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#353 - Il generale inquisitore
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Accettabile (6) 13%  13%  [ 17 ]
Buono (7-8) 37%  37%  [ 48 ]
Ottimo (9-10) 38%  38%  [ 49 ]
Voti totali : 129
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 Oggetto del messaggio: Re: #353 - Il generale inquisitore
MessaggioInviato: gio feb 11, 2016 1:51 am 
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Sinceramente mi sembra una storia abbastanza sopravvalutata: sarà che il convento non passa miracolature di alta santità, ma alla fine sono rimasto al pasto da refettorio quando mi sarei aspettato ben altro gourmet, considerato l’autore ai testi. Accatino alla sua prova meno significante, tutta sbilanciata verso la sua personale passione per il cinema che non trova adeguate risposte nelle pagine da vignetta, anche come modus scribendi.

Ho votato un tiratiiiiiiiiiiiiiiissimo 7 perché nonostante tutto la qualità sopra la media si vede – soprattutto nei dialoghi, molto meno nella sceneggiatura – i disegni tengono bene, ci siamo per un mese sbarazzati dalla continuity e lo humour di Groucho è molto in palla.
Ma tolta la cornice auto-conficcante delle cineangosce artistiche (in docu-fiction) di Reeves, la storia rimane di una povertà di spunt&trovate ben allineata alle recenti delusioni, ma poco consona all’autore in questione.

Non ho molto tempo, quindi scriverò meno del solito e senza ricognizione d’insieme:

SPOILER
SPOILER
SPOILER



Esordire con un pajo di mutande maschili (p5.iii) quando alla porta c’è una stangona post-doccia come Rebecca, significa cominciare già col piede sbagliato :x: .

La boccalonaggine forzosa/esaltata con cui Mr Long crede alle illazioni gnegné (p.13) del respinto Jeremy sulle presunte pratiche stregonesche di Rebecca (ermellino compreso) pensavo avesse seguito in qualche altra sequenza, ma nulla: ok, l’abbiamo bollata – con scomunica? – come strega a priori e tanto basti. Già in questo ambito si capisce come i soggetti in questione, oltre a non starci con la testa, possano essere manipolati anche da una bambopinkia qualsiasi che crede sua sorella frequenti Buffy.
E questo toglie spessore alla questione occulta, cosa che non viene mai recuperata nel corso dell’albo, perdendo moltissimo in potenziale :cry: .

Piccolo esempio di come sceneggiare per il cinema NON corrisponda a sceneggiare per il fumetto: la macrovignetta di apertura, per quanto ripresa dal film – quella col titolo della storia, p.14.i – è di un vuoto tanto spaesante quanto inutilerrimo, col tipo che prepara la forca in estrema lontananza e le nuvole a farla da padrone. Può funzionare in una sequenza di presa in camera, tra le altre… ma nel fumetto dove devi imprimere suggestionabilità ad una vignetta-chiave, come un quadro/icona, si perde in sé afflosciandosi prima di segnare alcunché. Si poteva scegliere di meglio dal film stesso, o interpretarlo in chiave più vivida, come verrà fatto per altre sequenze successive :| .
Un altro esempio potrebbe essere - qui più orientato verso la superfluità - potrebbe essere quello della manopola dell'aria condizionata a p.80.vi, ma per ora mi fermo qui.

Detto questo è evidente che la storia si snoda su due assi, i racconti ricostruttivi, film compresi...e Dylan che ci finisce in mezzo, cacciandosi in una guajo per 20 pagine. Pochi rimbalzi efficaci, povertà di sceneggiatura abbastanza evidente. Soggetto speso per creare un caso pseudobiografico e poco più.

Primo racconto: Dylan incrocia l’attore Ogivily e ci scappa l’interesse retrospettivo per Reeves. E cominciamo quindi a ricostruire gli eventi '70s con tanto di allusione a quell’auto-barricamento nel terrore che tanto ha scosso il regista (p28)… a trent’anni di distanza…seeeh…ricordarsene prima no, eh… :dito:

Secondo racconto, ma dovrei definirlo indottrinamento…verso Dylan, ma anche verso il lettore a questo punto: la bella nullafacenteinquelmomento Imogen offre una buon’oretta del suo contratto da stagista al passante Dylan per rinfrescarlo sul making of del film in questione, con tanto di discettazione preparatissima – fossero davvero così gentili al BFI… - e dietro le quinte in esclusiva 8-) .

