Cravenroad7

Bravo! Cioè, diciamolo a quei "giurassici" che leggono i fumetti per la trama...il prossimo color fest lo scriverà il mio nipotino che ha due anni...non sentite già l'hype nell'aria?
Per la carta, se è migliore te lo saprò dire appena finirò di leggerlo.
Per la storia di ausonia, due domande: chi è quell'emo balbettante che ha preso il posto di Dylan Dog? e in che lingua è scritta?

Io adoro queste tue uscite

Il color fest foooorse lo leggerò. Forse.

@dipitendo: Intendevo che é stata una storia che mi ha trasmesso angoscia e mi ha tenuto incollato, pur non essendoci in realtà una trama. Non sto dicendo assolutamente che 'meno trama c'è meglio é', figuriamoci! Ma giudico la prova dell'autore molto positiva per il fatto che sia riuscito a scrivere un'ottima storia breve con praticamente un monologo e un'unica ambientazione.
Il tutto chiaramente é un parere personale.

@iunioras tutto sommato è la meno peggio del trittico

Ma in generale come mai non ti é piaciuto?

Della prima storia non mi è piaciutissimo tantissimo il soggetto, la narrazionissima e i dialoghissimi li ho trovati fastidiosissimi così come il balbettare di Dylan, una volta, due, per esprimere stupore. ..ma poi troppo diventa esagerato. Il capello emo sull'occhio idem, una vignetta, due, ma poi stanca.
I disegni sono dei mattonissimi pesantissimi.
La seconda ha un bel segno, ma Dylan ha un aspetto che mi convince poco, poco studiato, sembra più un inutile virtuosismo che, fosse stato Gipi o Mattotti, avrei pure capito, ma da un esordiente (o quasi) mi mi aspetto meno strafottenza verso un personaggio che ha trent'anni di storie alle spalle e grandi maestri (da cui possibilmente, trarre una lezione ).
La storia. ...la storia. ...la storia?
Va beh, passiamo all'ultima e tralasciamo i refusi (pag79) sui nomi delle donne di Dylan.
Mi sembra quella fatta meglio (almeno il personaggio somiglia a Dylan Dog ), ma la trama (questa inutile suppellettile) è davvero poca roba. Poteva essere un idea da due tavole, 30 son davvero troppe.
Mi è piaciuta la tavola intera frammentata.
Per il resto quoto quasi in toto Piccatto.
Non so ancora che voto dare.
Devo rivedere alcuni passaggi.

Bella la prima storia , la seconda non ha senso di esistere e la terza non lascia granchè ... votato mediocre
Bellissimi i disegni e la colorazione di tutte e tre le storie

Appena sfogliato in edicola, graficamente eccelso ma alcuni disegni non mi ispirano, non capisco perchè alcuni disegnatori cambiano cosi drasticamente Dylan facendolo sembrare un altro. Ma non l'ho comprato, i "cortometraggi" non mi appassionano

Si salva un pò la prima, per il resto...boh....

Al di là del merito delle storie, questo numero rispecchia al 100% la mia idea di quello che dovrebbe essere il Color Fest (e che purtroppo si vede poco): sperimentazione estrema.

a me son piaciute in ordine inverso:
la terza, soprattutto per il finale.
la seconda, che però sembra un soggetto riadattato per la testata.
la prima ha buone intenzioni ma la sceneggiatura non prende affatto. k, soprattutto, fa scendere il latte alle ginocchia.

Nella prima storia dylan versione garko

a mio modo di vedere questo è il vero primo goal dall'inizio della gestazione di Recchioni; finalmente si respira un'aria di tangibile rinnovamento (anche l'odore della nuova carta è diverso), lo si percepisce dall'estetica audace e lo si percepisce dalla libertà espressiva che a tre autori con scritture così "personali" non poteva essere negata.
l'impressione è che i tre abbiano avuto la pregevole intuizione di non dover comprimere una consueta avventura di dylan in una sintesi di 30 tavole ma abbiano sfruttato al meglio il poco spazio a disposizione per ritrarre momenti, suggestioni, dubbi e angosce; da sottoporre a più letture e a diversi piani di lettura. Per me Aka B è quello che è riuscito al meglio a sfruttare quest'opportunità; sarà che adoro scritture intimistiche e pensieri in prima persona.
spero vivamente si vada avanti in tal senso. Ottimo!

Devo dire che condivido l'entusiasmo di questa uscita con chi ha votato ottimo. Secondo me questa è la prima uscita di DYD nuova gestione che è DAVVERO qualcosa di nuovo. Bene.
A mente lucida condivido anche chi critica queste storie (soprattutto di una ennesima autoanalisi metafumettistica, l'ultima storia, non ne sentivo certo il bisogno).

Però cmq bene! Fossero tutti così i CF davvero niente male

Questo è un Color Fest esattamente come dovrebbe essere, almeno nelle intenzioni. Le trame o i disegni possono piacere o non piacere, ma qui abbiamo tre artisti dallo stile particolare, che difficilmente vedremmo sulla serie regolare, ognuno autore totale (anche della colorazione), che si cimentano con il Nostro.
Davvero prese a sé le trame sono poca o nulla cosa, per questo motivo ho votato buono invece di ottimo, ma immergersi in questi "deliri" espressivi, lasciarsi catturare dalle loro atmosfere, è stato un piacere visivo per me, in questo caso quasi più fruitore d'immagini che lettore di fumetti.
Per stile, anche di colorazione, la mia preferita è quella di Ausonia e pazienza per il fastidiosissimo ciuffo di Dylan (come per l'eloquio di Mr K). Quella di Galli è sì interessante, ma anche quella che m'ha lasciato più freddo, mentre quella di Aka B è riuscita a trasmettermi più delle altre, un senso di attesa che si trasforma in una sorta di suspense, grazie anche all'impostazione e alle inquadrature delle vignette, per quest'incubo che vira nel metafumettistico, ma senza irritare come altrove, probabilmente perché parte integrante e fluida del racconto.