Cravenroad7

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#4 Il Fantasma di Anna Never
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Buono (7-8) 35%  35%  [ 35 ]
Ottimo (9-10) 47%  47%  [ 47 ]
Voti totali : 101
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 Oggetto del messaggio: Re: #4 Il Fantasma di Anna Never
MessaggioInviato: dom mar 24, 2013 11:37 pm 
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Iscritto il: dom mar 24, 2013 11:21 pm
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Riletto oggi, non entusiasmante. Più che altro non mi dice nulla il personaggio di Anna, un po' irritante. E poi francamente la dichiarazione di Dylan per lei è quanto meno un po' affrettata...Comunque voto 6,5.

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Chissà se hanno le mutande di cotone nel futuro. (Doc.)


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 Oggetto del messaggio: Re: #4 Il Fantasma di Anna Never
MessaggioInviato: lun mar 25, 2013 10:45 pm 
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Solo un pò ?

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 Oggetto del messaggio: Re: #4 Il Fantasma di Anna Never
MessaggioInviato: mar mar 26, 2013 10:16 pm 
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Iscritto il: mar ago 30, 2011 8:46 pm
Messaggi: 638
Località: inferno ,uno dei tanti possibili (torino)
riletta nella ristampa a colori e non cambia la mia opinione..non mi prende molto .
su anna never cocncordo con dogares..alla lunga stufa (a me dopo 3 pagine)

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26 09 2011. ciao sergio.

ci sono state storie fantastiche , alcuni capolavori e poi..memorie dall' invisibile

"imbecille ? no : libertà"


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 Oggetto del messaggio: Re: #4 Il Fantasma di Anna Never
MessaggioInviato: mar mar 26, 2013 10:50 pm 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
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Località: Inverary 2.0
A me invece è stata sempre molto simpatica, per quanto ripetitva :) .
Non azzecca molto con la tenebrosaggine del british-lover Dylan, ma in quanto ultra-svitata deve rientrare per forza tra le sue prime scelte.

Io ci passerei volentieri una (mezza, non oltre :D ) giornata assieme, giusto per il gusto di mandare in bancarotta qualche assicurazione vampiresca. Eccenesono, ahivoglia... :x:

Senza contare che probabilmente è la pro-zia disgraziata di Nathan...Never

(eddopo questa...)

ALOHA FOREVA (and FOR ME)

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Io no capito, io no capito

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 Oggetto del messaggio: Re: #4 Il Fantasma di Anna Never
MessaggioInviato: sab apr 06, 2013 4:44 pm 
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Iscritto il: sab giu 19, 2010 5:51 pm
Messaggi: 2874
storia normale in cui praticamente non accade il ricorrente fico secco.

fora dai bal!


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 Oggetto del messaggio: Re: #4 Il Fantasma di Anna Never
MessaggioInviato: dom mag 05, 2013 9:31 pm 
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Iscritto il: sab mar 30, 2013 11:13 pm
Messaggi: 68
riletto oggi dopo anni e anni.. me lo ricordavo decisamente più lento e noioso, invece è una storia al dir poco coi controcazzi!!!
un andatura perfetta e degli ottimi personaggi (con un groucho da panico secondo me)
e poi..Roi è sempre Roi..
nella votazione ho messo ottimo, ma sono più tendente all' 8 e mezzo!


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 Oggetto del messaggio: Re: #4 Il Fantasma di Anna Never
MessaggioInviato: dom giu 23, 2013 10:05 pm 
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Iscritto il: mer feb 13, 2013 3:14 pm
Messaggi: 201
Buona storia dove viene presentata per la prima volta Anna Never :oops: . Ottimi i disegni. Voto 7


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 Oggetto del messaggio: Re: #4 Il Fantasma di Anna Never
MessaggioInviato: ven ott 10, 2014 11:32 am 
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Iscritto il: lun feb 28, 2011 3:20 pm
Messaggi: 6349
Località: Milano
Gennaio 1987. Esce il primo, fantastico numero disegnato da Roi. Cui si perdona tutto, e che alimenta tavole con cupezza assoluta, atta a far dimenticare l'orrido esordio della scema/oca/gallina Anna Never, uno dei personaggi più piatti e stereotipati mai partoriti da Sclavi..ideale donna oggetto che certo non mancherà nelle pubblicazioni future ( o i suoi cloni proposti da Recchioni...)
Incredibilmente Anna colpirà favorevolmente i lettori di Dylan e ciò mi costringerà a sorbirmela, sino alla sua inutile apparizione ne La Peste ( che speravo se la portasse via per sempre...)