Segue cena simpatica, anche per l’ironia malcelata sull’ipocrisia del veganesimo spinto – che poi troverà sfogo nella trovata azzeccata delle pecore sacrificabili (p.84). Resta da capire come mentre sfoggia un abitino strasexy di quel genere, Imogen se ne vada in giro con dei fuseaux da casalinga mortadesonno (p.41.i)... ma forse questo è colpa della fidanzata di Casalanguida che non gli proof-readera lo style degli abbinamenti per le sue girls di china :oops: .

La parte più riuscita, a mio vedere, è quella tra le pagine 42-47 che introducono il balordo vademecum del corteggiamento per una ragazza ancora appesa, con staffetta dal cuore d’oro di Wilson a quello di Jeremy…a contorno della torturatrice misogina Estelle, personaggio piuttosto raro al femminile, se parliamo di processi da pseudo-Inquisizione .
Occhiatando velocemente qualche commento precedente, c’è chi si esaltava languidamente per le scene di sado-nudo di Casalanguida. Ecco, io trovo abbastanza inopportuno paragonarlo alle streghe libidinosamente strattonate dal maestro Dall’Agnol del #69 :P :P :P , al cui cospetto queste sembrano dei manichini quasi asessuati… e la copertina pare ne tragga spunto :? .

E siamo poi al terzo racconto kemmanco Martin Mystère: stavolta il prof di Imogen, che guardacaso ha sostenuto un esame di storia EarlyModern, vanta le sue tre pagine(pp.50-52) di gloria per indottrinare Dylan in materia M.Hopkins, ovvero ciò che si poteva tranquillamente fare in biblioteca o tramite Grouchirma.

Ancora un ritorno opaco sul tema del “sentirsi perseguitato” di Reeves, per parola del suo assistente alla regia (p.56), tra rassegnazione depressa in stato d’assedio e vuoto esistenziale nonmeglioprecisato, e ancora il cinema che si riprojetta su stesso, con Trevanian che nel frattempo insiste alla porta, non certo per vendere enciclopedie di negromanzia.
Tra l’altro anche nel finale viene lasciata più che nel non-detto nel trascurato la questione di cosa intimidisca realmente in Trevanian, del suo ascendente sinistro, dei suoi poteri arcani, eccetera…buttati lì in controluce soltanto nei racconti dei testimoni o nelle ricostruzioni a mezza tinta, ma senza sfiorare il lato oscuro del suo incombere fatale su Reeves, che si dà per rassegnato in partenza, a conti fatti :( .


A salvarsi l’ottimo interludio bis di Groucho, prima sulle questioni alimentari (p.60) e poi sulle mestizie della sessualità non proprio da mandingo (p.64) :g: .

In pratica l’albo per me finisce qui.
Seguono una trentina di pagine abbastanza insipide e routinarie, senza acuti di alcun spessore tra torture scontate e fughe ai saldi, con l’aggravante di non aver ripreso con nerbo la questione della stregoneria, rimasta tra i denti nelle cialtronate impost(urat)e da Mr. Long, novello bruciafemmene da curva ultranzista. Fa bene Dylan a deriderlo (p.68-69), anche se c’è da capire come faccia a riprendersi dopo esser stato mazziato in fin di vita, e scappar via come una cavalletta con tanto di nuda fanciulla scalza a rimorchio :o .

Messa al rogo parte dei cattivoni, rimane TizzoneArdente Long alla calcagna dei nostri – e qui ringrazio Accatino per essersi ricreduto rispetto a quando lui stesso dichiarava che il soprannaturale non lo sfrutta mai nelle storie per principio, perché è come giocare a carte truccate… troppo comoda come soluzione per inquietare… :D
Ma nel suo caso basterà una sterzata esplosiva (p.85) per metter ko l'infiammato di turno, ed addio ad ogni velleità di ripulitura moralizzata.

Sbarazzatosi del peso di Dylan e delle sua storia da rimediare in corsa, Accatino può quindi tornare all’unica Storia – majuscola, nel senso della testata dove avrebbe trovato miglior riparo – che realmente gli interessa (p.88) :roll: .
Altre dieci pagine, che a parte la rassegnazione stoica for cinema’s sake di Reeves, mi hanno detto ben poco, a differenza delle mezzetinte conclusive dell’Assassino della porta accanto che intrecciavano ben altri fili per sottigliezze profonde quanto irrisolte.

Per farsi belli una lettura al volo da Fitzgerald (p.95), e poi tutti a nanna :* .

