Cravenroad7

Indubbiamente una storia che non lascia indifferenti,e pur senza rivelare cose fondamentali sul passato,presente e futuro dell'indagatore dell'incubo...si segnala "solo" per una qualita' di scrittura e narrazione,come dire...superiore.O dovrei dire standard,se penso che il livello qualitativo della serie dovrebbe essere piu' o meno questo.
"Una nuova vita" smuove sensazioni profonde,suscita riflessioni non banali ed e' debitore di un certo cinema...che tra l'altro vedo perfettamente citato anche nel topic,da Lynch a Polanski,passando per Malick addirittura(!).Momenti surreali con personaggi che restano impressi nella memoria,sviluppi della storia che portano a delle conclusioni piu' o meno inatesse e sulle quali l'autore "costringe" a suo modo il lettore a farsi delle domande senza pero' fornire nessun rassicurante suggerimento per le risposte,il che mi rendo conto possa non piacere a chi preferisce il classico schemino preconfezionato e didascalico.
Forse il finale e' un po' tirato via prima delle tavole finali,e si sarebbe potuto giocare di piu' con un soffocante senso di inquietudine.Ma questo non compromette una lettura appagante,non facile...ma forse e' anche questo il bello.

io ho votato buono, la storia è bella e da brividi...il problema di fondo è che a me Dylan nelle storie di Ambrosini Dylan è una comparsa

concordo in pieno su tutto...voto compreso.

Non mi pare che nel Guardiano della Memoria facesse da comparsa.
E anche in Dietro il sipario si dava parecchio da fare...

Comunque meglio un albo che ha qualcosa di complesso da (rabbrivi)dire con un Dylan ai margini del caso, piuttosto che l'ennesima piagnonata barbatiana sul "caso umano" Dylan, da rivoltare sotto ripetuta sevizia come un calzino bucato senza fondo.

(feat.) JUST A WALK-ON ALOHA

AMBROSINI 09/2013


disegni pessimi ,
storia forse sufficente .... ma i disegni, sembra un fumetto sexy 70' di ultima serie.

in vista del prossimo numero ho recuperato la lettura di questo numero, che non avevo ancora letto, albo interessante , Ambrosini sa che chi legge non è un cerebroleso per cui ci ficca dentro sensazioni stati d'animo maturi, complessi .
come storia in se è buona , ma non eccellente , ma leggendola nel mio caso nell'intermezzo tra un albo ed un altro ne ha giovato , (se fosse stato l'albo del mese sarebbe passato troppo veloce) .
Quindi per il prossimo albo c'è abbastanza curiosità di vedere cosa c'è dietro , se lo faranno.

una nuova vita
IL MAESTRO AMBROSINI inaugura la nuova gestione (a proposito, apprezzo i nuovi redazionali di recchioni) e riprende il discorso disgraziatamente interrotto con "dietro il sipario" e "il guardiano della memoria" e più in generale con tutti i capolavoroni che lui ha disegnato per sclavi... ci vorrebbe un ambrosini all'anno, per ricordarci cos'era dylan dog
citerei soprattutto la splendida "dietro il sipario" per il ruolo quasi marginale di dylan, il protagonista (o i protagonisti) sono altri
l'autore resuscita il vecchio dylan dog che sapeva coniugare l'alto e il basso, con un linguaggio sicuramente complesso, anomalo, "letterario", e una più classica scomposizione temporale/spaziale: l'inizio in trincea è folgorante, ma mi hanno fatto letteralmente sognare anche i flashback proustiani e quasi pucciniani
insomma, finalmente un albo che te lo rigiri con orgoglio tra le mani, da leggere e rileggere (io non ho capito il finale, ma non è necessario...), che fa riflettere e che inquieta: il fantasma sfregiato, l'esorcista, il diavolo e soprattutto la strana, inquietante, coppia formata dalla domestica armena e il bambino arlecchino
copertina iconica come quelle di una volta
CLASSICO

voto 9

Io ho smesso di leggerli da anni ormai.

tutto inizio da qui, da un ottimo albo di Ambrosini... chi l'avrebbe mai detto

Fin troppo onirico per i miei gusti. A parte questo, non perdonerò mai l'aver abbandonato il Voi per interloquire, e quell'ambientazione che ci faceva rimmergere in un mondo che, purtroppo, non c'è più, i tempi in cui Sclavi e Canzio crearono il personaggio.

per me è una bellissima storia,originale ma non ho capito il controfinale, soprattutto il ruolo dell'armena e quella foto di famiglia.