Cravenroad7

Bene, la lettura è ultimata.
Per riassumere il giudizio: IFAM è un albo che difficilmente rileggerò a breve, e che non credo possa rientrare nei miei 50 preferiti, forse anche 70.
MA immagino che invece mi capiterà di risfogliarlo a breve, e comunque ho votato buono. "Buono" perché è un albo che almeno ci prova, e la fine di un fumetto non è quando si sbaglia qualche colpo, ma quando non ci si prova proprio più. Negli anni passati ci siamo andati molto vicini.

Io sono un fan delle trame complesse e degli spiegoni. Qua la trama (come spesso di recente) non c'è proprio. Io sono poi una persona che ha una capacità molto allenata di sospendere l'incredulità e la critica, e quindi riesco in genere a bermi qualsiasi tipo di cosa senza fiatare, almeno finché non si arriva alla fine. In genere, perché in questo numero alcune scene sono stridenti con tutto quanto sappiamo del personaggio e del mondo, troppo stridenti per non aggrottare le sopraciglia.
MA sono anche una persona che molto difficilmente trova qualcosa divertente, o seriamente inquietante. Quando è comparso il sindaco ho riso, e davvero, non capita MAI. La discesa finale poi è riuscitamente disturbante, un qualcosa di difficile da ottenere.
Come altri hanno già detto, questa parte dura poco, ma si può allungare oltremisura un albo fatto quasi interamente di suggestioni? Ne avrebbe giovato anche la caratterizzazione surreale del villaggio, ma Twin Peaks non si può guardare tutto in mezz'ora, mentre il numero dopo un po' va completato.

Resto a favore di nuove storie di Ratigher. Il talento lascia sempre un segno, anche quando le cose da dire sono meno del solito.

Sarà che alcune cose negli anni 90 le ho vissute in un certo modo (avevo circa vent'anni) ma mi ricordo quando uscì Fear of the dark consumai il disco a furia di ascoltarlo.
A molti album degli Iron Maiden ci son legato sentimentalmente, di questo in particolare, mi ricordo, misi i soldi da parte e mi comprai pur il posterone da appendere in camera.
Lo so, apparentemente SEMBRANO ricordi da vecchio scimunito, ma non farti ingannare: SONO ricordi da vecchio scimunito.

Ahaha guarda qui andiamo clamorosamente OT, ma cari moderatori, gli Iron Maiden sono come la mamma, e noi italiani si sa, siamo un popolo di mammoni.

Il problema di No prayer for the dying e Fear of the dark (che raddrizza notevolmente il tiro) è che vengono dopo Seven son. Purtroppo Steve Harris è un gran paraculo, e segue moltissimo quello che dice la fan base. E la massa, sempre o quasi, non capisce una mazza.
Seven son, che oggi è all'unanimità considerato un capolavoro, all'epoca venne stroncato dal metallaro medio perché commerciale, c'erano le tastiere e i synth, nonché importanti influenze prog.
Quindi gli Iron Maiden fecero 150 passi indietro, standardizzandosi al volere comune. Per carità, Fear of the dark è un discone, ma paga tantissimo questo arretramento rispetto all'osare continuo che dai punkeggianti primi due dischi aveva portato ad un'opera prog allucinante.
E poi Bruce Bruce è uscito dal gruppo, e altre variabili sono entrate in gioco.

Sugli ultimi Iron Maiden il concetto riprende molto Dylan Dog.
Gli Iron Maiden hanno dato tantissimo, come minimo 7 capolavori di fila. Io da loro non mi aspetto nuovi capolavori, sarebbe insensato, hanno dato tutto, il metal ha dato tutto, e non possono cambiare radicalmente il loro suono e fare elettronica minimalista d'avanguardia; mi farebbe piacere però avere dei lavori onesti, fatti di mestiere ed esperienza, e quel minimo di genio che gli rimane. Perché la vena creativa ad un certo punto si assottiglia e finisce, e quindi bisogna saperla dosare. Bisogna saperla gestire.

Invece di fare dischi così spesso, o doppi dischi, potrebbero farne uno ogni 7 anni, fare cose dignitose che non infanghino il loro nome. E noi saremmo felicissimi. I capolavori d'oggi stanno altrove.
Lo stesso, che ne so, per Woody Allen. Invece di fare un film l'anno, raccogli le idee, e fanne uno ogni tre. Non verrano capolavori che cambiano la storia del Cinema, ma bei film godibili con qualcosina da dire.
Se Dylan Dog fosse bimestrale?

Ma agli Iron Maiden non gliene frega una cippa di quello che dico io, perché sanno benissimo che qualsiasi cacata fanno arriverà prima in classifica e riempiranno gli stadi (avete visto quanto è non curata la copertina di Dance of death fatta col paint? Come canta svogliato Dickinson nell'ultimo disco? Le stecche che prende?). A Woody Allen non gliene frega una cippa tanto i suoi film il botteghino lo sbancano.