ALOHA TENERA E’ LA NOTTE…
(ma se mi streghi tu, s’irrigidisce)

_________________
Io no capito, io no capito

(anta baka?! [...] kimochi warui)


Ultima modifica di wolkoff il gio feb 11, 2016 12:50 pm, modificato 2 volte in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: #353 - Il generale inquisitore
MessaggioInviato: gio feb 11, 2016 8:43 am 
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Piccatto ha scritto:
La parte migliore è indubbiamente quella in cui il luminare di storia medioevale si lancia nel racconto della vita di un tale vissuto nel XVII secolo.


Ma ce li hanno gli editor alla Bonelli? Mah.


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 Oggetto del messaggio: Re: #353 - Il generale inquisitore
MessaggioInviato: gio feb 11, 2016 10:10 am 
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Non sapete più cosa cavillare per sentirvi più intelligenti di quegli incompetentoni ignoranti che gestiscono e scrivono Dylan. :lol:
Come se non fosse l'assoluta normalità per gli studi medievalisti estendersi almeno fino al 700 o fino alla rivoluzione industriale dell'800.
Come se i medievalisti non fossero comunque storici a tutto tondo, quindi con ampie conoscenze riguardanti tutta la Storia.
Come se fenomeni come l'inquisizione e la caccia alle streghe non fossero fenomeni nati nel medioevo.
Per altro nella storia Dylan si rivolge al tipo perché consigliatogli dalla ragazza, non dopo aver sulle pagine gialle "esperto di medioevo che magari ne sa di 600", quindi all'interno della narrazione la cosa ha la sua giustificazione.

Oh, è un errorino eh. Ma è un errore sciocchino e assolutamente veniale.
Ho capito che Dylan è brutto, la Bonelli è cattiva e gli autori sono tutti scemi, ma sparare le solite "indiscutibili" sentenze attaccandosi a robette del genere sa solo di trombonata livorosa.


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 Oggetto del messaggio: Re: #353 - Il generale inquisitore
MessaggioInviato: gio feb 11, 2016 10:18 am 
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Yawn.


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 Oggetto del messaggio: Re: #353 - Il generale inquisitore
MessaggioInviato: gio feb 11, 2016 10:26 am 
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Eh appunto: questione assolutamente insignificante e noiosa.


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 Oggetto del messaggio: Re: #353 - Il generale inquisitore
MessaggioInviato: gio feb 11, 2016 10:53 am 
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Dipende dalla questione a cui ti riferisci. Che ultimamente ci sia un po' di fretta nel mettere in stampa le cose mi sembra che l'abbiano notato in parecchi. Ci sono refusi ormai in ogni albo, per non parlare di errori fessacchiotti che si stanno lasciando correre un po' troppo alla leggera. Accetti che a qualcuno possa dare fastidio (anche se magari possono sembrare cavilli) senza andartene in giro ad accusare la gente di essere odiatori della Bonelli? Sì? Grazie. Questi scatti rabbiosi insteriliscono ogni discussione, quindi lasciamoli ad altri posti e ad altre persone.


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 Oggetto del messaggio: Re: #353 - Il generale inquisitore
MessaggioInviato: gio feb 11, 2016 11:25 am 
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tommaso ha scritto:
Oh, è un errorino eh. Ma è un errore sciocchino e assolutamente veniale.

Ah, monello! :wink: :D

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 Oggetto del messaggio: Re: #353 - Il generale inquisitore
MessaggioInviato: gio feb 11, 2016 11:47 am 
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Iscritto il: lun mar 01, 2010 4:23 pm
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Don Cristo ha scritto:
Dipende dalla questione a cui ti riferisci. Che ultimamente ci sia un po' di fretta nel mettere in stampa le cose mi sembra che l'abbiano notato in parecchi. Ci sono refusi ormai in ogni albo, per non parlare di errori fessacchiotti che si stanno lasciando correre un po' troppo alla leggera. Accetti che a qualcuno possa dare fastidio (anche se magari possono sembrare cavilli) senza andartene in giro ad accusare la gente di essere odiatori della Bonelli? Sì? Grazie. Questi scatti rabbiosi insteriliscono ogni discussione, quindi lasciamoli ad altri posti e ad altre persone.

Confesso di essere uno di quei lettori che raramente fanno caso ai refusi, anche per limiti miei forse. Ma capisco benissimo che possano dare fastidio e anch'io lo trovo un cattivo segnale. Per altro in questo caso si tratta se mai di una superficialità più che di un vero refuso.
Nessun scatto rabbioso(?) da parte mia, ma un post tranquillissimo, al massimo sfottente, quello sì.
Comunque, da un altro punto di vista, si potrebbe anche accettare che, a qualcuno, ogni tanto, possano dare un po' noia i toni perennemente apocalittici e intrisi di pessimismo cosmico ormai imperanti in ogni dove in questo forum, soprattutto se applicati a particolari insignificanti come quello in questione.


