Cravenroad7

I libroni bonelli arrivano anche qui
http://www.sergiobonelli.it/scheda/3925 ... -boia.html

Il boia di Parigi e Il principe di Persia

Dio mio, che schifezza Abissinia!

Nulla di nuovo sotto il sole. Tutto già visto e pure sceneggiato male. A parer mio, una delle peggiori storie uscite per la collana.

Dai che il prossimo mese c'è il mio amore Bilotta <3

Anteprima (moooooolto anteprima) per un futuro Speciale delle Storie a firma Manfredi (dalla pag FB): "Ho appena finito una sceneggiatura per un fumetto ambientato in un paese straniero dove sono stato, ma in una regione dove non sono mai stato. Non so perchè mi sia venuta in mente, quella regione, forse per caso. L'ho conosciuta via internet e sono rimasto affascinato dai luoghi, figurativamente parlando. E come sollecitazione per l'immaginazione. La storia è ambientata in un secolo lontano, che letteriamente mi aveva entusiasmato, ma che non avevo mai raccontato prima in un fumetto. Il protagonista è forse il più strano e inquietante che mi sia mai uscito dalle dita. Sono felice di fare questo lavoro perchè mi porta dove davvero non pensavo di andare. È come un viaggio permanente fatto senza muoversi , ma con tutti gli imprevisti di un viaggio vero. La chiamano avventura, la chiamano evasione, chiamatela come volete, ma dá senso alle giornate."

Ambrosini/Camagni a dicembre.
Fosse anche una prova minore, riciclata, scritta con la mano sinistra da Ambrosini, sarà sempre e comunque una lettura interessante. Già l'attendo

Fantascienza? Nuova genesi?
Forse il Conte mi cita l'avatar allora...



ALOHA E' VANGELO(ion)

Fatevi un favore e leggete Ramsey & Ramsey. Qui Bilotta parte da Mercurio Loi e arriva ai migliori Dylan Dog, passando per una Londra vittoriana dalle atmosfere marcatamente lynchane.
Albo eccellente, davvero.

Attualmente credo che "Le Storie" sia la testata più credibile e meglio riuscita di Bonelli.

Capita raramente il flop mensile...Secondo me è stata proprio una trovata azzeccata dello staff.

Letto, e mi unisco a te nel consigliare l'albo. Personalmente l'ho gradito un po' meno di Il lato oscuro della luna e Mercurio Loi (per me le cose migliori di Bilotta per la collana), ma si tratta comunque di una lettura di grande spessore.

Qui a Lecce esce lunedì
Questo sconvolge il mio piano di letture domenicali
Non sto nella pelle, come disse il serpente facendo la muta. ..lo voglio leggereeeee

Pure per me pollice in su, a patto di non considerare il tutto un giallo vero e proprio, e apprezzare maggiormente il lato onirico/simbolico della vicenda.
Unico neo

Pregevole l'ultima fatica di Bilotta, in linea con l'alta qualità sempre ottenuta su questa testata (e su altre), l'ho preferito a Mercurio Loi (l'unico suo albo della collana sotto il 7 a mio avviso).
Una grande capacità di rendere credibile l'ambientazione e i personaggi (perfino quelli ipoteticamente più improponibili), di giocare coi cliché per poi prendere strade tutte sue e spiazzare il lettore quando pensa di avviarsi lungo qualcosa di già letto, di prevedibile. Questa è prerogativa di grandi sceneggiatori.
Il tema del doppio declinato, moltiplicato, fatto ossessione, consapevole o meno e infine - spoiler - genialmente irrisolto proprio dove la curiosità del lettore (ben più che nei confronti dell'assassino) era stata spinta a viva forza.

Abissinia
Non conoscevo l'autore, ma ho letto che non è un neofita. Strano perché da quello che ho letto lo sembrava. Non voglio essere offensivo, ma la scrittura che ha caratterizzato la storia in questione sembra dilettantesca per quanto schematica e didascalica. Decisamente l'albo meno riuscito della collana.
Peccato perché i disegni al contrario sono bellissimi!!! Non vedo l'ora di vedere il tratto del disegnatore in qualche altro fumetto (soprattutto in Dylan Dog).

Tutt'altro che neofita, al massimo bollito. Su Tex agli inizi scriveva bellissime storie, poi anche li buonanotte.

Consiglio anche io la lettura di Bilotta! Albo davvero eccellente, ottimi anche i disegni.

VAGAMENTE SPOILER
A me ha ricordato NON È UN PAESE PER VECCHI dei fratelli Coen perché Bilotta prende a pretesto una storia per raccontarci "il lato oscuro" dell'animo umano.
L'unico ad avere una logica nel suo modo di agire è proprio l'assassino.
Bilotta riesce a dosare sapientemente una narrazione scorrevole e nello stesso complessa, i personaggi sono perfettamente a fuoco e, sebbene Arthur è estremamente "eccentrico" di contro Jack è anche troppo risoluto.
Tutti, nessuno escluso, dovranno fare i conti con il proprio doppio.
Albo assolutamente da leggere.
A quando una testata tutta di Bilotta?