Cravenroad7

Sottoscrivo.
Una storia che piace soltanto ai "fainted hearts", come dicono gli inglesi, "anime belle", come dicono qui da noi.

mi sento di far parte di questa categoria, ma la storia non mi è piaciuta lo stesso...

Curiosamente pochi voti per una storia celebrativa, forse non cardine ma sempre di un signor autore.
Ulteriore conferma della disaffezione vs Dylan Dog anche qui nel forum?

il tratto di Ambrosini è fantastico,ha contribuito a rendere questa ancora più dark di quanto già non lo fosse. Belle anche e tematiche affrontate,e il tema dell'amore in tarda età. Chapeau!

Di fatto questa storia del celebrativo ha poco - o quanto Ascensore per l'inferno per intenderci -, a parte il numero tondo, i colori ed un po' di enfasi su un qualche personaggio-colonna della serie.

Per il placarsi dell'interesse sul forum, è normale: dopo tante premess&promesse in più di un anno abbiamo capito ormai di che pasta è fatto il proggggettone e siamo passati a qualche altra portata/tavolata su cui sgranocchiare le nostre opinioni di contorno, quando non ingurgitate tutte con un glissante boccone al sapore di rospo auto-azzittito per carenza di compfanatici spunti .

ALOHA IL PRANZO E' SERVITO...A COSA?

Me lo chiedo anche io quando leggeremo DDDDylan Dog. Il mese prossimo?

Io non mi ricordo più per quale motivo (a parte quello di generare confusione) pubblicano delle storie dove Bloch é in pensione e altre dove non è in pensione.
L'ho dimenticato, o forse non l'ho mai saputo.
Me lo rispiegate? Grazie.

Ma sei serio Dipintendo? Se sì, leggi Dylan Dog da pochi mesi o leggi Topolino?

Comunque sia, la risposta è un numero: 338.

Rispondo alla tua domanda (anche se tu mi prendi in giro senza rispondere alla mia);
Leggo Dylan Dog dal 1989 e...si, leggo anche (e volentieri ) Topolino.
Ma non ho capito cosa c'entra questo.
Comunque è proprio perché esiste il numero 338 che non ha senso (o forse, mi ripeto) non lo capisco, questo dualismo. Forse serve a tenere i piedi in due scarpe?
A confondere eventuali nuovi lettori che per sbaglio hanno comprato pure il Maxi?
Il contentino per il nostalgico?
Quando hai una spiegazione plausibile, ti prego, postala.
Però, come diceva l'Old Boy, attento alle correnti d'aria. ...

Ciao dip, ti rispondo io con un esempio. Prendi una pizzeria. Ha diverse esigenze, fare buone pizze e offrire ai clienti diversi prodotti in relazione ai loro gusti. Per uesto esistono pizze ai più svariati gusti. Per dylan si può fare unnn ragionamento simile. L'impasto e la.qualità degli ingredienti dovrebbe essere garantita dal parco autori mentre i diversi gusti sono le diverse anime di ogni pubblicazione. Chi desidera un dd con bloch in pensione ha la serie regolare, fhi desidera un dd cristallizzato ha i maxi, chi vuole sperimentazione ha il color fest, chi vuole un dd alternativo ha lo speciale con bilotta mentre chi vuole storie con hloch ha l'almanacco. Si chiama diversificazione a mio parere e puó essere visto inn diversi modi. Paraculaggine degli autori? sperimentazione? prodotto diversificato per venire incontro maggiormente alle esigenzedi tutti? secondo me è unn insieme di tutte queste ma è una mossa commerciale forse necessaria nel momento in cui fai unn restyling di un prodotto che con la vecchia formula soffriva. Sarà la scelta giusta? ai posteri l'ardua sentenza:-)

