raffa ha scritto:
Non è questione di storia o disegni, il fumetto è fatto di entrambi, se no mi leggo un romanzo.
sono d'accordo con te su questo punto.
Anche se si potrebbe azzardare che ci sono diverse categorie di fumetto...il fumetto che si legge per storia e disegni insieme;
il fumetto che si legge per il solo gusto dei disegni e dell'artista e in cui spesso la storia è pietosa;
il fumetto che si legge solo per la storia perdonando anche disegni che magari non ci piacciono molto o peggio.
Diciamo che dylan dog
"forse" appartiene un po alla terza categoria..o almeno io, all'inizio(1989), l'ho sempre seguito per quello...poi alcuni disegnatori e l'importanza del loro tratto l'ho magari scoperta solo in età post adolescenziale;
se all'inizio per esempio stravedevo per il tratto di Stano o quello di Roi, Casertano, Dall'Agnol (e ancora stravedo)
poi successivamente per quello di gente come Mari e i Cestaro o attualmente perfino un Pontrelli (qui molto odiato pare
) solo molto più tardi ho riscoperto il tratto di un maestro come Coppola (r.i.p.) o la scuola argentina di Trigo.
Insomma, crescendo, dylan è diventato qualcosa di più...forse un po per noi tutti qui credo...anche artisticamente.
Se vogliamo parlare del rilancio, almeno una cosa buona si può notare:
il parco disegnatori e la cura degli albi ha fatto decisamente un salto di qualità rispetto a prima.
p.s.
Ammetto cmq anche di essere molto uno da seconda categoria comprando dei fumetti con pessime storiacce
ma con grandi artisti al lavoro..che ce posso far?!? deformazione pseudo professionale in quest'ultimo caso..