Cravenroad7

Ma ognuno ci vede quel che vuole è una supercazzola immensa.
Tu puoi beccare delle chiavi di lettura o dei livelli di lettura piuttosto che altri, può suscitarti delle sensazioni piuttosto che altre, puoi notare citazioni, simboli e omaggi o meno, ma una storia non va messa a caso in modo che chiunque voglia farsi seghe mentali possa farlo in tranquillità dando alla storia un'alone criptico e autoriale, o underground.

Se un tizio fa dei graffi in una tela poi spiega il senso di quei graffi, si sa da dove parte il suo studio, si conosce la sua cifra stilistica, e anche il graffio ha un suo significato.

Ognuno può fare un piano sequenza con uno zoom dallo spazio ad un pacchetto di tic tac, far dire ad un morente una citazione di shakespeare attribuendola a cobain e inquadrare un millepiedi durante una conversazione tra due personaggi. E siccome si tratterebbe di roba non spiegabile c'è chi penserebbe subito all'autore underground con un suo messaggio, che ti spinge a riflettere e trovare da te dei significati e delle conclusioni.

Il messaggio non è una morale, un insegnamento, ma un insieme di ragionamenti, di riflessioni che si vogliono far fare al lettore, il pensiero dell'autore stesso o dei suoi personaggi (non sempre coincidono), quindi non ha neanche senso dire meno ce n'è meglio è (nel caso della morale invece potrei anche essere d'accordo).

E per chiudere, tenersi per sé significato, motivazioni, il perché si è scritta questa storia e non un'altra, con determinati personaggi e omaggi piuttosto che altri, con determinati finali piuttosto che altri, lasciando che chiunque dica la sua è molto comodo. Lo possono fare tutti.

(Ogni tanto sento il bisogno di quotare Ramingo)

La devo riciclare lol

bellissima la controterra di adam warlock...posso dire che nella visione del selciato e del mare denudato ci ho visto proprio una mezza citazione grafica(non so quanto voluta) di alcuni elementi del mondo di starlin sopratutto ego il pianeta vivente?!?

Il discorso dell'"ognuno ci vede quel che vuole" può essere una supercazzola, però lo faceva anche Kubrick.
Ricordo di aver letto che quando qualcuno gli chiedeva se, attraverso quella specifica scena, lui – in quanto regista – aveva voluto significare quella specifica cosa, Kubrick rispondeva sempre di sì, perché se qualcuno aveva dato alla scena X una determinata lettura significava che quella lettura era possibile, e quindi non la si poteva definire sbagliata. Questo non vuol dire che l'autore non sappia cosa ci sia effettivamente dietro alla scena in questione, ma è anche vero che, quando l'opera è data in pasto ai lettori/fruitori, ognuno ne fa quel che vuole.

Non sono d'accordo, soprattutto quando dici che lo possono fare tutti. Io non lo saprei fare.
Un'intera sequenza con un solo zoom (non dallo spazio fino al pacchetto di tic-tac ) è un'opera inserita nei manuali di cinema ("Wavelength", di Michael Snow).
Il quadro col graffio ha il suo significato anche senza le motivazioni dell'autore, anzi deve averlo! La spiegazione può venire dopo, per approfondire i sentimenti provati alla visione, ma non deve essere necessaria per fruire dell'opera.
Per dire: i film di Lynch suscitano emozioni pur senza un esplicito messaggio, "Monotone Symphony" di Yves Klein pure, "Linee" di Piero Manzoni anche, e chissà quante altre cose che non conosco.

Insomma, non è tanto il cosa, ma il come.
Come ha detto Don Cristo, la spiegazione dell'opera è nell'opera stessa.

(commento dell'anno )

Qualche riflessione dopo una seconda lettura.
Tralascio il problema "tecnico narrativo" di gestione di tempi e priorità (4 pagine sui "barocchi" led zeppelin e altrettante per il finale ma con ancora meno vignette) e di logica di sviluppo degli eventi come la parte del funerale (in una giornata hanno trovato la morta, le hanno fatto l'autopsia e fatto il funerale con poliziotti che raccontano dettagli di indagine al primo che passa e -solo in Scozia- vecchie che si fanno i selfie per suggerire la malvagità?-sic) o quale urgenza spinge Dylan ad avventurarsi nel pericoloso fondale.
Preferisco soffermarmi sulle immagini scelte per mostrare il "male".

