Cravenroad7

La storia era chiaramente per la aerie regolare in bianco e nero ed è stata reciclata per il fest.

In generale sono abbastanza d'accordo con la battaglia che stai portando avanti in questo topic.

Però è inutile comportarsi come se internet non esistesse: Tex può farlo, ma perché metà del suo bacino d'utenza protesta per la dismissione delle cabine del telefono.
Nessun altro fumetto oggi può prescindere dal mondo internettiano, è un dato di fatto secondo me.

E poi mi viene in mente Dylan Dog che fa i diari di scuola e chissà quali altre robe di merchandising, che esce in allegato a Max, che fa una collaborazione con Baglioni. Erano gli anni d'oro, okay, ma se non sono mezzucci questi...
E poi l'hype per il numero 100, i vari hype per i ritorni di Sclavi... Certo, erano limitati alle pagine introduttive dell'albo precedente, ma proprio perché erano così limitati erano anche potenzialmente più incisivi.

Non volevo dire questo...però mi dai ragione che c'è anche un limite, deve esserci, un minimo di serietà, altrimenti si finisce per perdere credibilità.
Il mio era un post in difesa della Bonelli, paradossalmente.

Sai bene che siamo d'accordissimo sul fatto che Recchioni prostituisca Dylan Dog sulla tangenziale dell'internet.

Metafora azzeccatissima

Mò fare promozione è diventato prostituirsi?
Che fra l'altro è l'unica cosa che non contesterei mai a Recchioni che sa davvero come farla.

Almeno noi restiamo sulla sostanza, suvvia...

Ma infatti, nemmeno io capisco sto accanimento sulla promozione dal web..

È che siamo fin troppo abituati ad associare immediatamente la pubblicità alla truffa. In realtà esisterebbero delle pubblicità non ingannevoli, che non parlano di bombe termonucleari (mamma mia, se ripenso a quel c***o di numero) quando ti vendono un bengala. Tutto questo marketing è decisamente sopra le righe di per sé, se poi lo si associa ad un livello delle storie che fondamentalente è rimasto immutato diventa un filino fastidioso

Concordo con te.
È stata fatta anche una campagna del tipo, se non ti piace la fase due, allora ti piaceva Gualdoni ecc.
Non so come si chiama quel tipo di marketing, ma io lo trovo fastidioso.
Pure sta cosa delle fasi mi sa proprio di "pacco" pronto per essere spedito...

Ma le "bombe termonucleari" sono state generalmente apprezzate. Quindi ci andrei piano con la storia della pubblicità ingannevole.
Comunque ho la sensazione che il clamore stia svanendo e il rilancio si sia rivelato una semplice defibrillazione.
Molti dei lettori storici che sono tornati all'acquisto sono rimasti delusi e quelli nuovi chissà quanto si possano davvero fidelizzare.
Ecco anche il motivo della valanga di pubblicazioni nel brevissimo periodo.

@ Elitpropano: Si su quello forse concordo, nemmeno a me le super sparate piacciono, a prescindere da come sarà poi il numero. Anche se mi pare che ultimamente Recchioni si sia "calmato" con gli annunci esagerati. Del Color e dell'albo di Accatino ha detto che sarebbero state due ottime uscite, e così (almeno per me) è stato.

Ma per ora il vero rinnovamento è veramente ridotto al lumicino.

Per dire, il rinnovamento grafico della serie per me è stato molto bello (mi piacevano anche le copertine pop art) e il clamore iniziale mi aveva messo entusisamo ma poi...
cioè: vuoi fare una continuity? Perfetto. Allora inizia facendo un annata di fila tutta in stretta continuity all'inizio. Così siamo in una situazione annacquata un po' nuova un po' vecchia, senza una direzione precisa, senza un vero ritorno all'horror che BOH

C'è una barzelletta che fa più o meno così (cito a memoria): Ci sono due vecchie in un ospizio. Una dice all'altra: "Certo che qui si mangia veramente male" e l'altra ribatte: "Già! E le porzioni poi sono anche piccole!"

Ecco, io mi sento un po' così. Da un lato temo le rivoluzioni copernicane perché il DYD a cui sono affezionato ha (aveva) determinate caratteristiche che già ora non vedo. Dall'altro non so cosa sarei disposto ad accettare pur di ricevere in cambio un palpito, un fremito, una scossa qualsiasi. Mi piacerebbe leggere una storia e avvertire l'impressione che non sia stata costruita a tavolino per attirare un certo tipo di lettore, per colpire un determinato target, per svoltare una macrotrama orizzontale la cui assenza era forse l'aspetto più notevole di tutto il fumetto, ma per una reale esigenza intima di raccontare qualcosa. Leggerei volentieri altre dieci storie di Dylan Dog nello spazio se queste mi lasciassero dentro qualcosa di più del segreto rimpianto di non aver usato quei soldi per comprarmi un pacchetto di sigarette.
Ora sono confuso perché non so se gli autori stanno osando troppo o troppo poco. Quel che è certo è che se non fosse per questo forum avrei smesso di leggere DYD sei o sette mesi fa.

Credo che la polemica sul color fest sia ad ora piuttosto sterile ed inopportuna. Era sotto gli occhi di tutti che delle storie di 32 pagine hanno delle difficoltà. O sei sorretto da una idea veramente originale o se no la storia che ne esce non colpirà inn quanto la scenggiatura non ha abbastanza spazio per mostrarsi. Dall altra parte l'idea non deve essere troppo complicata in quanto non vi è abbastanza spazio per svilupparla.96 pagine sono utili per definire una storia in cui sia il colore che la sceneggiatura possano uscirne ben rinforzati ed amalgamati. Sarà una storia pubblicabile sul maxi o sull originale? boh chi lo sa! non è un pó presto per dirlooo dato che non abbiamo ancora letto una storia di 96 pagine per poterlo dire. Mi sembra quasi che si critichi così per partito preso.

Altro discorso: la pubblicità. Quando dylan era un fenomeno di cui facevano i diari lì nonn era pubblicità? ma cosa deve dire un curatore quando esce un albo? guardate questo albo fa cagare, risparmiate i vostri soldi?

per me la verità sta nel mezzo. Tra chi ammira il nuovo corso e dice che tutti gli altri sono gualdoniani e tra chi non apprezza neanche una storia del nuovo corso credo che la verità sia che si sta cercando di fare buone storie (terminologia spesso usata ma che non ha molto senso- come se una si svegliasse al mattino e dicesse"sai che c'è, oggi ho proprio voglia di scriverr una brutta storia") e ogni tanto escono storie interessanti altre volte no. Proprio come con gualdoni solo che se ne facevano mediamente di meno e come con sclavi solo che se ne facevano mediamente di più.

No. Proprio quello non lo era.
Penso che i diari fossero più un effetto che una causa.