recuperate tutte e pur con qualche basso si tratta davvero di una bella saga che, giustamente, prima di diventare monotona, non sarà protratta all'infinito.

Capitolo Classici. Ci sarà, dal numero di febbraio, un restyling della grafica di copertina. Sarebbe auspicabile anche delle storie: più veri classici moderni (tipo Casty, le ultime di Cimino che si sono diradate, Artibani, Enna, ecc. ma anche storie di un certo respiro e numero di pagine) e meno storie a caso, allora sì che potrebbe diventare per me un appuntamento fisso e, tenendo così maggior conto del nome della testata, un modo per recuperare davvero quanto di meglio pubblicato dagli anni '90 ad oggi. Illusione. Si sa che certe storie le tengono per altre pubblicazioni (che una volta, anni fa, non c'erano) tipo Definitive, le varie Collection, ecc. oppure, sempre inserite in un mare di banalità, come chicche di qualche pubblicazione estemporanea (i vattelapesca) o nei Disney Big (dove mi pare, non so di preciso perché ne avrò acquistati due o tre in un anno, che su una ventina di storie ce ne saranno appena 2 o 3 di meritevoli).

Ultimamente mi sono chiesto chi fossero i lettori di tutte queste testate Disney (che si moltipliano pressoché a vista d'occhio); perché, in fondo, diciamocelo, ovviamente e giustamente, deve esserci una base economica solida su cui improntare queste collane.

E devo ammettere di non essermi riuscito a dare una risposta. Nella mia esperienza, il lettore disney è o un aficionado di lunga data (abbonato al Topo e, a seconda che sia più o meno giovane, segue i Grandi Classici per recuperare storie che non ha letto) oppure un bambino o poco più, abbonato al Topo e che a malapena sa che esistono altre testate perché le ha intraviste nell pagina delle pubblicità o perché gliele ha comprate la nonna quando aveva l'influenza [side story: mannaggia a mia nonna che mi ha portato quella porcata del mega 2000 solo perché era enorme e costava poco, quando ero piccolo].
E quindi non riesco a capire a chi possa interessare una testata come i Classici (a parte Aleks et similia, che hanno mollato ad un certo punto, ma non so quanti ce ne siano in giro), o i Disney Big, Paperinik Appgrade, Paperino (ammesso che esista ancora) o pure tutte queste pubblicazioni su Pippo Reporter, Fantomius e compagnia cantante. Non sono molto informato sul mondo del collezionismo Disney, seguo veramente pochissimo ad esempio il forum sul Papersera, quindi non so fino a che punto la gente possa riempirsi la casa di doppioni perché in edizione deluxe.
E, di contro, alle fiere ho visto pochi bambini uscirsene con sacchetti pieni di albi disney; oltretutto il 90% della pubblicità è dedicata al Topolino settimanale.

Boh, mi facevo queste domande e non trovavo risposte, magari avere suggerimenti o una visione più globale della mia

La mia infanzia è stata a base di Topolino, condito da rari Grandi Classici per i quali non impazzivo, pochi Classici e tantissime raccolte monografiche come le facevano tra la fine degli anni '90 e l'inizio del 2000: Paperolimpiadi, Paperincas, Paperamses, I Promessi Paperi, Historia Papera (la prima, che amore), o quelle monografiche su Indiana Pipps, Macchia Nera e molti altri. Albi che uscivano per I Miti Mondadori, se non ricordo male ed erano spesso corredati da una cornice narrativa inedita. Ecco, quelli li adoravo, poi hanno iniziato a farne uscire una quantità spropositata con storie sempre più scadenti e incollate insieme quasi senza motivo. Ricordo uno degli ultimi che entrò in casa, un anonimo Paperi e Motori, di cui ricordo la prima storia con disegni di Cavazzano e basta

Pk mi sembra molto seguito, ho visto diversi ragazzi comprarlo in fumetteria.
Per quel che mi riguarda, sono sempre felice di leggere belle storie, sicuramente Panini Disney è più organizzata nel seializzare, proporre, smistare, assemblare, di nuovo proporre e pubblicizzare.
Forse andiamo verso un mercato di collezionismo, però sono contento che, grazie a tutti questi volumi che mi ammiccavano in libreria ho potuto scoprire altri bravi autori. E rileggere quelli classici.
I volumi a fumetti per me sono come le sirene per i marinai.
Nemmeno legandomi all'albero maestro e con la benda sugli occhi riuscirei a resistere.