Storia degli equivoci cinematografici, e mentali, è un viaggio nell'alcool del protagonista, specchio degli incubi di Dylan.
Sarà chiave narrativa del progetto futuro del Tiz, cioè quello che rivoltare la realtà e i cliché dell'horror per le paturnie dell'indagatore.
I fantasmi, a livello di paura, sanno di poco. Quindi qui si usa l'espediente futuro per rendere corposa una storia altrimenti ectoplasmatica.
Stupenda la sequenza da pagina 40 a pagina 43, tratta e sviluppata da Giorni Perduti, con il ratto che esce dal muro ! Da orgasmo !
Tinte di inquietante paura le tavoli finali, con il fantasma di Guy che emerge dalla tomba per spargere terrore a Londra.

Voto 8/9 per via dei disegni sublimi, copertina eccelsa, Tiz da paura come sempre.
Ti amo !

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 Oggetto del messaggio: Re: #4 Il Fantasma di Anna Never
MessaggioInviato: sab ott 11, 2014 6:33 pm 
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Iscritto il: mer ago 27, 2014 6:55 pm
Messaggi: 19
Il primo Roi incanta chiunque, credo. Nel mio caso era l'estate del '90, Mefistofele. Confesso una predilezione.
Questa vicenda di delirio alcolico gioca abilmente sullo scambio e sulla confusione fra realtà e cinema. Eppure, complici i primi piani di Roi che sembra cercare un contatto ravvicinato (quasi un violento corpo a corpo) col lettore, si ha l'impressione di essere davanti a un film per la tv: è facile notarlo se si pensa ai più cinematografici M&G del n.3. Un giallo-horror d'autore girato per la tv: un prodotto di serie A che si finge di serie B.
Le teste volano che è un piacere, ed è proprio in questa gioiosa festa di allucinanti (finti/sognati), esilaranti smembramenti che ritrovo lo stupore bambino delle prime letture.
http://i.imgur.com/lgFu6Ei.jpg

8


Ultima modifica di Coppelius il ven ott 24, 2014 10:36 am, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: #4 Il Fantasma di Anna Never
MessaggioInviato: dom ott 12, 2014 2:13 am 
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Iscritto il: gio ago 20, 2009 12:26 pm
Messaggi: 6990
Località: Inverary 2.0
La prima storia di Dylan a fare veramente paura :o :x: :o .
Roi diverso da quello per cui è poi passato agli allori, ma che disturbante è dir poco.
Un bel prodotto, il più tenebroso tra i primi 5.
Poi arrivò una certa Mala...

ALOHA PINEWOOD

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 Oggetto del messaggio: Re: #4 Il Fantasma di Anna Never
MessaggioInviato: dom nov 16, 2014 12:36 pm 
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Iscritto il: gio ott 09, 2014 10:13 am
Messaggi: 334
Voto 8.

POSSIBILI SPOILER


Confermo le sensazioni avute nel numero 3. Un Groucho utilizzato in questo modo mi piace, aggiunge un pizzico di ironia che alleggerisce la storia, non è una macchietta che interviene solo per sparare due freddure a caso. E' immerso nell'azione e anche se meno rispetto al numero 3, si ha la sensazione che sia necessario in questa storia.
Roi stratosferico, sopratutto nella scena dell'incubo del castello, atmosfere uniche. La sceneggiatura è molto buona, anche se già dal primo incontro con Guy si capisce che l'ipnotista centra qualcosa. Un po' arbitraria la soluzione di Dylan che il lettore non ha molto modo di raggiungere di suo.
Anna Never è un po' esagerato come personaggio, eccessiva la sua sbadataggine.
La spiegazione finale di Dylan io l'ho letta come una sua interpretazione che però potrebbe essere semplicemente sbagliata. Forse Guy ha veramente solo perso la testa e le visioni sono spiegabili senza considerare fattori paranormali.
Finito l'albo ho avuto una sensazione combinata di amarezza ma allo stesso tempo di soddisfazione. Come quando vedi un film che ti prende tantissimo per tutta la visione ma alla fine non urli al capolavoro, segno che il tutto è stato "confezionato" ad arte, ma forse mancava l'idea per far fare il salto di qualità alla storia.

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"Il vero nemico non è la discussione artistica. Il vero nemico è l'indifferenza." Già...ma in fondo, chissenefrega!