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 Oggetto del messaggio: Re: #353 - Il generale inquisitore
MessaggioInviato: gio feb 11, 2016 12:09 pm 
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Località: Verona
Francamente, trovo che Tommaso non abbia tutti i torti. :x: Se, da un lato, è sacrosanto evidenziare gli errori e chiedere una maggior cura redazionale, trovo che a volte la "caccia all'errore" diventi quasi un fine ultimo, neanche fosse quello il motivo per cui si legge l'albo del mese. Caccia che, una volta giunta a buon termine, assume toni eccessivi a scapito di questioni ben più importanti. Per capirci: ci sono troppi refusi? Sì, probabilmente sì. Vale la pena di farli notare? Sì, senz'altro. Sono questi il principale problema di Dylan? Ovviamente no, per quanto siano un sintomo da non sottovalutare. Insomma, nel parlare di Dylan ci vorrebbe un equilibrio che non sempre c'è: questo forum è un luogo vitale che sa spesso offrire spunti di discussione e di analisi interessanti e inediti, ma se si trasforma in una succursale di Comix Archive (esagero :g: ) la sua credibilità ne verrà inevitabilmente minata.

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È la mia opinione, e la condivido.

Ciao,
Teo


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 Oggetto del messaggio: Re: #353 - Il generale inquisitore
MessaggioInviato: gio feb 11, 2016 12:15 pm 
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Iscritto il: ven feb 20, 2015 5:53 pm
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rimatt ha scritto:
ma se si trasforma in una succursale di Comix Archive (esagero :g: ) la sua credibilità ne verrà inevitabilmente minata.

Proprio con questo albo non corriamo il rischio...ha avuto pochissimi voto negativi e tantissimi positivi (tra cui il mio) , poi, è normale che una volta appurati i pregi, si tende a discutere più degli eventuali difetti. :dito:

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 Oggetto del messaggio: Re: #353 - Il generale inquisitore
MessaggioInviato: gio feb 11, 2016 12:16 pm 
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Iscritto il: mar feb 03, 2015 10:01 pm
Messaggi: 1281
tommaso ha scritto:
Comunque, da un altro punto di vista, si potrebbe anche accettare che, a qualcuno, ogni tanto, possano dare un po' noia i toni perennemente apocalittici e intrisi di pessimismo cosmico ormai imperanti in ogni dove in questo forum, soprattutto se applicati a particolari insigificanti come quello in questione.


Ci mancherebbe. Toni intrisi di pessimismo cosmico mi sembra esagerato, ma che ci sia un diffuso malcontento è un dato di fatto: se ti urta è un tuo diritto dirlo, giustamente (ho frainteso il tono? ti chiedo scusa). Per quanto mi riguarda una cosa che mi innervosisce è quando si declassano alcuni dettagli come 'insignificanti' ai fini del giudizio sulla storia stessa. Questo dettaglio (di cui non m'ero accorto nemmeno io) si inserisce in mezzo ad altri che presi assieme mi fanno pensare che alla stesura di questa sceneggiatura Accatino abbia dedicato scarsa cura rispetto a ciò a cui ci aveva abituati. Nessuno sarebbe più contento di me se le persone che vengono stipendiate per controllare e correggere errori sciocchi come questi avessero più tempo (mettiamola così) per dedicarsi a queste cose. Nella fattispecie mi riferisco proprio a Recchioni, non perché lo odio, ma perché sviscerare una sceneggiatura, correggerla, valutarne la validità narrativa, sono cose di sua competenza, e uno che è arrivato in alto dove sta lui non si può permettere di fare un lavoro approssimativo. Ripeto per l'ennesima volta: ha senso che in una storia come Nel fumo della battaglia Simeoni si prenda qualche libertà nel descrivere la sindrome di Asperger perché non è un neurologo - lo stesso fa la Barbato in E cenere tornerai quando parla di agnosia - va bene, ci sta, si tratta di concetti molto complessi. Ma che nessuno si sia reso conto che la base narrativa di La mano sbagliata non ha senso, per me è grave. Qua, in questo Generale inquisitore, al di là del gradimento generale per la storia (di cui ho apprezzato l'impostazione classica, la resa di Dylan e di Groucho e l'assenza di alcuni fattori) secondo me ci sono diverse cose che non scorrono bene. Piccatto ha fatto notare un altro blooper. Cominciano ad essere tanti.