Pk non fa testo, poi su internet è abbastanza virale e gode di etrema popolarità.

Me lo sono chiesto anch'io chi fossero i lettori di tutte queste testate Disney.
Se uno ha già letto il meglio su Topolino, dal 2000 in poi (il periodo in cui io non ho letto nulla e alcuni autori sto recuperandoli un po' da un anno e mezzo circa), la gran parte di queste pubblicazioni non dovrebbe nemmeno guardarle. E pure io, con un recupero tutto sommato molto selettivo e limitato (a determinati autori), che da tempo sfoglio quasi tutti gli indici (in edicola e sul sito del Papersera dove vado solo per quello), devo dire, a conti fatti, che ne ho acquistate ben poche. Quando l'autore interessa le varie Edition sono davvero invitanti (pur avendo già qualche storia non mi sono fatto scappare quelle di Casty, Artibani, Faccini), così come le saghe sulla Definitive (io ho preso quelle di Fantomius e di Darkenblot, una sola di Pippo reporter, I milioni di Paperone m'ispiran poco) e posso capire, anche per il formato chi li colleziona (e pure una testata come le Topostorie), ma le altre boh, fatico a immaginare chi possa collezionare un Disney Big o i Classici considerando anche la qualità media espressa.
Da ragazzo(ino) compravo un po' di tutto, Topolino, i Classici (che due o tre storie degne di questo nome le contenevano quasi sempre), i Grandi Classici, Zio Paperone , il Tascabilone (chi se lo ricorda? con tante vecchie storie a strisce, anche quelle di Gottfredson, di cui uscirono ben pochi numeri). Ogni tanto Paperino Mese (che conteneva pure storie inedite, anche di Cimino, per dire) o il Mega almanacco (che era forse quella che mi piaceva meno). E la qualità mi pareva alta dappertutto, non penso sia solo l'effetto nostalgia, che c'entra abbastanza col mio recupero, ma dove non vado a ripescare vecchie storie che ho già o ricordo, quanto autori che con l'abbandono ho smesso di seguire nonostante mi piacessero allora, oppure nuovi che mi sono piaciuti molto ora (in definitiva quasi solo Casty direi).

Paperino esiste ancora. Sfogliando gli indici direi che qualche numero non è malaccio (anche se sono tutte storie riprese dal vecchio Paperino mese, almeno mi pare, quindi la scelta non è vastissima) e mi sembra che venda anche meglio di altre testate (tipo I Classici), poi il personaggio fa simpatia (e di riflesso una pubblicazione a lui unicamente o quasi dedicata), probabilmente attira qualche lettore giovane. Per dire il figlio di un mio amico stufo del Topolino settimanale ne ha disdetto l'abbonamento facendo però quello per Paperino.

P.S.
Io parlo spesso de I Classici, ma non è che ce l'abbia con loro. Si dà il caso che una volta erano una delle mie testate preferite, non ne perdevo un numero, poi la qualità è andata piuttosto calando alla fine degli anni '90 (ma storie buone, che potessero risultare ad ogni modo tra le migliori del periodo in questione, qualcuna era sempre contenuta), ma mi sono meravigliato, tornando ad acquistarlo dopo 14 anni di come si è ridotto.