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 Oggetto del messaggio: Re: #4 Il Fantasma di Anna Never
MessaggioInviato: ven nov 27, 2015 12:32 pm 
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Iscritto il: mer ott 30, 2013 9:02 pm
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Località: Macondo
E' ancora Dylan in lavorazione, è ancora un fumetto che sta cercando la sua strada, ma c'è già praticamente tutto quello che deve esserci, almeno per me.

Riletto dopo un paio d'anni, fa uno strano effetto. Era la storia che più mi aveva colpito delle prime 9-10 assieme a La zona del crepuscolo (e, meno, Attraverso lo specchio) e ancora adesso è una storia che mi fa un effetto particolare.
C'è Dylan che indaga, che pensa poco e fa tanto e non fa il perbenista moralista davanti ad un alcolizzato (anzi, gli scrocca una sigaretta, se la accende e gli fa schifo). E già basterebbe a fare un albo.

Anzi, basta effettivamente a fare un albo, perché il resto è pressoché assente: Groucho poco (ma buono), Anna Never è sì un personaggio esagerato e fuori dal mondo, ma in qualche modo pareggia un Dylan Dog a suo agio nel contesto come poche altre volte, Bloch non c'è, il soggeto è di una banalità sconcertante, ma la sceneggiatura è di livello. Ah, se è di livello con questi continui e poco chiari passaggi tra realtà e finzione che saranno tanto cari a Lynch.

A me piacque da morire ed è ripiaciuto da morire oggi. Ottimo.

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Di solito ho da far cose più serie, costruir su macerie o mantenermi vivo.


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 Oggetto del messaggio: Re: #4 Il Fantasma di Anna Never
MessaggioInviato: lun ago 07, 2017 3:52 am 
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Iscritto il: mar mar 28, 2017 3:33 am
Messaggi: 2
Storia più brutta tra le prime 4... un pò irritante...


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 Oggetto del messaggio: Re: #4 Il Fantasma di Anna Never
MessaggioInviato: dom set 24, 2017 11:17 am 
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Iscritto il: gio set 01, 2011 1:10 pm
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Immagine

N° 4 IL FANTASMA DI ANNA NEVER

Storia che prende inizialmente le sembianze di un ghost movie (anche se in realtà il finale dirà ben altro), e ci parla della vita di Guy Rogers, un attore decaduto, ormai schiavo dell'alcool e delle continue visioni di una donna, tale Anna Never, che le appare in sogno e viene uccisa sotto i suoi occhi impotenti. Sorretto da un'ottima sceneggiatura (Dylan è gagliardissimo questa volta) e, per la prima volta, dai MERAVIGLIOSI disegni di Roi (il mio disegnatore preferito di DYD insieme al primo Piccatto), che ben si sposano, in tutta la loro cupezza gotica, con i temi dell'albo. Il Fantasma di Anna Never è comunque un episodio classico di genere che non sconfina e non osa più di tanto, e a gente scafata che ha visto centinaia di film e letto altrettanti libri che parlano del paranormale, il colpo di scena non avrà impressionato più di tanto. È un ottimo albo, ma non lo metterei tra i 10-15 migliori, ecco. Da segnalare un monologo finale di Dylan davvero notevole, che riassume in poche righe lo spirito della storia.

VOTO 4/5

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 Oggetto del messaggio: Re: #4 Il Fantasma di Anna Never
MessaggioInviato: gio gen 23, 2020 8:15 pm 
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#4 – Il fantasma di Anna Never (soggetto: Sclavi (4), sceneggiatura: Sclavi (4), disegni: Roi (1))

