Cravenroad7

"Discesa nell'abisso" è un albo discreto. Si legge senza grandi emozioni ma regala comunque delle belle scene che un fumetto horror deve avere.
Il soggetto non è nuovo: una casa stregata o con all'interno entità malvagie. Abbiamo avuto "La casa degli uomini perduti", "L'inquilino del terzo piano", "L'inquilino misterioso". Qui la novità  è l'ascensore (anche quello già  utilizzato nel capolavoro "Ascensore per l'inferno". Ruju mette in piedi una buona storia, partendo da premesse interessanti.

SPOILER

Il killer è ben disegnato e mette paura. La storia ha un suo fascino nelle battute iniziali. Le due gemelle non sono caratterizzate al meglio, capiamo solo che una è più mondana e l'altra più riservata. La storia cala un po', ma non di molto, nelle battute successive. L'inquietante apparizione di Jasper a pagina 48 è forzata. Così come non si capisce come mai Scotland Yard non intervenga di fronte a un condominio abitato tutto da persone morte. O come mai nessuno chieda spiegazioni all'unico vivo presente durante le stragi: John Barden.
Da pagina 64 la storia perde punti: i colpi di scena un po' telefonati non aiutano. Nella seconda vignetta di pagina 73, con Roxy lacrimante davanti al "cadavere" di Franz Harron, c'è quasi il sospetto che anche la gemella sia collegata agli orrori della casa. Non è così. Barden racconta tutta la storia. A molti non piacciono le spiegazioni lunghe, ma qui si tratta solo di alcune vignette. Diciamo che ci sono due racconti: quello di Dylan a Angela e poi quello di Barden.
I mostri e le scene horror sono ben incastrate nella storia. Una storia che cala per il suo voler stupire a tutti i costi, il suo voler cercare sempre il colpo a sorpresa ad effetto. Ruju è un ottimo autore, uno dei migliori della scuderia (altrimenti non si spiegherebbe perché il supervisore Sclavi gli approvi così tante storie). Qui però nei dialoghi esagera nel cercare la frase che possa stupire il lettore. Spesso stupisce e lascia l'amaro in bocca per un albo horror con le giuste scene di violenza, una sceneggiatura un po' raffazzonata ma leggibile e un Dylan Dog attivo nell'indagine come dovrebbe essere. Comunque siamo all'albo 278 e, considerando pure tutti gli albi speciali, è comprensibile un calo di idee.
Poli mi è piaciuto in parte. Ricorda molto Venturi, sembra quasi che si ispiri a lui. Dà ai primi piani di Dylan e degli altri protagonisti dei profili caratteristici, però nei piani interi cala un po'. Basta guardare il Dylan della quinta vignetta di pagina 28 per capire: testa troppo piccola per il corpo e braccia troppo lunghe. Belle alcune scene splatter e la raffigurazione dell'assassino. Copertina della media ma almeno nel soggetto pienamente azzeccata.

Un albo molto bello e ben disegnato, letto appena dopo Seppelliti vivi! e la differenza si nota eccome. La storia come ambientazione mi ha ricordato un po Inferno di Dario Argento, chi ha visto il film sa di cosa parlo.
E' una storia che ha anche dei tratti molto malinconici, che io adoro moltissimo, perchè tendono ad umanizzare il tutto, anche quando, come in questo caso si ha a che fare con il sovrannaturale.

Voto: 8

senza infamia e senza lode; un compitino svolto con sufficienza ma che sa tanto di "deja vu".
la lettura scorre via come l'acqua e non lascia proprio nulla.
I bei disegni non bastano per far raggiungere la sufficienza piena alla storia.
Uno dei tantissimi albi che probabilmente non rileggerò più

gli do 5, non un granche

Mediocre. Trama banale, colpi di scena prevedibilissimi. I disegni invece sono ottimi . Voto 5

Ruju spreca un soggetto potenzialmente esplosivo, con una sceneggiatura che imbocca dopo poche pagine una parabola discendente senza fine. Gli incubi condominiali hanno spesso regalato gioie a noi lettori dylaniati (Gli inquilini arcani, L'inquilino del terzo piano e, perché no, anche L'inquilino misterioso) e anche qui, l'idea appariva interessante. Però i dialoghi stantii, le situazioni prevedibili, le spiegazioni finali che diluiscono il ritmo compromettono la buona riuscita dell'albo. Poi, vabbé, mi sarei aspettato che le due gemelle non fossero un caso e avessero qualche funzione particolare nell'economia della vicenda, invece.. sono solo due gemelle clienti di Dylan.
Però complici i disegni quasi "venturiani" di Poli, che ammantano le tavole di un'atmosfera claustrofobica che ho apprezzato moltissimo, e alcune citazioni/omaggi disseminati qua e là da Ruju mi sento di votare accettabile.

A parte i disegni poco da dire.
Una discesa verso il sottoscala del già-visto, senza fermate intermedie di rilievo.
L'albo che viene dopo ha ancora meno da dire/offrire, ma lo fa con più intrigante atmosfera, perlomeno.

ALOHA OUT OF ORDER

Non male, sincera.
Il punto debole, lo ha già detto Altair, è costituito dalle due sorelle, insipide ragazze piagnine, ma il resto è di buona fattura. Alcuni disegni sono un po' troppo tirati per la tangente, ma in complesso lo reputo buono.

Bella mediocre sta storia. Direi che è tutto insipido, mica solo le ragazze. Bloch è talmente meccanico che stavo per lanciare via l'albo. Il punto comunque non è la banalità del soggetto (poteva uscirne qualcosa di molto carino), ma la sceneggiatura troppo, ma troppo banale.

Storiella prevedibile e telefonata. Soggetto vagamente originale, ma sviluppato in maniera veramente banale e topolinesca, con Dylan che commenta meccanicamente tutto quello che fa e non sospetta mai realmente di nessuno.

I disegni di Poli sono squisitamente old style, peccato siano più unici che rari su Dylan Dog.

Sufficienza.

Dopo un inizio brillante "Discesa nell'abisso" si perde in uno sviluppo caotico e che non rende giustizia alle potenzialita'(inespresse) della storia di Ruju.La parte introduttiva ci presenta dei personaggi con notevole appeal,un'ambientazione molto promettente,e un approccio verso l'indagine di Dylan con delle premesse positive.Man mano che la lettura prosegue pero',cala di tono e di sostanza.Nonostante le suggestioni e il buon ritmo.Si arriva allo spiegone,inevitabile direi...Ruju style.Con il solito mostro dell'albo,per quanto non ripescato da qualche culto di non so dove.Ma la casa.La casa che imprigiona l'icona delle persone,bla bla bla...un sacco di parole per un concetto e una conclusione che con meno "note",aveva tanto da poter esprimere.Quindi,bene ma non benissimo.O meglio,benino e decisamente non benissimo.
Piaciuti i disegni di Poli.

discesa nell'abisso
ruju va sul "classico" con una palazzina stregata, sembra una storia piacevolmente nostalgica, abbiamo l'atmosfera, il clarinetto, bloch
purtroppo crolla come un castello di carte nella fase finale tra spiegoni contorti, cerchi magici denardiani e fantasmi che non sono fantasmi e allora che cosa sono?
certo, è meglio di tante altre storie del periodo precedente e successivo, però alla fine la storia è inconsistente
da ricordare solo la pregevole prova di poli, che evidentemente è uno di quelli che si è letto johnny freak 100.000 volte, è identico
copertina non male

voto 5/6