Cravenroad7

Bel pastrocchio eh...
Che poi se vogliamo,con tanta buona volonta'...la storia,o l'idea di partenza non e' nemmeno tanto male.Inoltre non concordo con chi ritiene determinante l'uso dello splatter,o altre componenti dell'universo Dylandoghiano che di certo caratterizzano il personaggio,ma non sono necessariamente indispensabili.
Sto a quello che leggo.Che roba e'?...semplicemente non e' Dylan Dog.E' una confusa e pasticciata rappresentazione di buonismo,incoerente e irrisolta.Che mi vuoi comunicare?...che una volta i treni arrivavano in orario,le persone erano educate,che il capitalismo corrompe l'animo degli uomini?...ma per favore!
Quello che manca,oltre a una reale consistenza di storia...e' anche una sana ironia e non prendersi sul serio,se vuoi adoperare un tono leggero come in questo caso.
Invece io leggo una lezioncina che non rende giustizia nemmeno a quel poco di buono che la storia racconta,perdendosi in luoghi comuni con un Dylan spettatore non pagante di avvenimenti e divisione troppo netta di buoni e cattivi.
Insomma,se a fine lettura la prima cosa che mi viene in mente e' andare in un centro commerciale...non e' buon segno.
Male.

Penso ai poveri alberi abbattuti che sono stati usati per dar ld pagine di questa storia , poi e' piu'inquietante una puntata di barbara d'urso che il tratto di cossu. Se si poteva votare meno di 1 l'avrei fatto

una affezionata clientela
un marzano più delicato del solito, una "spoon river" adatta allo stile di cossu... purtroppo la storia è ridicola, noiosa, luogocomunista
non bastano le storie brutte e mediocri... si ammazza il morale del lettore con tutte questi discorsi sulla terza età ("gli ultimi immortali", "il sortilegio")
un dylan "bravo ragazzo", ora garzone, ora assistente sociale, ora operatore ecologico
alla fine si salva solo la copertina

voto 4