dipintendo ha scritto:
Non capisco di cosa vi lamentate, 4,80 euro per 132 pag disegnate da mostri del fumetto mondiale come Carlos Gómez, Enrique Breccia, Ortiz, Fernandez, Alfonso Font , penso siano soldi ben spesi e...Ops
scusate, per sbaglio ho preso in mano il numero otto...
[...]
ma su una testata che ha trent'anni (e con gli standard che teoricamente dovrebbe avere la Bonelli), sono proprio necessari tutti questi autori esordienti?
Poi mi dite che sono un nostalgico di m... ma i CF a cura di Gualdoni (come appunto il n 8 e il 4) avevano una qualità e degli standard
un milione di volte superiori.
Certo, il ragionamento fila, se si giudica la qualità di un CF solo in base ai nomi altisonanti degli autori coinvolti. Per me, ad esempio, le tre storie dell'ultimo Color sono molto più riuscite della maggior parte di quelle contenute nei numeri che hai citato (se si parla di disegni, ovviamente Breccia e Ortiz battono Galli e Aka B 2-0
). [vedo che hai già risposto ad alemans su questo punto]
In ordine di gradimento:
"Sir Bone" di Ausonia è una riflessione niente affatto banale sull'evoluzione-stasi di Dylan, che deve rinnovarsi periodicamente, pur rimanendo sempre se stesso;
"Claustrophobia" di Aka B è metafumetto spinto ma per una volta ben fatto, per quanto fine a se stesso. Bellissime le pagine finali in cui Dylan riesce a vedere "dietro il sipario";
"Grick Grick" è una storia nerissima e angosciante sul tema dell'ingordigia, declinabile in varie interpretazioni.
Che piaccia o no, questo Color rappresenta appieno l'essenza della testata. Voto 8.