Per me è lo stesso. Ho smesso di leggere Topolino e testate limitrofe verso i nove-dieci anni, quando mi sono innamorato di PKNA e MMMM. Ho poi recuperato molti Topi grazie sulle bancarelle di mezza Italia, ma sempre privilegiando certi autori (Casty, Faccini, Artibani, Cimino, Enna, Gervasio, Mazzavilla), poi le varie antologie tipo tutto Romano Scarpa, Barks, Gottfredson, le Definitive, le Special Edition. Oggigiorno per un lettore non collezionista sui venti trent'anni la selettività è d'obbligo, anche favorita da certe pagine facebook o dal sito Papersera (che è veramente una miniera d'oro di consigli).
Se poi la domanda è se i bambini di oggi leggano roba tipo Paperino Mese, onestamente non ne ho idea. Ma se vanno ancora in edicola probabilmente un loro bacino acquirenti l'avranno.

A proposito: http://topoinfo.altervista.org/riviste/ ... -edition/7

Le bancarelle sono il modo più economico, basta segnarsi dall'Inducks qualche numero dei Topolino con le storie che interessano. Purtroppo però spesso lo stato di conservazione lascia molto a desiderare.
Proprio per Artibani (di cui ho notato solo ieri la presenza) mi sono preso pure quello in edicola con la storia di Sio



Mi sembrava che la Green fosse dedicata a Pezzin-De Vita, invece è Pezzin-Cavazzano. Ad ogni modo per chi non ha già quasi tutte le storie (come me, son già sicuro) un ottimo acquisto.

Io, con tutto il bene per Ciccio Artibani, non oso. Attendo recensioni.

Beh, alla fine ho osato. Buona la storia di Artibani, su Sio stendiamo un velo pietoso. Bleah.

Mmmh la storia di Sio... non ci siamo proprio.
Banale, a tratti surreale fino a far storcere il naso, Paperina completamente fuori personaggio e Cuordipietra Famedoro dato in pasto a uno sceneggiatore dilettante

Se la storia d'apertura del topolino è questa, non guardo neanche le altre.

E' un po' meno peggio delle brevi che avevamo letto in precedenza, ma nel senso che se quelle erano da 4, questa lunga è da 5, 5,5 ad essere generosi.
Lo stile di Sio: battute e situazioni assurde a raffica (qualcuna mi ha fatto sorridere, altre no, come l'inutile tormentone sul non riconoscimento di Quo) innestate in una storia che vorrebbe essere classicamente ciminiana. I famigerati talpuri tanto caricati da copertina, editoriale e servizio successivo alla storia mancano alla fine di verve e di carisma (ben altre le creature buffe inventate da Cimino), non hanno il minimo fascino. Cuordipietra Famedoro è un personaggio da usare col contagocce e sicuramente non come qui, è un carattere totalmente negativo, una specie di doppio di Zio Paperone malvagio, dove l'avidità poggia sulla completa assenza di scrupoli o morale, inoltre è dominato da vero odio nei confronti del rivale. Non gli si possono appiccicare comportamenti comici o da simpatica canaglia, non è un Rockerduck che va bene quasi ovunque e in più modi.
La storia di Artibani è la migliore come prevedibile, ma è carina, non certo tra i suoi lavori migliori. C'è persino qualche incongruenza (es. il Topolino del futuro prende la macchina, come farà quello del passato a raggiungere stando nei tempi il centro commerciale?).
Il resto dell'albo, un tris di storie da mediocrità a sufficienza risicata.

Mi sembra che la comicità di Sio, oltre che ripetitiva sta cominciando a diventare noiosa e addirittura irritante...
Personalmente la gag su Quo l'ho trovata decisamente fuori luogo. E banale.
Una piccola menzione per ZIO PAPERONE (E BATTISTA) E L'ORGANIPOTOGRAMMA (Topo 3137) che, pur nella sua semplicità, mi ha fatto sorridere. E' non è cosa da poco.

Il Topo di questa settimana si lascia leggere per il solito bell'episodio di Fantomius, penalizzato come al solito dalla lunghezza troppo esigua e da questa strana sottotrama orizzontale di cui sembra non vedersi la fine. La conclusione dell'episodio non mi ha entusiasmato, ma



Il resto del libretto non è niente di che (la solita Brigitta, la solita rapina fallimentare di Gamba, un'avventura romantica di Archimede con un Paperinik abbastanza sprecato), ma comunque meglio del numero scorso, in cui si salvava la storia di Artibani e poco altro.

