Cravenroad7

Anche io ho pensato a Ron Jeremy, lol.
Detto questo, ricordate quando paragonai la testata dyd ad una donna che si cambia i vestiti (i singoli episodi) in un negozio di lusso e noi stiamo lì seduti a dire "nah, riprova" o "quasi, provane un altro"?
Beh, finalmente spunta il primo vestitino che quantomeno mi garba da tanto tempo a questa parte.

Lasciando perdere la recensione un pizzico più tecnica per ora mi limito a dire cosa mi è piaciuto dell'episodio.
1. Nudi e tortura: non siamo al livello di caccia alle streghe ma le sequenze di tortura funzionano, ti vengono sbattute in faccia e, in un dyd ormai all'acqua di rose, suscita una certa dose di inquietudine.

2. L'aspetto e il look degli inquisitori: il penultimo inquisitore è un vecchietto all'apparenza innocuo, l'ultimo è una sorta di professore hipster del terzo millennio, la donna è una tipica vicina di casa di mezz'età gattara, e poi c'è Ron Jeremy. Ron Jeremy. Il tizio patetico con gli occhiali manco lo conto perché è una macchietta, ma il dialogo con la ragazza torturata quantomeno inizia in modo simpaticamente macabro.

3. La scena dell'inseguimento: quando uno sa scrivere non dico bene, ma almeno decentemente, si nota la differenza rispetto ad un Recchioni sopravvalutatissimo. Da un lato un inseguimento talmente fuori di testa da piacere, dall'altro un inseguimento alla james bond pateticamente sborone. Una frase di Dylan mi ha fatto ridere più di tutte quelle di Groucho assieme. "Va bene... questa è una cosa che non si vede tutti i giorni!". Chapeau Accatì.

4. Veganismo: Dyd (anche io) crede che alla domanda della ragazza su come si possa essere vegetariani lei intenda dire "come fai a non mangiare carne come un maiale disgraziato?". La successiva frase di lei fa sentire un coglione Dylan (e me). E' così che si gioca con il lettore.
Quando Dylan evita le pecore e la ragazza urla che se ne fotteva delle pecore è stato un momento di simpatico realismo. W la carne.

5. Il finale: è triste, molto triste. Magari io, con migliaia di letture e visioni alle spalle, non mi sarò emozionato, ma devo dire di essere rimasto colpito dalla tenerezza di Reeves, della sua coerenza finale, della sua rassegnazione e della quasi paternità del penultimo inquisitore.
Un bel momento finale.

Alla fine ho votato sei, più che altro perché non riesco a prescindere il singolo episodio dal contesto in cui si trova.
L'episodio ai miei occhi spicca perché in un mare di liquame sparso, la trama è di una risicatezza assoluta, nessun personaggio può diventare un'icona o anche solo simbolico di qualcosa (i tempi di mana cerace e johnny sono finiti), il climax è abbastanza smorto, non è una storia con un vero significato (se avete interpretazioni particolari ditemi pure).
Di sicuro meglio della calligrafia del dolore, non me ne voglia Cavaletto (manco Rrobe si salva, eh).

Ps. Ho trovato più umanità e tridimensionalità nelle vicende di Reeves o in questo Dyd, che nel Bloch e nella famiglia della cieca del numero di Ambrosini, tanto per dire.

Devo dire che quest'albo mi è piaciuto davvero tanto. Il mio voto è 9. Sceneggiatura brillante, ottimi disegni e bella copertina. Il prologo, ovvero le prime pagine sono davvero ben costruite. Non leggevo un inizio così bello ormai da anni. Mi ha preso fin da subito. Ma veniamo alle considerazioni a rischio spoiler.

Ma come vanno le vendite di dylan dog?

Sarebbe bello se qualcuno cacciasse fuori i dati ma, stranamente, nisba.

A onor del vero, la Bonelli è sempre stata restia nel comunicare i propri dati di vendita. Fanno eccezione gli strilli in copertina degli anni d'oro di Dylan, ma quello fu un caso più unico che raro.