Altro albo delle prime volte questo #4. Innanzitutto è la prima volta per Anna Never, destinata a divenire personaggio ricorrente nella serie. Sclavi ce la presenta tanto bella quanto svampita, distratta e combina guai; un amore comunque “minore” per Dylan, nonostante i tentativi di renderlo più importante (vedi #77 e Speciale #19). La sua versione spettrale, in abito bianco, è apertamente ispirata ad Angelica del film di Bob Fosse “All that Jazz” di cui viene citata, non a caso, la colonna sonora con il brano “Bye Bye Life” (Dylan si dimostra dunque un ascoltatore di musica piuttosto onnivoro); così come Angelica per Joe, anche il fantasma di Anna rappresenta in qualche modo un angelo della morte per il co-protagonista di questo storia, l’attore in declino Guy Rogers. Debutta anche il Dottor Samuel Bronski, lo psichiatra specializzato in ipnosi che ritornerà ancora sporadicamente in alcune storie successive, prima di abbandonare la serie, in maniera piuttosto sorprendente, nel # 113. Altre prime volte riguardano ancora la caratterizzazione di Dylan: si professa apertamente astemio, ma non ancora ex-alcolista, nonostante i problemi di Guy con la bottiglia si prestassero a farne cenno; afferma che suo padre era un medium e avverte una strana sensazione, non soprannaturale ma quasi, che altro non è che la prima manifestazione di quello che verrà poi definito “quinto senso e mezzo”. E’ inoltre la prima occasione in cui si lagna della povertà causata dalla scarsezza di clientela; si professa anche non superstizioso, ignorando, a torto, per il secondo albo di fila (l’aveva già fatto nel #3) il risultato del lancio della moneta. E’ anche la prima volta in cui Sclavi affronta due temi a lui molto cari: quello dell’alcolismo e la teoria multidimensionale (qui solo abbozzata) degli universi paralleli che troverà la sua sublimazione in Storia di Nessuno. E’ soprattutto la prima volta per uno dei disegnatori più amati della serie: Corrado Roi. Esordio assolutamente convincente, grazie alla sua capacità di ammantare la storia, in tema con il titolo, di un’atmosfera spettrale (il fantasma dallo sguardo triste di Anna, Groucho mascherato da Morte) e sepolcrale (la finta resurrezione al cimitero, il funerale con il carro funebre a cavallo). Bravissimo anche a rendere somatica la follia di Guy. E’ evidente che la ghost story è nel suo DNA e, pur ancora acerbo, il livello è già alto. Suggestiva l’ambientazione gotica della copertina di Villa, in cui Dylan sembra sul punto di affrontare il fantasma del titolo, apparentemente (non sarà così infatti nell’albo) minaccioso.
Il soggetto di Sclavi si rifà esplicitamente al romanzo di Richard Matheson “Io sono Helen Driscoll” (“A stir of echoes” del 1958, che ha goduto di una libera trasposizione cinematografica molti anni più tardi con “Echi Mortali” valido thriller con protagonista Kevin Bacon). Entrambe le storie narrano di un uomo che, dopo essere stato sottoposto a ipnosi, comincia ad avere visioni dello spettro di una sconosciuta. Il Tiz però va a parere da tutt’altra parte rispetto a Matheson, scegliendo la strada della follia per il malcapitato Guy che ad un certo punto non riuscirà a distinguere realtà e finzione con effetti decisamente più nefasti (per lui) di quelli che si verificheranno in Grand Guignol (altro albo che gioca, molto più ironicamente, sulla confusione tra i due piani). Il compito di stemperare i toni è ancora una volta affidato a un Groucho in splendida forma che già ne combina di tutti i colori agli Studios (dove afferma di aver lavorato in passato), per poi esibirsi in una lunga sequela di battute, verso cui aumenta l’avversione (non solo dyniata) in quanto vecchie e ripetitive (non a caso viene ripetuto lo sketch di “Pinco Pallino”, usato il mese prima nel #3). Notevoli sprazzi horror sono: l’ incubo di Guy con la testa di Anna mozzata, la prima scena del film gotic-horror e, soprattutto, l’attacco del pipistrello. D’effetto anche il twist finale con lo spettro di Guy back in action e la frase che mi ha sempre ricordato, in qualche modo, quella conclusiva di …E tu vivrai nel terrore! L’Aldilà di Lucio Fulci che recitava: “E ora affronterai il mare delle tenebre, e ciò che in esso vi è di esplorabile”. Le uniche cose che non mi convincono in pieno sono un Dylan un filo troppo brusco e cinico, quasi antipatico, nei confronti di un amico/conoscente ventennale e il super-pugno finale che scaraventa quest’ultimo fuori dalla finestra.

Curiosità: Dylan definisce veliero quello che da lì in poi sarà sempre “il galeone”; afferma inoltre di averci messo quattro mesi a costruirlo, quasi come avesse cominciato a costruirlo solo dal #1! Nessuna apparente o presunta parentela tra Anna e Nathan Never!

BODYCOUNT: 1

TIMBRATURA: Sì (1: Anna)

CITAZIONE: “Hai affrontato un lungo viaggio per arrivare fin qui.. Ma il cammino che hai ancora davanti è ben più lungo e tremendo.. Qui finisce la tua vita, e comincia.. L’orrore!

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https://lastoriadidylandog.blogspot.com


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