Cambiando argomento. Come ogni buon ignorante in fatto di cinema sono andato a perdere un po' di tempo su wikipedia.

"Censura. Per l'epoca, Il grande inquisitore mostra scene di violenza e sadismo alquanto forti. Il censore britannico John Trevelyan, cugino alla lontana di Michael Reeves,[12] in un primo momento diede ascolto alle motivazioni espresse dal regista circa l'estrema necessità di includere scene così cruente nel film. Tuttavia, Trevelyan indicò come nella pellicola fossero mostrate "impressionanti scene di violenza, apparentemente per fini meramente commerciali e non artistici". Di conseguenza, il film venne ampiamente tagliato per l'uscita nelle sale. Circa due minuti di violenza definita di una "brutalità eccessivamente sadica" furono rimossi. Inizialmente Reeves accettò di eseguire personalmente qualche taglio, ma quando la censura si fece più pressante, rifiutò di collaborare. Trevelyan dichiarò che Reeves successivamente gli scrisse una lettera ammettendo come i tagli eseguiti non avessero rovinato il film come lui credeva. Nessuna copia della lettera è mai giunta a noi, e basandosi sui molti commenti fatti dal regista circa la censura subita, egli riteneva invece che i tagli "avessero distrutto il film". Il biografo di Reeves, Benjamin Halligan, ritiene che Trevelyan si possa essere confuso con un'altra lettera mandatagli da Reeves."

Trevelyan somiglia molto a Trevanian.

Ora voglio un premio G.A.C.


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 Oggetto del messaggio: Re: #353 - Il generale inquisitore
MessaggioInviato: gio feb 11, 2016 12:28 pm 
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Iscritto il: ven feb 20, 2015 5:53 pm
Messaggi: 2562
Don Cristo ha scritto:
Ora voglio un premio G.A.C.

OT
Mi hai ricordato che mi piacerebbe scrivere qualcosa su Shimoneta to iu gainen ga sonzai shinai taikutsu na sekai nella sezione manga. :mrgreen:

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 Oggetto del messaggio: Re: #353 - Il generale inquisitore
MessaggioInviato: gio feb 11, 2016 12:42 pm 
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Iscritto il: mer lug 22, 2015 9:43 am
Messaggi: 389
Il libro di Recchioni, YA, è stracolmo di refusi, una cosa allucinante.

Detto questo, secondo OT a cascata.
Ho appena comprato:
- i primi 300 Dylan Dog serie regolare (i primi 15 ristampa, poi originali)
- tutti gli speciali* (nel caso, con albetto)
- tutti i maxi*
- tutti i color fest*
- tutti i giganti*
*(che coincidono temporalmente col 300, il tizio che me li ha venduti smise con DyD col 300)
- due Dylan Dog & Martin Mystere
- il gioco di Dylan Dog
- due libri mondadori con DyD
- l'enciclopedia di Dylan DOg (l'ho sfogliata, sembra la cosa più inutile del mondo)
- un maxi Dampyr (?!?)

Tutto imbustato e perfietto: 120 euro.
Dio benedica la crisi economica e la gente che in fretta e furia emigra.

Il tizio mi ha detto che si era reincuriosito con la gestione Recchioni e aveva deciso di dargli un'altra possibilità, quindi di fronte all'edicola non ha resistito ed ha comprato un albo. Indovinate quale? GLI SPIRITI CUSTODI :D


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 Oggetto del messaggio: Re: #353 - Il generale inquisitore
MessaggioInviato: gio feb 11, 2016 12:58 pm 
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Iscritto il: lun mar 07, 2011 5:16 pm
Messaggi: 4484
Poveraccio! Dopo l'affare che ti ha fatto fare, potevi almeno sconsigliarglielo. Sei stato spietato. xD

_________________
Vai, allora, ci sono altri mondi oltre a questo.

______________________________________
Classifiche dei voti del forum di tutti gli albi anno per anno:
viewtopic.php?p=470652#p470652


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 Oggetto del messaggio: Re: #353 - Il generale inquisitore
MessaggioInviato: gio feb 11, 2016 1:04 pm 
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Iscritto il: mer ott 30, 2013 9:02 pm
Messaggi: 4173
Località: Macondo
120? Sicuro che non manchi uno zero? :o

_________________
Di solito ho da far cose più serie, costruir su macerie o mantenermi vivo.


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