Sempre a proposito di Fantomius il 15 corrente mese esce la terza raccolta, che non mi farò sfuggire perché devo recuperare degli episodi che mi sono perso nei mesi passati.

Un articolo interessante su come si è evoluto il Topo dal 2000 a oggi. P.s. Burn Muci burn.

http://www.fumettologica.it/2013/12/top ... uietudine/

Dalla pagina di Papersera:

"Ecco l'annuncio: Giorgio Cavazzano torna a disegnare storie italiane per il settimanale Topolino!
Ne dà notizia lo stesso autore veneziano all'interno della trasmissione radio "Tizzoni d'Inferno", condotta da Tito Faraci. Brindiamo!"

Ciao Don Cristo, mi rivolgo a te che sei il mio mentore topolesco. ...leggendo i tuoi post, mi incuriosisce molto la saga di fantomius e, come sempre, volevo romperti le scatole per sapere quali topi devo recuperare.

Mentore addirittura! Allora mò ti faccio un servizio a mestiere, come si dice.

Come saprai, Paperinik nasce nel 1969 (Topolino 706-707) dalla straordinaria penna di Guido Martina, che in un colpo solo crea un alter ego "vincente" del nostro papero preferito e il suo predecessore, il precedente abitante di Villa Rosa, un criminale molto noto nella Paperopoli dei primi del novecento, di cui all'epoca conosciamo solo il nome di battaglia: Fantomius. Martina scrive un po' di storie su Paperinik (per me, escluso PK, le migliori) e poi passa la mano o viene allontanato dal progetto, non si sa. Per un po', di Fantomius veniamo a sapere giusto il poco che serve allo sceneggiatore di turno per dare pepe alla sua storiella di Paperinik: che era un miliardario a sua volta, che aveva altri rifugi, ecc. Poi d'emblee nel Topo numero 2455 Marco Gervasio scrive la sua non bellissima ma interessante "Paperino a l'ombra di Fantomius" in cui Fantomius sembra essere tornato a rapinare i ricconi di Paperopoli (e la colpa ricade sul Nostro, il cui costume è quasi uguale). Dopo questa, Gervasio aggiunge altri tasselli nelle successive tre storie che compongono una sorta di 'prequel' alla saga vera e propria: Paperinik e il tesoro di Dolly Paprika (Topolino 2675), Paperinik e il segreto di Fantomius (2902) e Paperinik e il passato senza futuro (2933). Per quanto non fondamentali, ti consiglio di recuperare queste quattro storie, se non altro perché non sono state più - che io sappia - ristampate.
Poi nel 2012 comincia la saga vera e propria, senza più intrusioni di Paperinik.

1 Il monte rosa 2972
2 L'evasione di Fantomius 2973
3 Fantomius a bordo 2974
4 Brutfagor 2975
5 Silenzio in sala 2994
6 La maledizione del faraone 3036
7 L’ottava meraviglia del mondo 3037
8 Fantomius sulla neve 3039
9 La maschera di Fu Man Etchù 3072
10 Il bottino dei Baskerville 3073
11 Il tesoro del Doge 3075
12 Il nobile dietro la maschera 3107
13 Gli anelli di Cagliostro 3108
14 Il tesoro di Francis Drake 3139
15 Fantomius d'Egitto 3142

Le prime 8 sono state ristampate nelle due Definitive collection che trovi ancora in fumetteria. Domani esce la terza

Un appunto. Non a tutti piace la caratterizzazione di Quackett, che non somiglia nè a Paperinik nè a Paperino. A me invece convince abbastanza. Tuttavia penso che alla saga manchi ancora qualcosa, una storia più lunga, più di ampio respiro, perché spesso la brevità degli episodi penalizza un poco, soprattutto per quanto riguarda gli ultimi capitoli.