Grazie Alemans123, purtroppo non è nuovo il discorso di paragonare Dylan Dog ad una pizza.
Ho "riaperto questa vecchia ferita" perché mi sembra inutile continuare su una testata come quella del maxi, ad ambientare le storie in un metauniverso dove si fa finta che uno versa ancora i contributi.
Ma davvero a qualcuno serve questa cosa?
Un universo dove la frittata è stata fatta ed uno dove le uova sono ancora intere penso non serva ai vecchi o ai nuovi lettori, come al solito, conviene solo a chi lo produce.
Non si può parlare neppure di diversificazione, perchè o lo fai per degli eventi seri che la giustificano, o non lo fai.
Perché non ha senso un mondo dove dylan ha il cellulare e un altro non lo ha ma adesso anche in quell'altro non lo ha più però...ma dai! E che bisogno c'è?
Come può un lettore non sentirsi preso un tantino per il...
Diverso il discorso Bilottiano.
Quello è un vero metauniveso, futuro distopico, altrove, multiverso o come vogliamo chiamarlo. Noterai che la differenza non sta solo nel fatto che un personaggio va a prostitute con i soldi della pensione, ma ci sono cambiamenti ben più profondi.

Però aveva poco senso anche prima quando tutte le uscite erano praticamente uguali, ciò che leggevi nel mensile lo leggevi anche nei giganti , maxi ,etc.
Adesso hai un indirizzo per ogni uscita e puoi decidere se seguire tutte le alternative o solo alcune.
Secondo me hanno dato un senso alle milioni di uscite annuali del nostro. (pur continuando a pensare che siano troppe)

Non entro sul merito della diversificazione dell'offerta perché per me l'esistenza dell'Old Boy ha senso solo nella misura in cui smaltisce storie vecchie scritte alla maniera vecchia, punto. Quando finiranno quelle storie lì la testata che fine farà? Ne scriveranno delle altre? E non ci sarà il rischio di vedere in maniera evidente che le indagini di DYD funzionano meglio con Bloch non pensionato (cosa che ad ora mi pare indiscutibile)? Mah.

Ma poi vai sulla pagina della Barbato e leggi "Eppure, potenzialmente, Dylan e Tyron sarebbero una grande squadra" e capisci che sono consapevoli che il prodotto soffre anche con la nuova formula, quindi stiamo parlando di aria fritta.

Ah va beh, allora va bene.
E nel color fest? Bloch è in pensione oppure no?
In un anno Dylan Dog ha collezionato più what if di quanti ne abbia avuti spiderman in quarant'anni. E tutti (imo) assolutamente inutili.

BAAAANG, siete off topic

Bloch è andato in pensione in qualsiasi pubblicazione tranne:
- Maxi, continuity ferma pre 338
- Speciale, what if, sappiamo cosa succede

La risposta alla tua domanda? Quella ufficiale Bonelli penso di averla rimossa, tanto era irrisoria. Quello che penso io l'hai espresso anche tu:



In riferimento al post di R.E.M:
Per come erano concepite in origine, le varie testate (a parte il maxi, direi) avevano una connotazione "speciale" che poi purtroppo è andata persa in breve:
speciale - storie leggermente più lunghe o "a puntate", anche se già Sclavi finisce per metterci dentro storie che andrebbero bene per la regolare
speciale allungato a 164 pp - cfr giganti a storia unica, forse con qualche risultato in più
gigante - storie sperimentali e storie brevi, ma quando Sclavi smette, diventano storie che andavano benissimo anche sulla regolare. Le storie brevi continuano ad essere interessanti, almeno fino all'arrivo del Color Fest, poi è casualità se finiscono di qua o di là.
gigante a storia unica - fare storie lunghissime anche di Dylan Dog, con solo un risultato positivo e uno mezzo positivo. E il senza nome, che è ottimo.
maxi - monnezza, fin da subito. Peccato che dubito fosse l'obiettivo della SBE. Con 3-4 eccezioni in tutto
color fest a tema - storie in cui il colore avrebbe avuto una componente fondamentale (credo che meno di 5 abbiano raggiunto l'obiettivo)
color fest volti nuovi - far scrivere/disegnare a cani e porci una storia di Dylan Dog perché fa curriculum. Beh, ce l'hanno fatta benissimo