Votato ottimo, ma copertina orripilante.

Io posso pure capire che la Bonelli non voglia un corpo nudo in copertina (in realtà non lo capisco, ma vabbè) ma questo non giustifica un manichino asessuato. Inventati qualcosa, un taglio particolare, un'ombra particolare, che forse sarebbe stata anche più adatta invece di sto sparaflashamento di colori digitali.
È ovvio che io ci metterei sei anni a fare questa copertina, ma suvvia Stano, sei un maestro, non l'ultimo degli stronzi. E disegni Dylan Dog da trent'anni. La sensazione è che Stano una copertina del genere te la fa in tre minuti, con le mani legate dietro la schiena, una benda sugli occhi e Stoya sotto il tavolo che sfrutta il suo turgido pene per raggiungere la sua massima performance nella sacra arte del sesso orale.
Ma per carità, pronto a smentite da parte di chi se ne intende di più. La mia va presa come sensazione di acquirente quasi occasionale.
Daje.

In effetti la donna manichino non si può vedere...che vergogna. E fate vedere du poppe.



Anche a me, però non sapevo come si chiamasse, mi sembrava qualcosa tipo "Ugly".

E adesso sarà interessante la prova del nove. Dopo due albi di buona qualità, con un tentativo di riportare Dylan alle origini sarà interessante vedere Miseria e Crudeltà. Albo che incuriosisce anche perchè è di un autore con indubbie capacità ma il cui ultimo albo è stato piuttosto debole.

Albo che rasenta il "meraviglioso".
Stupendo e semplicemente perfetto per tutti coloro che amano la magia del cinema, della scrittura, della storia e della fantasia: Accatino mescola tutto questo in un'unico scritto di livello altissimo dove la realtà del cinema si mescola con la storia ( Witchfinder Hopkins è mitico per chiunque abbia un minimo di interesse in certe tematiche,...e qui dentro dovrebbe essere conosciuto da tutti) e la pura fantasia in una trama da voto altissimo.
Questo è quello che Sclavi faceva decenni fa e Accatino lo fa a modo suo andando praticamente a pareggiare il maestro a suo modo.
Inquietante.
I disegni di Casalanguida sono semplicemente perfetti.
Uno dei MIGLIORI albi della nuova fase!

Speriamo che il buon Accatino sia meno permaloso di Cavalletto!

Si scherza, eh, nulla contro la tua opinione, ma era quasi d'uopo la burla

ma il sommo Curatore che parlava di impennate nelle vendite, quindi, su quali prove fondava la sua affermazione?

Vabbè, ma il curatore è interno all'azienda. Le notizie arrivano col contagocce all'esterno, ma la redazione le conosce dopo un paio di mesi dall'uscita del'albo.

Ma il sommo curatore parla.
E questo è l'unico dato certo della fase due di dylan dog.

Però è anche off topic :O

Sulle impennate (pindariche) che faceva sul suo Ciao a ruote sgonfie. Tradotto: su prestazioni precarie ed a corta gittata .

Dylan di fatto ha solo contenuto le perdite, passando dal segno negativo al positivo. Che non è poco, va riconosciuto, come inversione di marcia - molto lumachevole, a livello di sprint - ma che non coincide con la ri-fenomenalizzazione del personaggio, a livello di appeal e carisma editoriale a tutto spiano. Se non fanno circolare i dati è solo per continuare ad invitare alla salita su un carro non proprio trionfale. L'unico numero col botto, parola di interni SBE, è stato Spazio Profondo, a livello di vendite.
Poi una lentissima risalita con qualche passo indietro e una stabilizzazione senza scintille.
Ma anche se uscissero 6 capolavori all'anno la vedo dura ormai recuperare...parlando in soldoni .

ALOHA 3,2 DUE STERLINE AL MESE PIU' LE SPESE
...rivolgersi a Groucho per gli incassi