Fortuna che non siamo più perseguitati da quelle storie che insinuavano che il Male più subdolo e pericoloso era l'indifferenza dei gesti quotidiani.
Gran sospiro di sollievo.
Dylan Dog è diventato un fumetto rassicurante.

E' vero...qualcosina di inverary e il suo gorgo la copertina la ricorda, anche se ci troviamo di fronte a un palese maelstrom alla E.A.Poe, come lo era ovviamente anche quello di inverary e la sua zona del crepuscolo.
Comunque una copertina molto vintage...Stano che ritorna sui suoi passi?!?
p.s. da notare l'errore di scontorno sul polsino sinistro di dylan

Ma io ho citato anche il come, perché anche il come deve avere un senso, una ricorrenza, deve arrivare alla fine di una riflessione.
Per strade perdute di Lynch ci sono diverse ipotesi perfettamente accreditate perché "il discorso fila". Se non erro in quel particolare caso si parla della psiche e di io, super io ed es, diviso tra i vari personaggi della storia.
La sequenza con lo zoom ha senso, con le tic tac no (non necessariamente), per questo ho fatto quell'esempio , il tutto per far capire che, come dicevo prima, la linea tra supercazzola e storia criptica è sottilissima, e nessuno con cui io abbia discusso (sul web) ha dato un senso a trama o alle ragazzine ecc ecc.

Per Doncristo ok, il senso si ha nella storia. In trama il senso qual è? E nelle "ragazze"?

Il quadro graffiato può avere un senso soggettivo per ogni persona che lo osserva, ma deve averne anche uno oggettivo, o perlomeno deve esserci una spiegazione sul perché sia stato realizzato.

Per Kubrick potrei pensare a, toh, Eyes Wide Shut. Ok, è criptico, ok è misterioso, ma critici cinematografici hanno dato le loro interpretazioni e, guarda caso, ci sono elementi correnti che mettono d'accordo un po' tutti. Per Ratigher non ho trovato nulla di nulla.

Non posso fare a meno di notare che, ogni volta bisogna parlare di tutt'altro, per parlare della storia del mese.
Evidentemente ancora non è arrivata quella storia che fa parlare della storia.
Una puntualizzazione. Non capisco tutta questa impellenza da parte degli autori di infilarci sempre una morale nelle storie.
Ma qui non era pieno di lettori stanchi del solito albo con la morale? Eppure, da quando è cambiata la gestione, ho letto SOLO albi con le morali più disparate, dal "i comunisti sono poveri" di anarchia nel regno unito, il mi piaci ma non ti amo di vadovetiporta il cuore degli uomini, il "anche i mostri possono essere mostri" (340), siamo tutti zombi della tecnologia, "anche le sante la danno" (350), "la speranza è un salvagente bucato" (in fondo al male) ecc. ecc.
La morale è sempre quella; Fai merenda con Dylan Dog!

il selciato dei giganti o fondo abissale della storia in questione ricordava leggermente ciò...

...ma non è una novità l'amore di Baggi per l'immenso Kirby...cosa che approvo e condivido in pieno!

Idem!
Ma anche : https://www.google.it/search?q=sydney+j ... 60&bih=559
Fonderó il fanclub di Baggi. Due iscritti: Dipintendo e Zak

Ma credo che il collegamento fosse con i Zeppelin (lo credo perché non l'hanno spiattellato con spiegoni su spiegoni, no xD) più che con il Re.

Ps. A me Baggi è piaciuto e il puntinato mi ha convinto proprio perché strano rispetto ai canoni attuali dell'horror a fumetti (sopratutto in bonelli).
Siamo in tre ad essere iscritti!

Benvenuto nel club!