Cravenroad7

Per festeggiare l'anno bisestile ecco in edicola...






Sir Bone – Abiti su misura
Soggetto, sceneggiatura, disegni e colori: Ausonia

Dylan apre l’armadio: i suoi vestiti, composti di carne, si stanno decomponendo… Meno male che, come tutti gli anni, arriva la signorina Claretta a portarlo nell’oscuro antro dove vengono appositamente fabbricati.

Grick Grick
Soggetto, sceneggiatura, disegni e colori: Marco Galli

Un demone sovrappeso e incapace di muoversi è misteriosamente finito nello studio dell’Indagatore dell’Incubo… Come fare a liberarsene al più presto, dato che il mantenimento dell’incredibile creatura sta costando caro a Dylan?

Claustrophobia
Soggetto, sceneggiatura, disegni e colori: Aka B

Qualcuno ha fatto finire l’Inquilino di Craven Road in un profondo pozzo situato nel mezzo di un bosco, dal quale non c’è possibilità di fuga… Dylan deve tornare indietro con la memoria per capire chi sia stato a imprigionarlo in quel remoto buco…

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Per rendere il topic più consultabile da chi volesse avere pareri in anteprima, tutti i commenti relativi all'attesa dell'albo, fatti prima di avere comprato e letto l'albo, andranno spostati nei topic dell'area ANTICIPAZIONI in modo che, almeno le prime pagine, siano una serie abbastanza pulita di commenti.

Se qualcuno continua qua non è grave, ma sappia che dopo qualche tempo i suoi post saranno spostati senza preavviso.

Inoltre si ricorda a tutti di segnalare gli SPOILER, ove presenti.

Surreale. Credo sia il termine adatto per questo albo!

speriamo bene, per me il CF deve essere questo, un DD completamente diverso dall'originale... non una storia della serie regolare colorata e messa sul CF (ogni riferimento al CF17 è da ritenersi puramente casuale )

Io invece trovo intelligente l'idea di fare una sola storia nel color fest. Spesso le 32 pagine non sono sufficienti, si arriva alla fine frettolosamente e non riesco nemmeno ad addentrarmi nella storia che già è terminata.
La sperimentazione sul CF mi piace e vorrei che rimanesse così, sono però contento che si inizi a sperimentare sulle 94 pagine pagine rispetto alle 32.

anch'io quando ho appreso che la lunghezza del CF sarebbe diventata variabile ho apprezzato molto la scelta, proprio perchè il vincolo delle 32 pagine rischia di essere troppo rigido.
Quello che intendevo è che in questo caso puzza di: prendiamo una bella storia che era destinata alla serie regolare e la mettiamo nel CF.
Il CF doveva essere per gli autori e disegnatori che non hanno mai fatto parte di DD, qui abbiamo Barbato/Saudelli...

Usate la sezione delle anteprime per parlare del prossimo color.

Ottimo.
Catalogare sotto la voce: osare!
Non ho molto altro da dire: è onirico, grottesco, angosciante.
Ottimo.

questo non fa che aumentare l'hype... e io non avrò il tempo di leggerlo neppure oggi...

Piccolo riassunto dell'età del fumetto da social network, ovvero: credere di avere qualcosa da dire senza che sia così. È infatti concesso spaziare da vetusti simbolismi a barbosissime sequenze di delirio controllato, convinti che si sia ancora nel 1910 e si faccia forse qualcosa di avanguardistico. Un vero peccato che l'unico a capire il proprio ruolo in questa operazione sia il buon Marco Galli, che produce un racconto semplice e ricco, sinceramente grottesco, senza sbavature e senza storpiare il Dylan Dog personaggio. Non così per Ausonia, il quale spedisce alle ortiche un'idea graziosa tirando in mezzo un protagonista falsamente sentimentale e scene francamente imbarazzanti, e nemmeno per Aka B - dal nome si sarebbe anche capito che il genio alberga altrove -, uno di quelli ancora convinti che la narrativa al presente in prima persona in italiano funzioni bene. Curatore ed autori, esaltati per l'inusuale veste grafica, si dimenticano che ci sono anche delle sceneggiature da scrivere e cedono paurosamente alla falsa profondità dei giorni nostri, dimostrando ambizioni sproporzionate quantomeno rispetto al proprio livello culturale. Tanto che si lasciano andare persino ad episodi di finto italiano (avvistati almeno un gerundio a casaccio, un'occorrenza dell'orrido verbo realizzare e un "non riesco"). Il voto è mediocre, perché di operazione mediocre si tratta.

Bello. Bello. Bello. Direi che tra tutte la migliore è la prima con una satira del consumismo degna degli anni d'oro. Inquietantissima la seconda e suggestiva la terza. Forse è il primo albo della Fase 2 che è un centro completo

...come dimostra il buon Piccatto, può pure fare schifo ad alcuni

anche etilpropano viene dalla tua però...
e onestamente da quando sono iscritto a sto forum non ricordo un solo giudizio positivo da parte di piccatto...

Color Fest virato più al non-sense che al surreale.
Confesso di non conoscere nessuno dei tre autori, a parte Ausonia, ma quasi solo di nome. Tre stili grotteschi e "sgradevoli", non immediati anche sul piano narrativo. Non sono sicuro che vorrei sempre leggere un Dylan così, ma sicuramente è un albo affascinante e insolito.

Sir Bone – Abiti su misura
Il racconto relativamente più normale dal punto di vista grafico è quello che osa di più per quanto riguarda il mostrabile e l'onirico. Una placida e delirante gita all'inferno che rischia di trasformarsi in barzelletta a causa della sottolineatura finale, un po' banalotta.

Grick Grick
Il migliore dei tre. Parecchio morboso, inquietante, ma con un sottofondo decisamente ironico. L'unico con una sua specie di progressione drammatica. Il più sclaviano nelle atmosfere per certi versi. Non mi è piaciuto giusto com'è disegnato Dylan, un "famolo strano" un po' facile.

Claustrophobia
Il racconto graficamente più lontano dalle coordinate dylaniane è quello narrativamente più "letto": una scomposizione del personaggio Dylan, con tanto di metafora esistenziale e meta-editoriale. Si distingue all'interno dell'intera produzione dylaniana per la totale staticità della situazione e la mancanza di un qualsiasi accenno di trama.

Colori per una volta veri protagonisti.
Carta normale meglio di quella lucida, come sempre.

Per il momento ho letto solo quella di J-Ax.
E se sono tutte così...

Color fest decisamente ottimo! Questo é lo spirito giusto secondo me, sperimentare, con autori che sanno fare fumetto. Ho apprezzato tutte e tre le storie (forse più di tutte la terza, mi piace la completa 'assenza di trama').
La nuova carta é decisamente meglio di quella lucida.