Tornando alla meta-critica analitica sulle tendenze del forum
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Con tutto il rispetto per la Barbato, questa storia di Cavaletto non mi sembra vanti meno spunti di discussione rispetto a cose come
Gli abbandonati. Anzi, più o meno stiamo lì, come tipologia di storia classica senza particolari pretese o svarioni, continuity compresa.
Solo che lì - ferie d'Agosto Vs ferie natalizie
- si è arrivati nel tempo a ben 19 pagine di thread, qui se non era per la copertina eravamo fermi a 6.
Cosa vuol dire questo? Tutto o niente, e tra il tutto ed il niente ci sono dei segnali, molteplici, nel caso da cogliere, con un cestino cestinabile se non sono di proprio gusto.
Primo, una certa disaffezione dalle discussioni - forse ripetitive, forse digressive, forse frustranti, forse
self-enclosed - ha tolto voglia di scrivere anche allo zoccolo duro dei forumisti, che scalcia altrove piuttosto che trotteggiare qui al solito passo a tempo perso
Secondo, data l'avversione a pelle - e a fatti, dopo aver letto - di alcuni verso questo succedersi di fasi#2, #3, #4etc..., il massimo contributo che ci si può degnare di fornire a tale proggggetto, a metà tra curiosità di completezza e collezionismo inerte, è comprarsi la propria copia, e poi tacere...che è mejo. Un dissenso silenzioso, a conti fatti, senza contare che l'indifferenza da astensione è ben più fattuale dell'indisponenza da scheda nulla.
Terzo, che tutta quest'impennata nelle vendite non c'è mai stata, a nonostante non facciano ancora trapelare i dati - volutamente?
- è chiaro che a malapena si è contenuta l'emorragia di perdite, rimettendosi in pari rispetto al saldo negativo precedente di copie vendute. Cosa non da poco, va riconosciuto a questa gestione, ma che non certifica un rilancio d'immagine e di introiti tale da poter confermare a reti unificate che questa era la strada giusta da intraprendere, finita l'enfasi da market-ting iniziale.
Una bolla che si sgonfia da sé ha bisogno sempre di altro sapone per re-makeupparsi un nuovo aspetto e ridarsi un tono voluminoso
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ALOHA RROBERTO BOLLE...MA ANCHE BALLE...RINO