Ma io sono un povero stronzo idealista che agli Iron Maiden gli vuole bene davvero, e per quanto sappia benissimo che sono diventati unicamente una macchinetta mangia soldi di stronzi, io non ci voglio e non ci riesco a credere.

...mamma mia veramente da star male quella copertina
fine OT

scusate per l'OT ma con gli Iron non posso non rispondere...
OK la titletrack è il classico dei classici dei classici (pure troppo), ma l'album nel complesso non è ai livelli dei precedenti... cioè weekend warrior? no dai...
cercando di tornare in qualche modo IT, l'ultimo degli iron è un album degli iron così come i DD della fase due rappresentano il Dylan di Sclavi...

Continuate la discussione nella sezione fuori tema.

Manfatti... se proprio bisogna parlare di rock in questo topic bisognerebbe approfondire qualcosa sui Led Zeppelin

NOBODY'S ALOHA BUT MINE

Nonostante la scarsa attivita' su questo forum faccio parte di quello zoccolo duro che non riesce a far a meno di Dylan Dog ,questo albo pero' mi sta mettendo alla prova. Lo trovo decisamente brutto e distante dal personaggio. Storia piatta, situazioni senza senso e mal sviluppate.
La fase due mi sta in parte deludendo,e' stata messa troppo carne al fuoco e sembra proprio che non si sappia dove si voglia andare a parare, gli ingredienti della ricetta sono stati messi a casaccio e ,nonstante si stia tentando di aggiustarne il sapore,ormai il piatto e' rovinato!
Dopo questa mia assurda metafora culinaria mi chiedo se non sia meglio tornare indietro e rivedere alcune idee.
Il mio voto e' quattro!

In fondo al male... cosa c'è?
Cosa spaventa tanto il vecchio pescatore, cosa preoccupa il nostro indagatore dell'incubo? Cos'è che incuriosisce la maleducata, arrogante, antipatica, ragazza del mese?
Allora, in ordine

SPOILER SPOILER SPOILER

Un bambino guarda se stesso in gabbia.
Un altro bambino dà della ritardata ad una bambina... effettivamente ritardata (l'abbiamo fatto tutti ma non per questo siamo persone malvagie).
Il padre della biondona confessa di aver ucciso sua figlia (questa è una cosa grave, certo, ma, purtroppo, abbastanza ordinaria, sulla cronaca nera).
Poi?
Niente. Tutto qua.

Un'altra cosa:
"...è l'unica persona di Port Frost [paese di pescatori, ndr] con cui posso parlare di argomenti profondi".
Ora, i pescatori (e, per solidarietà, operai e casalinghe), scendano in piazza a protestare contro l'arroganza e la presunta superiorità morale e intellettuale degli autori.

Forse, come argomenti, si riferiva alle profondità vaginali, viste le abitudini disinibite di Lady Melamolly e le frustrazioni sessuali di provincia della stessa Fiona .
Ma tanto c'ha pensato poi Dylan a colmare entrambi i tipi di vuoti, anche a livello retorico, con dozzine di confronti insisititi/impiantati sulla presunzione aforistica di stabilire perle di saggezza da grande guru indiano part-time, condannandosi ad adempiere l'allegoria già partita naufragando dalla prima pagina

ALOHA IO SPERIAMO CHE ME LA CHIAVO
...ma sperare fa Male...masochisti avvertiti.


p.s.
Manco ad 80 voti arriviamo. Sgonfiata l'autocarburazione dell'hype, dopo un pajo d'anni di lucciolame attirante, il disinteresse da disaffezione stanca sembra incalzare, anche a livello di desiderio nel condividere opinioni, quali che siano.

Ho finalmente trovato un esempio in edicola :
MORGAN LOST n 3.
Leggetelo, lo consiglio a tutti!
Sono due anni che sento dire "riporteremo Dylan alle origini " (del mito? Come Ken?).
C'è riuscito Chiaverotti con Morgan Lost. Si respira il profumo dei dylaniati tempi d'oro.

Letto, votato... OTTIMO! Un Dylan che mi ha ricordato a tratti un certo Giuseppe Bergman, un Ratigher che non conoscevo ma che promuovo a pieni voti!

Le avventure dylaniate di Giuseppe Bergman?

Orpo! Questa non me l'aspettavo, a ciel sereno!
Esplicita di più, per favore. Un Dylan un po' fesso e bighellone a zonzo nell'Avventura?

Tempi narrativi gestiti in maniera pessima.

La scena dei giovani che intonano i cori da stadio al funerale ridicola.

Finale risolto in due minuti. Il male trovato durante la discesa (bimbo in gabbia, bimbi che litigano, assassino che confessa) brrrrrrr...che paura, agghiacciante proprio.

Ma che è sta roba?